Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 22 novembre 2024  | aggiornato alle 22:06 | 109181 articoli pubblicati

Siad
Siad

Grand Hotel Faraglioni, paradiso per i buongustai grazie a Simone Strano

Il grand hotel di Aci Trezza con il suo ristorante, vale un soggiorno che lascerà un segno positivo a chi vuole godersi una vacanza in pieno relax, facendosi coccolare a tavola dall’incanto dei piatti proposti dallo chef

di Piero Rotolo
 
10 giugno 2022 | 14:50

Grand Hotel Faraglioni, paradiso per i buongustai grazie a Simone Strano

Il grand hotel di Aci Trezza con il suo ristorante, vale un soggiorno che lascerà un segno positivo a chi vuole godersi una vacanza in pieno relax, facendosi coccolare a tavola dall’incanto dei piatti proposti dallo chef

di Piero Rotolo
10 giugno 2022 | 14:50
 

Che il Grand Hotel Faraglioni di Aci Trezza (Ct) fosse una delle migliori strutture del territorio, con un team di professionisti qualificati diretto dall’impeccabile Salvatore Patanè era già noto, adesso è andato oltre. Per la nuova stagione appena iniziata, la proprietà ha deciso di puntare su un’offerta turistico-gastronomica di alto livello, rivolta sia agli stranieri, sia agli italiani e agli stessi siciliani. Si spiega in tal senso l’arrivo dell’executive chef Simone Strano alla guida del ristorante e con il compito di coordinare anche gli altri servizi enogastronomici proposti dal Grand Hotel Faraglioni con il suo Itaca Bar, la Terrazza Lounge Itaca, vista mare e con i suoi aperitivi.

Grand Hotel Faraglioni, paradiso per i buongustai grazie a Simone Strano


Il benvenuto del bartender Francesco Trovato

Al Grand Hotel Faraglioni l’esperienza sensoriale unica inizia già dagli aperitivi con i cocktail del bartender Francesco Trovato, come il The Last Reef, una reinterpretazione di un classico Savoir, con vodka al basilico, succo di limone e acqua di olive o del Collins, succo di limone, cordiale di limone, gin infuso con dell’acqua di mare e una tonica mediterranea, il tutto accompagnati dagli snack a base di frittelle con alghe e verdure croccanti preparate dallo chef Simone Strano. A seguire, i piaceri della tavola con i piatti di Simone Strano.


I menu degustazione

Già la mise en place la dice lunga su cosa aspetta l’ospite che ha scelto il ristorante del Grand Hotel Faraglioni. Perfetta l’accoglienza con il maître Giuseppe Cusimano che saprà consigliare sulla scelta del menu, a partire dal menu degustazione, fra Il Profumo del mare, La Vita in campagna o I Colori dell’orto, in abbinamento ai vini proposti dal sommelier Filippo Mangano che ha creato una cantina con le migliori referenze regionali, nazionali e internazionali, più di 200 etichette per soddisfare tutti i palati.


Il benvenuto predispone il palato alla cena, un Hot dog con alga mauro, datterini e cipolla di Giarratana che conduce l’ospite ad immaginare di trovarsi sugli scogli in riva al mare di Aci Trezza. Il pane servito è preparato giornalmente dallo chef con la farina di Perciasacchi e ai sette cereali, assieme ai crackers allo zafferano e ai grissini di grano duro. Fra i piatti da non perdere, l’Arancino di alici, con cavolo trunzu e composta di cipolle o il Polpo all’arrabbiata con lenticchie di Ustica Preisidio Slow Food e arance candite per iniziare. Per i primi piatti, le deliziose Fettuccine alla carbonara di tonno, latte di mandorla e bottarga di tonno o gli Spaghetti al nero di seppia e pane atturratu, un classico offerto con il tocco in più dello chef Strano. Fra i secondi, il Tonno con l’alga Wakame, panella al sesamo e crescione, o il Baccalà in crosta nera, sedano rapa, mela verde e lamponi, dal gusto delicato.

Da sinistra Giuseppe Cusumano, Simone Strano e Filippo Mangano Grand Hotel Faraglioni, paradiso per i buongustai grazie a Simone Strano

Da sinistra Giuseppe Cusumano, Simone Strano e Filippo Mangano


La chicca: la Carta Flambè

In chiusura i magnifici dessert home made, dalla Crocchetta di ricotta, gelato al pistacchio e composta di arance o il 100 per cento Mandarino tardivo che sorprende il palato per la leggerezza.


Tutti i piatti spaziano fra tradizione e innovazione, con una particolare attenzione alla delicatezza e all’equilibrio degustativo, secondo l’estro dello chef Simone Strano. Una curiosità dal fascino d’altri tempi è la Carta Flambè, per assaporare piatti la cui cottura si conclude al tavolo fiammeggiandoli, e il maître Giuseppe Cusimano è un esperto nel Flambè.


Che dire altro. Il Grand Hotel Faraglioni di Aci Trezza, con il suo ristorante, vale un soggiorno che lascerà un segno positivo a chi vuole godersi una vacanza in pieno relax, facendosi coccolare a tavola dall’incanto dei piatti proposti dallo chef Simone Strano.

Simone Strano, la storia di un cuoco

Simone Strano, executive chef del Grand Hotel Faraglioni, classe 1983 esperto chef di lungo corso, per quasi dieci anni è stato executive chef nelle cucine di Palazzo Montemartini a Roma.

Simone Strano Grand Hotel Faraglioni, paradiso per i buongustai grazie a Simone Strano

Simone Strano


In questa location mozzafiato, con la vista sui faraglioni, che cucina proponi?
Mi piace sempre fare cose particolari, soprattutto tenendo conto del posto in cui ti trovi. Aci Trezza è conosciuto come un borgo marinaro dove si mangia del pesce più che altro locale, e io mi diverto nelle forme, senza esagerare troppo e nelle cotture. Voglio abituare i nostri ospiti a una cucina diversa, tenendo conto che un ristorante di un albergo, come questo, deve essere molto flessibile alle richieste anche di piatti che vanno oltre il menu proposto. Naturalmente li propongo sempre con il mio taglio.


Le materie prime che utilizzi sanno tanto di territorio!
Sì, certo, tengo conto dei prodotti del territorio e della stagionalità. Fra poco ci saranno i fichi d’India e utilizzerò le bucce pastellate per proporli con l’aperitivo; i capperi e altri prodotti che generalmente vengono utilizzati poco. Poi io mi diverto nel coltivare la mia campagna e prendere i prodotti che offre per riutilizzarli in cucina, come l’olio o il pane.


Qual è il target di clienti a cui ti rivolgi qui?
È un target vario. L’ospite che passa da qui a volte ha una sorta di paura a entrare nel nostro ristorante, perché vede il maître, il sommelier, la mise en place diversa rispetto agli altri ristoranti. Noi, comunque, cerchiamo di soddisfare le esigenze dei vari tipi di ospiti, offrendo piatti di qualità, in un’adeguata consistenza (quantità). Quest’anno dobbiamo farci conoscere, poi la prossima stagione oserò di più.


Il tuo lavoro in cucina è importante, ma se in sala non hai la giusta collaborazione risulta vano!
Il lavoro di sala tra maître e sommelier fa più del 50% ed è importantissimo. Per fortuna qua ho una squadra perfetta, preparata, che offre in sala un servizio attento e consapevole di quello che fa. Di questo devo ringraziare il nostro maître, Giuseppe Cusimano, e il nostro sommelier, Filippo Mangano, oltre a tutta la brigata di sala e di cucina.


Un’altra chicca del grand hotel sono gli aperitivi da gustare nella splendida terrazza Itaca, con vista direttamente sul mare Jonio. Anche lì c’è il tuo tocco!
Sì, esatto. Facciamo gli aperitivi con degli sfizi preparati in cucina, che proponiamo con una serie di cocktail preparati dal nostro barman. Stiamo mettendo a punto una serie di serate a tema da proporre.

 

Grand Hotel Faraglioni
Via Lungomare Dei Ciclopi 115 - 95021 Aci Castello (Ct)
Tel 095 277463

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Pavoni
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Pedago
Bonduelle

Pavoni
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Pedago

Bonduelle
Icam Professionale
Sartori