Il Castoro è nato con l’idea di creare una struttura simile a una bella baita di montagna per mettere a proprio agio la clientela. Il suo successo - oltre al format dell’interno tutto in legno che gli ha valso il soprannome di “la tana del Castoro” - è dovuto al patron del ristorante, Stefano Nardi, che del Castoro è anche cuoco, cameriere e tartufaro.
È una bella storia quella di Stefano e del suo ristorante situato ai piedi di un paese della verde Umbria incastonato tra Visso e Norcia: Preci è un paese antico (nel XVI secolo ospitava una scuola di chirurgia oculistica) e suggestivo, collocato sulle pendici di un’altura che guarda la Val Nerina, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Il Castoro, ristorante di Preci, in Umbria
Terremoto e lockdown non hanno fermato Il Castoro di Preci
Dopo lo spopolamento causato da terremoto, il suo ristorante è diventato ancor di più un faro dove trovare un riparo per socializzare e non sentirsi soli e una tavola dove mangiare gustosissimi piatti tradizionali molto sfiziosi realizzati con alimenti naturali. Per questo nel suo ristorante si può fare un percorso gastronomico tutto a base di tartufo a prezzi altamente abbordabili grazie ai bassi ricarichi sulle pietanze.
La richiesta di un tavolo da parte della gente che veniva da tutti i paesi limitrofi era diventata così numerosa che nella baita non si trovava mai posto, a meno di prenotarlo con molto anticipo. Stanco e insoddisfatto di dover rifiutare il posto ad amici e nuovi avventori, scelta anche economicamente improduttiva, durante il fermo per il lockdown, Stefano ha deciso di non fermarsi e di raddoppiare il Castoro. Non ha ampliato la baita, ma ne ha fatto costruire un'altra, più grande e innovativa con soluzioni strategiche all’interno per velocizzare un lavoro complesso come quello della cucina e del servizio, in grado di ospitare fino a 200 coperti, e con un bellissimo dehor. Neanche a dirlo, l’aspettativa che aveva creato l’apertura è stata confermata e tutto è sempre full.
L'esterno de Il Castoro di Preci
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La sala interna de Il Castoro
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Il dehor de Il Castoro di Preci
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Tartufo nero, eccellenza umbra
Se il Piemonte è la patria del tartufo bianco, l’Umbria è quella del tartufo nero che ha vita più lunga e costa meno per cui più abbordabile per quasi tutte le tasche. Lo si può trovare sui monti di Norcia, Cascia, Gubbio e in altre zone limitrofe, come a Preci, sia d’inverno, che chiamano il “nero pregiato o uncinato”, sia in estate, quando diventa “scorsone”, altrettanto gustoso come quello invernale.
Stefano percorre i sentieri dei monti insieme alla sua Emma, la cagnetta da tartufi che sa fiutare i percorsi per trovare interrato nei boschi “l’oro nero”, che non è il petrolio, ma appunto il prezioso tubero che è il Tartufo: ne hanno sempre trovato così tanto che, già da tempo, Stefano ha avuto l’idea di proporre piatti a base di “tartufo di giornata”, a km 0.
Stefano con i suoi tartufi neri umbri
In tavola la tradizionale cucina dell'Umbria
I piatti che escono dalla sua cucina ripropongono quello che normalmente si trova nella cucina umbra e locale, cucina casalinga ma in un’atmosfera da fuori casa, insieme all’allegro vociare dei clienti. Ma - of course - quasi tutti i piatti sono a base di tartufo nero.
Ai fornelli in cucina c’è Rita, la moglie, che fa uscire piatti di grande impatto per i sapori decisi, come la straordinaria e morbida “frittatina al tartufo nero”, accompagnata da magiche bruschette al tartufo spalmato su fette di pane sciapo, per esaltarne il gusto. E poi le classiche paste come gli “strangozzi al tartufo” o il “risotto con gamberi di fiume con tartufo”, e altre 9 paste al tartufo estivo mentre quelle con il nero pregiato salgono tutte 20 euro. Strepitose sono le costolette d’agnello, nella variante alla brace o fritte, leccornie da gustare con le mani come si faceva una volta senza offendere il bon ton a tavola. Una nota non da poco è che tutte le carni sono prodotte nel territorio, per cui si tratta di una filiera super controllata. Per i gourmet, ma quelli di buon appetito, c’è la scelta di un menu con 10 portate tutte a base di tartufo.
Insomma, sicuramente Preci non è destinazione nota, ma il posto e la tavola valgono il viaggio: è come entrare nella macchina del tempo, è come ritornare nel passato e per qualche ora dimenticare il ”futuro”.
Il Castoro
Via Roma 27, 06047 Preci PG
Tel 0743939248