Nicolò Tommaseo, linguista, scrittore e patriota nato a Sebenico in Dalmazia e morto a Firenze è ricordato da una lapide all’interno della basilica di Santa Croce, accanto alle tombe dei più grandi italiani come Michelangelo, Galileo, Foscolo, Alfieri. A lui è intitolato, con un ritratto a olio e una bacheca di sue opere e ricordi, il Caffè Tommaseo, il più antico di Trieste, aperto nel 1830 e culla del pensiero irredentista nella seconda metà del ‘800 e negli anni precedenti la Prima guerra mondiale. Fu anche il primo caffè della città a servire il gelato, come ricorda con affetto in una lettera del 1953 a un’amica il grande poeta triestino Umberto Saba, una delle voci più originali del ‘900.
Atmosfera elegante da caffè viennese
Amatissimo dai triestini in spettacolare posizione sulle rive davanti al mare, si trova al piano terra di un palazzo di proprietà di Assicurazioni Generali che appartenne alla sorella di Napoleone Bonaparte. Restaurato magistralmente nel 1986, ha un’atmosfera elegante da caffè viennese con alte sedie Thonet in legno nero, con l’interno diviso in una zona bar e una zona ristorante. L’arredamento interno in parte conservato da fine ‘800, in un ambiente di cariatidi e stucchi color avorio conserva un grande bancone in stile viennese e una vecchia e maestosa cassa.
I coperti sono complessivamente quasi un centinaio all’interno cui nella bella stagione si aggiungono un’altra sessantina sui tavolini all’esterno, riparati da un tendone e da ombrelloni. Un ingresso separato sul lato è destinato ai prodotti di pasticceria per asporto, dal cioccolato al latte o fondente alle pastine mignon e pasticcini secchi.
Il passaggio alla famiglia Faggiotto
A luglio dello scorso anno è stato deciso il passaggio della gestione dalla famiglia Tombacco che ha gestito il locale dal 1997 alla famiglia Faggiotto, che con questa operazione conduce ora ben cinque locali storici del Friuli-Venezia Giulia: l’Antico Caffè degli Specchi, La Bomboniera e il Tommaseo appunto a Trieste, nonché l’Antica Confetteria e il Caffè Peratoner di Pordenone. Peratoner è il marchio storico dell’azienda di Giuseppe Faggiotto che nel lontano 1974 si appassionò dei segreti dei grandi maitres chocolatières e sposò la professione di artigiano del cioccolato. Innovatore creativo e ricco di fantasia, supportato da una grande capacità tecnica ha fatto crescere negli anni la sua azienda passando via via in settori contigui dal cioccolato alla pasticceria e da qui ai bar e successivamente alla ristorazione. Giuseppe e Riccardo Faggiotto dividono oggi il loro tempo tra Trieste e Pordenone con le diverse attività, ma per visibilità, storia e prestigio non ha uguali il caffè Tommaseo, frequentatissimo anche dai numerosi turisti stranieri che hanno riscoperto in massa Trieste da qualche anno, grazie anche all’intenso traffico di crociere in partenza dalla Stazione Marittima a pochi passi sulle rive.
In cucina due cuochi napoletani
La grande ristorazione è arrivata al Tommaseo con l’avvio della nuova gestione dal primo settembre 2021 ed è stata affidata a un’affiatata coppia di chef napoletani: Salvatore Marino e il suo vice Antonio Buonocore. Per posizione e tipo di clientela nella sala ovattata del Tommaseo sulle note di una leggera musica di sottofondo si mangia a tutte le ore con piatti più leggeri a ora di pranzo e cene più formali alla sera; tra l’altro il caffè si presta bene per cene di lavoro, eventi, conferenze, presentazioni di libri o di iniziative ed è fornito anche di un angolo per la musica dal vivo. I piatti sono accompagnati da un’accurata scelta di vini prevalentemente del territorio e in particolare del Carso triestino, come il Friulano dell’azienda Primosic o la Vitovska di Zidarich, da assaggiare per le sue note salmastre con spiccata mineralità. È un vitigno autoctono a bacca bianca presente in tutta la zona del Carso: il vino ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati, ammantato dal fascino di una lieve opacità.
L’assaggio
Il saluto della cucina è un bocconcino di tonno fritto agli agrumi su un letto di caviale di melanzana. Oltre a capesante gratinate, ostriche, scampi e gamberi rossi crudi, tra gli antipasti si trovano il polpo croccante cotto a bassa temperatura su spugna di prezzemolo fatta con il sifone accompagnato da chutney alle ciliegie e salsa bernese e la triglia alla scapece con provola affumicata, con salsa di zucchine e ristretto di triglia. Il più originale dei primi piatti sono le creste di gallo fatte a mano con il ripieno mediterraneo di olive, capperi, acciughe accompagnate da piccole vongole con ragù di lupini.
Triglia alla scapece con provola affumicata
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Creste di gallo alle vongole
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Originali sono le proposte per i secondi di pesce con il rombo brasato accompagnato da una terrina di fois gras e nespole e il tonno cotto e crudo accompagnato da spinaci e caviale di melanzane, ma c’è anche un’interessante innovazione sul baccalà, un piatto molto amato a Trieste: è un baccalà morbido a bassa temperatura con peperone e gel di aglio. Al momento del dessert si vede all’opera la creatività Peratoner: la “cupola” è un originale semifreddo di cioccolato bianco con un cuore di passion fruit che contrasta gradevolmente la dolcezza Il caffè viene servito con un bicchierino di cioccolata fondente calda a parte.
Foto: Cynthia Beccari
Caffè Tommaseo
Piazza Tommaseo 4 - 34122 Trieste
Tel 040 362666