Foliage: dal roseto più alto d’Europa ai più bei percorsi autunnali da scoprire a piedi o in bicicletta; dal foliage urbano a quello in poltrona a 1.465 metri; dai paesaggi autunnali da ammirare comodamente seduti su un treno del 1907 al suggestivo “foliage con bramito del cervo”, che abbina la vista con l’udito. Difficile scegliere!
Kufsteinerland. Foto: Vanmey photography
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Castel Mareccio, Bolzano. Foto: AST Manuela Tessaro
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Bolzano, Santa Maddalena. Foto: AST Manuela Tessaro
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All’Hotel Tyrol: foliage al roseto più alto d’Europa
Il raffinato Hotel Tyrol di Selva in Val Gardena non può che organizzare per i propri ospiti esperienze uniche ed esclusive, come la visita autunnale al roseto più alto d’Europa: a pochi chilometri dall’hotel Tyrol si trova il Roseto Uhrerhof, a 1500 metri di altitudine. Con più di 6mila rose di oltre 250 varietà, questo roseto è unico in Italia ed in Europa. La proprietaria, Lotte Zemmer ha disegnato ogni dettaglio per rendere questo luogo davvero speciale, sia per la vista sia per l’olfatto. Nel 2011 anche una nuova varietà di rosa, di colore bianco e rosa, è stata battezzata con il nome "Dolomiti".
Se il periodo ideale rimane giugno (tutte le rose sono in fiore), il periodo autunnale diventa l’occasione per vedere “le rose che vanno a riposo” e le varietà che fioriscono anche in autunno, come la Rosa Tea. Ogni rosa è descritta e lungo la passeggiata si trovano panchine dove godersi i colori, i profumi e la tranquillità. Elementi decorativi come sculture, palle di vetro e massime incise nel legno arricchiscono il Roseto Uhrerhof. Dopo la visita, gli ospiti dell’hotel Tyrol possono deliziare ancora l’olfatto con una particolare degustazione guidata di vini nella caratteristica cantina dell’hotel: si annusano decine di essenze per capire l’anima del vino. Non può certo mancare il profumo delle rose. E dopo aver giocato con il gusto e con l’olfatto, ci si può rilassare nelle saune oppure nella piscina panoramica esterna con vista sulle Dolomiti.
In Austria in e-bike sulle orme di Mozart
L’autunno è la stagione più bella per regalarsi magnifici paesaggi che sembrano usciti da quadri d’autore: in bicicletta, i panorami che si possono ammirare sono infiniti. La splendida regione tirolese del Kufsteinerland è celebre per essere all’avanguardia con il noleggio delle E-Bike (e di stazioni di ricarica): queste innovative biciclette elettriche hanno un'autonomia di oltre 100 km, quindi offrono la base ottimale per godersi un lungo percorso autunnale.
Le piacevoli temperature permettono di pedalare anche nelle ore centrali della giornata, prolungando il piacere di attraversare paesaggi incantati, tra il giallo dei larici e delle betulle e il verde ancora intenso degli abeti. Forse non tutti sanno che con i suoi 520 chilometri, la pista ciclabile dell'Inn è una delle piste ciclabili a lunga percorrenza più lunghe d'Europa. E questa lunghissima pista attraversa proprio la regione del Kufsteinerland che diventa il luogo privilegiato dove fermarsi per esplorare una regione di laghi, montagne, fiumi e pianure.
Seguendo le orme del musicista prodigio Wolfgang Amadeus Mozart, la pista ciclabile di Mozart conduce per oltre 450 chilometri dalla Baviera attraverso il Tirolo fino a Salisburgo e attraversa Kufsteinerland su diversi palcoscenici. Su piste ciclabili costantemente asfaltate e strade laterali a basso traffico, i ciclisti hanno come scenografia le maestose montagne del Kaisergebirge, meta dell'undicesima tappa della Pista Ciclabile mozartiana. Con una distanza di 29 km e un dislivello di 150 metri, questo percorso ha un carattere facile e regala una visione incantevole della regione del Kufsteinerland, con la meraviglia di tutte le sfumature dell’autunno.
In poltrona, a 1.465 metri
Trenta robuste poltroncine in acciaio e legno di castagno opera dell’artista altoatesino Franz Messner, posizionate su 4 file a quota 1.465 metri sulla cupola rocciosa del Sasso Rosso: è questo l’esclusivo cinema naturale che nel punto panoramico più suggestivo di Verano (nell’area vacanze Avelengo-Verano-Meran 2000) invita a soffermarsi e a godersi la vista meravigliosa su tutta la Val d'Adige fino alle cime delle Dolomiti, delle Alpi Venoste e del parco naturale Gruppo di Tessa.
Ed è qui che lo Josef Mountain Resort di Avelengo - paese da cui si parte per raggiungere il “Knottnkino” (così si chiama il bellissimo “cinema all’aperto”) percorrendo un sentiero ben segnalato tra boschi e malghe - consiglia di sostare per ammirare lo spettacolo del foliage in tutta la sua magnificenza. Un posto in prima fila per pochi fortunati.
A bordo di un trenino del 1907
A inizio ‘900 l’antica ferrovia a cremagliera portava i passeggeri dal centro di Bolzano direttamente fin sul Renon. Oggi il meraviglioso tragitto panoramico è ridotto ma collega, tutto l’anno, Soprabolzano a Collalbo in soli 18 minuti regalando scorci di natura davvero impagabili. Dalle vecchie carrozze in legno dello storico trenino del Renon (ultimo del suo genere in tutto l’Alto Adige, in funzione due ore al mattino e per eventi speciali come le celebri “corse gastronomiche” estive) l’autunno è ancora più bello e il paesaggio variopinto che si ammira dai vagoni d’epoca sembra un film che cambia ad ogni ora. Quando però “la vecchia signora” necessita di riposo entra in funzione il trenino rosso, più nuovo ma ugualmente suggestivo. Dalle varie fermate del treno partono numerosi sentieri escursionistici che conducono agli angoli più belli del soleggiato altipiano: dalla passeggiata Freud, dedicata al celebre filosofo che nell’estate del 1911 venne qui in villeggiatura, al maso Plattner di Costalovara dove è possibile visitare la più grande mostra sull’apicoltura in Alto Adige; dal sentiero che conduce al meraviglioso spettacolo delle Piramidi di terra fino all’Hirtensteig, percorso didattico tra prati, boschi e malghe che da Collalbo e per 3 km in direzione del Corno del Renon racconta passato e presente dell’antico mestiere del pastore grazie a tavole tematiche e contributi video.
Foliage urbano a Bolzano
Se c’è un posto a Bolzano dove il ritmo scorre lento tra una chiacchiera e un caffè proprio come in un elegante salotto di casa, questo è senza dubbio Piazza Walther. Qui, nel cuore pulsante del capoluogo altoatesino, hanno luogo le più importanti manifestazioni della città, dal Mercato dei fiori al Mercatino di Natale, e da qui si può ammirare il bellissimo spettacolo del foliage urbano. Come? Semplicemente sedendosi al tavolino di uno dei tanti café della piazza davanti a una gustosa fetta di strudel o un buon cocktail e godersi l’incanto dei colori degli alberi intorno che regalano alla piazza e ai suoi edifici tonalità davvero uniche. Se poi, vinta la pigrizia, ci si alza per fare due passi ci si può incamminare verso la Passeggiata del Guncina, la più antica della città, e tra salite e piccoli tornanti regalarsi vedute spettacolari sui pendii della collina e sui tetti di Bolzano ma soprattutto su un paesaggio autunnale che tinge di giallo/rosso anche gli innumerevoli giardini che si scorgono da questo suggestivo “balcone”. Qui il foliage è al suo massimo splendore.
Knottnkino. Foto: Marion Lafogler
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Kufsteinerland. Foto: Lolin
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Rrenino del Renon Foto: Tourismusverein Ritten Sophie Pichler
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Il roseto più alto d'Europa. Foto: Hotel Tyrol
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In Val Zebrù per ascoltare il bramito del cervo
All’interno del Parco Nazionale dello Stelvio numerose sono le specie di alberi che offrono il loro colorato foliage autunnale: Larice, Frassino, Pioppo Tremulo, Betulla e Sorbo degli Uccellatori. Ma ciò che rende unico questo spettacolo, tra settembre ed ottobre, è il suggestivo bramito del cervo: il canto d’amore che si sente echeggiare nei boschi della Val Zebrù, ai piedi del massiccio Ortles-Cevedale.
Sono numerosissime le colonie di cervi che popolano queste aree del parco e così, ogni anno in autunno, è facile imbattersi nell’ascolto dell’emozionante verso dei cervi maschi. Il cervo che con il proprio verso riesce ad intimorire maggiormente i suoi sfidanti ha la possibilità di rivendicare la priorità sulla scelta delle femmine rispetto agli altri pretendenti. Nel caso in cui il bramito non dovesse bastare nello spaventare i rivali, i contendenti sono pronti ad “incrociare” i loro palchi spingendosi con forza nel tentativo di far cedere l’avversario.