L'autunno a Chiusa (Klausen), in Alto Adige, è la quinta stagione: un tripudio di colori, temperature piacevoli, prelibatezze contadine in cantina e in tavola invitano a rallentare i ritmi, a intraprendere escursioni a piedi o in bicicletta, e fare il pieno di serenità nelle spa più belle. Una stagione perfetta per piacevoli passeggiate in quota o in valle, sul sentiero del castagno o del pino mugo. Il borgo di Chiusa, in autunno, si presenta in tutta la sua bellezza ed è una meta privilegiata, facile da raggiungere, dove godere di questa stagione di grandi contrasti nel migliore dei modi.
Monastero di Sabiona. Foto: Florian Andergassen
L’etate di San Martino
Si chiama anche “estate di San Martino”, ovvero il periodo dopo il primo freddo, caratterizzato da temperature miti e bel tempo e dura fino al 7 novembre… È un periodo di piacere e di allegria a Chiusa, in sintonia con ciò che scrive il Carducci nella sua poesia San Martino: “Ma per le vie del borgo, dal ribollir dei tini, va l’aspro odor dei vini, l’anime a rallegrar."
Il sentiero del castagno
Innumerevoli castagni lungo questo sentiero escursionistico, particolarmente apprezzato in autunno, gli hanno dato il nome appropriato di "Sentiero del castagno". Una facile escursione sotto un baldacchino di foglie colorate per fermarsi poi in uno dei masi lungo il percorso, dove gustare le prelibatezze tradizionali locali nelle rustiche “Stuben”. Questo sentiero è anche perfetto per chi ama praticare nordic walking.
Il sentiero del pino mugo
Situato in uno degli alpeggi più grandi e belli d’Europa, l’Alpe di Villandro, una zona ricca di passeggiate in quota davvero ben segnalate, il Sentiero del pino mugo è una piacevole escursione che permette di immergersi in un paesaggio bucolico che con i colori d’autunno diventa ancora più pittoresco. E attraversando i boschi di pino mugo, a est è possibile riconoscere il profilo unico delle Dolomiti. Lungo il sentiero si trova anche una distilleria dove si possono testare e acquistare le essenze dall’aroma intenso e dagli effetti benefici e scoprire come avviene la distillazione del prezioso olio essenziale di pino mugo.
Bosco di catagne. Rene Gruber
La castagna, sanissima e buonissima
Perché un castagno inizi a fruttificare ci vogliono almeno 15 anni, ma prima che i suoi frutti siano davvero buoni possono passarne anche più di 50. Definita anche “pane dei poveri”, la castagna è un alimento ricchissimo di nutrienti, tant’è che, fino a qualche decennio fa, rappresentava la base alimentare invernale della gente di montagna. È indicata anche in caso di celiachia, poiché non contiene glutine. Le castagne sono anche ricche di aminoacidi essenziali, potassio e vitamine. Sui pendii soleggiati intorno a Velturno, noto anche come il paese delle castagne, questo gustoso frutto nobile cresce particolarmente bene.
Alla ricerca dei sapori tradizionali
Il territorio di Chiusa, Barbiano, Velturno e Villandro offre anche percorsi di piacere che invitano a fare escursioni e divertirsi. Passeggiate e visite con sosta e degustazione sono un ottimo modo per scoprire le particolarità della regione. Una pausa golosa in una malga baciati dal tiepido sole autunnale, un brindisi con il vino nuovo, una piacevole passeggiata tra le pittoresche vie di uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Sono tante le attività che si possono praticare nella stagione autunnale nel territorio di Chiusa, che insieme ai suoi dintorni, costituiti dai paesi di Barbiano, Velturno e Villandro, si rivela un luogo autentico, dal fascino senza tempo, che rappresenta il “vero” cuore dell’Alto Adige - Südtirol.
Canederli. Foto: IDM Alto Adige, Alex Filz
Un territorio ricco di piaceri e di sapori, in grado di far tornare in equilibrio corpo e spirito, cuore e anima, grazie ai ritmi lenti che lo caratterizzano e ai suoi paesaggi dolci e invitanti. Facile da raggiungere, Chiusa è situata a pochi chilometri dall’autostrada del Brennero, in Valle Isarco, a una decina di chilometri a sud di Bressanone.
Due hotel dedicati al vino e al benessere
Hotel Gnollhof, defilato e panoramico
Già il viaggio per raggiungere il Gnollhof, lungo la strada tortuosa che costeggia masi contadini e vigneti, è una promessa di relax: adagiato su un’altura soleggiata, a 1.160 metri sul mare, il Gnollhof è una meta molto apprezzata sin dal 1888. Ancora oggi boschi di abeti rossi, prati fioriti e le Dolomiti, proprio davanti agli occhi, danno vita allo scenario che abbraccia questo luogo energizzante.
Hotel Gnollhof. Foto: Alex Filz
Grazie alla grande passione e alla lungimiranza dei fratelli Margit e Peter Verginer, l’Hotel Gnollhof attrae oggi le persone desiderose di rigenerazione nel cuore della natura. Questa località dall’energia spirituale è impreziosita dai momenti di leggerezza nell’Infinity pool, dall’area wellness con sauna e dai pacchetti beauty regionali, seguiti da un profondo rilassamento in una delle silenziose sale con vista nel verde. Il periodo di pausa è arricchito dai nettari della cantina e dalle specialità della cucina, fatte in casa, a base di erbe fresche, verdure di stagione e carni locali. I bicchieri accolgono solo vini selezionati, come quello del Taschlerhof, la tenuta di famiglia poco lontana da qui.
Gli alloggi in giardino a forma di botte del Spitalerhof
Spitalerhof, centrale e dedito al vino
A pochi filari di vite da Chiusa, accoccolato sulla linea di confine tra Dolomiti e vigneti, nel pieno cuore dell’area vitivinicola della Val d’Isarco, lo Spitalerhof ha una doppia anima: tenuta vinicola e hotel per buongustai, studiato appositamente per gli amanti del vino. Infatti il vino, allo Spitalerhof, è il leitmotiv assoluto.
Dopo un’importante ristrutturazione è pronto a mostrare il suo spirito originale, un “blend” perfetto tra tradizione e visione, con un pizzico di lusso e dettagli di design. Tra le novità, oltre alle suite con loggia, due incantevoli alloggi in giardino a forma di botte con patio privato in legno di cirmolo e vasca idromassaggio. Inoltre, l’ampia terrazza con pergola, fontana e focolare, perfetta per aperitivi o barbecue, oltre alla bella piscina naturale “Seppl See” dedicato al nonno Sepp, che, incoraggiato dagli ospiti, ha creato una piscina naturale davvero speciale. Possibilità di degustazioni vinicole della propria tenuta che circonda l’hotel per appassionati e intenditori nella Bottega del Maso.
Inoltre, a breve, ci sarà un micro-allevamento di galline in grado di soddisfare il fabbisogno dell’hotel: più km zero di così, impossibile.