Alla fine dell’Ottocento antica casa di caccia dell’Imperatore austroungarico Francesco Giuseppe, oggi esempio di un raffinato equilibrio tra stile alpino e richiami mitteleuropei, il “Suisse”, wine bar e, con “Cantina del Suisse”, eco-ristorante nel cuore pulsante di Madonna di Campiglio (Tn), non è solo il luogo dove degustare l’eccellenza dei vini e assaporare un buon piatto della cucina trentina, ma anche uno spazio che abbraccia una nuova e apparentemente dissonante ispirazione, quella dell’arte.
Stelle Rosso, tecniche miste su carta. R. Gusmaroli. Foto: P.Bisti
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Letture sull'erba (sinistra) e Giardino notturno, ceramica raku (destra) A.Viviani. Foto: P. Bisti
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Opera ceramica Raku, A.Viviani. Foto: P.Bisti
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Uovomondo, tecniche miste su carta. R.Gusmaroli. Foto: P.Bisti
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Dove il vino si abbina all’arte
L’abbinamento arte e vini d’eccellenza, entrambi espressione della creatività e della personalità di chi li produce, lo ha portato in primo piano Giulia Cirillo, ultima generazione della famiglia che da sempre conduce il bar-ristorante tra i più noti e apprezzati della località. Curatrice di eventi artistici e mostre, una laurea in Comunicazione nei mercati dell’arte e della cultura allo Iulm e un master in Progettare cultura–Organizzazione di eventi culturali e mostre all’Università Cattolica del Sacro Cuore, la giovane “manager dell’arte” vive e lavora tra Milano e Madonna di Campiglio dove ha vestito il ristorante “Cantina del Suisse” con l’abito “non convenzionale” di galleria. Qui, gli artisti, nella seconda edizione di “Suisse_Art”, possono esporre le proprie opere, incontrarsi e presentarsi agli appassionati di arte o ai semplici curiosi con il competente supporto di Giulia Cirillo.
Ristorante-galleria
L’arte, nella località simbolo delle Dolomiti di Brenta, trova così nuovi modi per mostrarsi e rigenerarsi andando verso le persone. Protagonisti di questa esposizione estiva, il milanese Riccardo Gusmaroli e il campigliano Andrea Viviani che sabato 28 agosto, alle 17, animeranno il finissage, conducendo gli ospiti in un viaggio colorato e curioso alla scoperta dei segreti delle loro opere.
Giulia Cirillo abbina Gusmaroli, famoso per le sue carte geografiche tridimensionali, i vortici di piccole barche bianco su bianco (oggi accompagnati da un filtro posto dietro la tela che purifica l’aria) e l’uovo-mondo simbolo dell’origine della vita, a Floramundi-Donna Fugata, 70% Nero d’Avola e 30% Frappato, un vino versatile e allo stesso tempo di carattere, aromatico nei profumi e ricco al gusto. L’artista e designer Viviani, che si definisce pittore colorista ed è conosciuto per le sue sculture in ceramica raku, è invece collegato al Trentodoc Ferrari Perlè Zero, 100% uvaggio Chardonnay. Il massimo della potenza coloristica che “parla” ad un metodo classico dal bouquet ricco e agrumato.
Ogni cena un’autentica esperienza
Ogni sera, quando s’accendono le luci della “Cantina del Suisse”, gli ospiti trovano un’atmosfera particolare, con la sorpresa di straordinarie opere d’arte che nascono dalle pareti del ristorante. Su ogni tavolo non manca mai l’elegante liflet che introduce, con alcune informazioni, ai mondi dell’artista e del vino abbinato. Un’esperienza, nel segno dell’arte, che è un valore aggiunto all’estate campigliana.