Lente passeggiate su piste ciclabili, adrenaliniche discese su ripidi sentieri montani, evoluzioni spettacolari su piste costruite appositamente, salite su strade rese mitiche dalle tappe del Giro d’Italia. Che cosa accomuna queste esperienze? La bicicletta, ovviamente. Ma soprattutto i vantaggi che essa può garantire a chi sceglie di farne la propria compagna di vacanza. Perché i lati positivi di una ciclovacanza sono davvero molti: se ne accorgono contemporaneamente il nostro cuore e il nostro cervello, le nostre ossa e articolazioni. Pochi sport outdoor sono infatti così completi e in grado di garantire al tempo stesso benefici a livello cardiovascolare e riduzione del sovraffaticamento mentale. L’esperienza che arriva dai territori che più hanno investito nel cicloturismo è in tal senso significativa. Sull’arco alpino, il comprensorio Pontedilegno-Tonale è senz’altro pioniere in questo tipo di offerta turistica.
Il comprensorio Pontedilegno-Tonale è pioniere della ciclovacanza. Foto: Giacomo Podetti
Pontedilegno-Tonale una delle mete tra le più attrezzate per la bici
«La nostra area ha saputo partire in tempi non sospetti e oggi viene ampiamente riconosciuta come
una delle più attrezzate» spiega
Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale.
L’obiettivo è accontentare le svariate esigenze di chi ha voglia di due ruote. «Intercettare tutti questi pubblici richiede pianificazione e gioco di squadra perché molti soggetti diversi devono essere coinvolti e collaborare tra loro».
Per riuscirci, fondamentale è la
fitta rete di noleggio bici, officine per le riparazioni, servizi di assistenza, centri per fisioterapia o massaggi, colonnine interattive per ricarica e-bike sparsi lungo la pista ciclabile, hotel che devono attenersi a rigorosi disciplinari per potersi fregiare del titolo di “bike friendly”. Ad essi si abbina la capacità di inventare eventi in grado di attirare l’attenzione dei biker.
A luglio gli E-Bike Days
A questo proposito, quest’estate
il Consorzio Pontedilegno-Tonale in collaborazione con la Pro Loco di Ponte di Legno propone gli E-Bike Days, un raduno di tre giorni (dal 16 al 18 luglio) per trascorrere, insieme ad altri biker e in compagnia dei maestri di Mtb, un divertente fine settimana nella natura.
Pedalate e degustazioni tipiche
Si comincia venerdì sera con una pedalata in notturna sulla pista ciclabile con degustazione di prodotti tipici, si prosegue sabato con una pedalata fino al rifugio Bozzi, dove sono visibili le trincee della Guerra bianca ed è possibile visitare il piccolo museo dedicato alla memoria della guerra e di Cesare Battisti. Dopo un pranzo a base di spiedo si rientra a Ponte di Legno. Infine,
domenica è in programma un bellissimo itinerario di mtb alla scoperta della Val di Canè e della Val Grande, con sosta per il pranzo al Centro Eventi di Vezza d'Oglio. L’iscrizione costa € 80 e comprende la partecipazione alle attività del programma, l’accompagnamento da parte dei maestri di Mtb e un bellissimo gadget a ricordo dell’evento.
C’è il bikepass
«È poi
stato studiato un “bikepass” sullo stile degli skipass invernali. L’obiettivo – prosegue Bertolini– è di permettere ai ciclisti di portare in quota la propria bici. Grazie ad esso, si ha libero accesso a tre seggiovie (a Temù, Ponte di Legno e al Passo Tonale) e alla cabinovia che unisce Ponte di Legno con il Passo Tonale. Quattro i tipi di abbonamento disponibili: tre ore a € 17, giornaliero a € 22, settimanale a € 90 e stagionale a € 160».
La Ciclovia dell’Oglio, fiore all’occhiello del territorio
Tra le tante offerte,
la Ciclovia dell’Oglio è il fiore all’occhiello del territorio. Definita nel 2019 la “più bella d’Italia” è lunga ben 282 chilometri e unisce quattro province lombarde (Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova). Un terzo della ciclovia – circa novanta chilometri – si snoda nel Parco dell’Adamello: un gioiello nel gioiello, che parte dai 1.883 metri del Passo Tonale e scende verso Ponte di Legno.
La ciclabile si inserisce in un percorso di interesse europeo. La Valle Camonica è strategica per raggiungere molti altri territori con le due ruote. Attraverso i passi del Tonale e dell’Aprica ci si congiunge infatti verso est con la trentina Val di Sole e quindi con le piste ciclabili della Val di Non e della Valle dell’Adige, e verso ovest con la Valtellina e da qui lungo l’Adda fino alla pista ciclabile della Valchiavenna che porta in Svizzera.
Passo Gavia, percorso leggendario
C’è poi anche chi ha voglia di misurarsi con sé stesso. E per quei ciclisti che amano mettersi alla prova su una delle
strade più leggendarie del Giro d’Italia, ecco ergersi il Passo Gavia, uno dei più alti d’Europa (2.618 metri s.l.m.) che permette il collegamento tra Santa Caterina Valfurva (in Provincia di Sondrio) e Ponte di Legno (in Alta Valle Camonica, Brescia).
La Valle di Gavia e le aree immediatamente circostanti erano frequentate fin dall’antichità. Proprio lungo la strada, a 2.350 metri, sono stati trovati resti di presenza dell’uomo risalenti all’incirca a novemila anni fa. In tempi più recenti, la valle diventò luogo tragico durante il primo conflitto mondiale. La maggior parte delle vette erano presidiate da soldati. È proprio su questo fronte che, a quote superiori ai tremila metri, si combatterono le battaglie del S. Matteo, tra gli scontri di più alta quota di tutto il conflitto.
Il Passo Gavia, uno dei percorsi più leggendari del Giro d’Italia Foto: Mauro Mariotti
I percorsi più “dolci”
Per chi voglia una pedalata più dolce c’è il percorso del Tas (il nome deriva dall’habitat del tasso): dodici chilometri che si possono coprire in un’ora e mezza circa. Più impegnativo è invece il tour del Piz Tri: trentatré chilometri di lunghezza fino ad arrivare alla panoramicissima vetta. Dalla cima lo sguardo spazia a 360 gradi, con magnifiche viste sui gruppi montuosi di Monte Rosa, Bernina, Ortles Cevedale, Adamello. Il tracciato si snoda in buona parte su strade e mulattiere della Grande Guerra, lambendo anche alcune postazioni difensive recentemente riadattate; numerosi gli alpeggi, le malghe e le baite attraversate dal percorso.
Piste adatte anche ai bambini
Impossibile non chiudere la descrizione dell’
offerta con il Bike Park Pontedilegno-Tonale. La seggiovia porta in pochi minuti alla Malga Valbiolo, dove si snodano tre piste di diversa difficoltà: una blu family adatta anche per bambini, poi una rossa e una nera con i suoi appoggi, velocissime paraboliche, dossi artificiali e passaggi molto tecnici. A caratterizzare questo bike park è il flow, la scorrevolezza dei tracciati: permettono infatti di divertirsi sia a chi non ha mai provato il downhill sia a chi è già esperto.