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Padova si trasforma in museo a cielo aperto grazie ai murales di Super Walls

La città veneta ha ospitato la seconda edizione della Biennale di street art: 39 gli artisti coinvolti da sette paesi diversi che hanno realizzato 35 opere d'arte. Tema: la ripresa post-pandemia

 
23 giugno 2021 | 10:30

Padova si trasforma in museo a cielo aperto grazie ai murales di Super Walls

La città veneta ha ospitato la seconda edizione della Biennale di street art: 39 gli artisti coinvolti da sette paesi diversi che hanno realizzato 35 opere d'arte. Tema: la ripresa post-pandemia

23 giugno 2021 | 10:30
 

A Padova per turismo, di solito, ci si reca per ammirare i palazzi in stile palladiano, le piazze tappezzate di bancarelle e tavolini per l'aperitivo con lo spritz, per l'università (la sede di Palazzo Bo), la basilica di Sant'Antonio e ... i murales. Sì, perché grazie alla seconda edizione della Biennale di street art "Super Walls" ora la città veneta diventa pure un museo a cielo aperto.

La Basilica di Sant'Antonio a Padova Padova si trasforma in museo grazie ai murales di Super Walls
La Basilica di Sant'Antonio a Padova


Un museo internazionale che si sviluppa a Padova e provincia

In tutto sono 35 le opere d'arte monumentali. Prima di tutto per le dimensioni, che coprono intere pareti e muri di edifici a Padova e provincia. Coinvolti in tutto 39 artisti provenienti da sette Paesi diversi selezionati dal gallerista Carlo Silvestrin e dalla critica d’arte Dominique Stella. Per tutti, un unico tema da sviluppare: la rinascita alle porte dell’era post-pandemica.

Realizzato anche il murale più grande d'Italia: 4.000 mq di superficie

Tra le opere più apprezzate da cittadini e visitatori spicca il murale più grande d’Italia, esteso per quasi 4.000 metri quadri e comparso sull’acquedotto di Padova per mano del collettivo francese La Crémerie. Ma anche il commovente regalo di nozze dell’olandese JDL, un abbraccio alto più di 20 metri sull’ospedale Sant’Antonio, al fratello adottivo e a sua moglie malata di cancro, oppure il murale “Consumerism consumesus” dell’italiano Mrfijodor sulle pareti di una scuola, dove una sigaretta lunga trenta metri brucia salute, ambiente e coscienze ammonendo sui danni provocati dai alcuni gesti rituali comuni. Coloratissime le oche di Tony Gallo nell’opera “Nulla è per caso” sulla palestra comunale di Mestrino, mentre un intero angolo dell’edificio che ospita l’Università di Padova viene nascosco dai giochi di prospettiva tridimensionali di Peeta.


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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