L'Alto Adige dal 21 giugno è rientrata in zona bianca, giocando d'anticipo sulle altre regioni d'Italia: niente più obbligo di mascherine all’aperto, a meno che non ci si trovi in situazioni a rischio assembramenti, stop a coprifuoco e via libera a eventi e manifestazioni all'aperto. Merano (Bz) non si è fatta cogliere impreparata dalla nuova libertà conquistata e, attingendo ai suoi pezzi forti, è tornata ad accogliere i suoi ospiti nel segno della sua proverbiale ospitalità in completa sicurezza.
Merano è pronta per l’estate
Relax e benessere nel cuore di Merano
Strategicamente incastonate nel cuore della città, l
e Terme Merano sono immediatamente riconoscibili dallo stile dell'architetto e designer Matteo Thun: un cubo di cristallo di immense dimensioni che di giorno accoglie con la luce naturale mentre di notte restituisce giochi di luce riflessa da enormi installazioni sospese.
Aperte tutti i giorni, le terme di Merano sono definite "il paradiso del benessere". Oltre alle 10 piscine interne (di cui 2 termali) il protagonista dell'estate 2021 è il parco di circa 6 ettari che colleziona 15 piscine di differenti temperature, ampiezze e "option", il cui vellutato tappeto erboso avvolge il laghetto delle ninfee.
Le terme di Merano sono definite il paradiso del benessere
Novità 2021: massaggio rilassante all’aria aperta
Novità dell’estate 2021 è il massaggio rilassante all’aria apertache sono eseguiti nei "Relax Lounge" che incorniciano il laghetto, angoli di benessere che assicurano comfort esclusivo a contatto con la natura altoatesina.
Picnic nel parco delle terme
Per completare l'esperienza alle terme basta poco, magari lasciarsi coinvolgere con u
n Pic Nic Box personalizzato prenotabile sull'app delle terme oppure, per chi al tappeto d’erba fresca preferisce un tavolino all'ombra può scegliere senza dubbio il Bistro e la cucina di chef Stefano Cecco.
Novità 2021 è il ricco Brunch con frutta e croissant, pane, burro e marmellata, brownie e coppa yogurt, frutti di bosco e cereali. E ancora formaggi, mozzarelline, pomodorini e a scelta salumi, uova e bacon oppure salmone norvegese affumicato.
Accoglienza all’insegna di stile e arte
Abbracciata dalle Alpi che regalano un panorama iconico in ogni stagione, M
erano è riconosciuta da tutti per la sua eleganza e cura. Con la bella stagione poi, il centro storico si riempie di fiori e vitalità che mettono in risalto tutta la sua bellezza come ad esempio le magnifiche architetture Art Nouveau della Kurhaus e Teatro Puccini. Uno stile che si può vivere anche attraverso
un soggiorno al Boutique & Design ImperialArt Hotel, una vera e propria "opera d’arte": alla facciata originale in stile Liberty di fine Ottocento si contrappone un restauro interno con solamente 12 fra stanze, loft e suite, ognuna diversa dall’altra, progettate da 4 artisti e designer meranesi: Elisabeth Hölzl, Marcello Jori, Ulrich Egger, Dimitri.
Reduce dalla recentissima vittoria di 4 Hotel, il format condotto da Bruno Barbieri che dal 2018 va in onda su Sky, l'ImperialArt dispone di diversi servizi come l'ingresso gratuito alle terme di Merano per tutta la durata del soggiorno o il noleggio gratuito di biciclette.
L’ImperialArt Hotel è una vera e propria opera d’arte
Una cena “stellata” con… Sissi
Un soggiorno a Merano è completo solamente con un’esperienza enogastronomica all’insegna del buon gusto, e
tappa d’obbligo è sicuramente il Ristorante Sissi, dal 2009 una stella Michelin ininterrottamente riconfermata.
La cucina è affidata a chef e patron Andrea Fenoglio le cui radici austriache materne si riflettono nei suoi piatti sontuosi. Forte dalla sua lunga esperienza (lo chef “dirige” il ristorante dal 1991) i suoi piatti sembrano danzare sulle note di valzer viennesi per eleganza, ricerca e gioia che si riceve nel gustarli: dal divertente “Uovo nell’uovo con tartufo nero, asparagi e guanciale croccante” quasi un gioco nell’esplorare le diverse consistenze di un antipasto più che appagante, agli “Spaghettoni Omega3 Monograno Felicetti”, che alla vista non è un piatto particolarmente seducente e può far esitare, ma al gusto è davvero tanta roba, grazie alla prepotenza del fegato di merluzzo (che non a tutti può piacere) qui molto ben lavorato; un piatto possiamo dire “sostenibile” per l’accorto utilizzo del quinto quarto, in questo caso nobilitato. Chapeau!
I piatti principali trovano grande espressione nella classicità, come ad esempio il “Filetto di cervo con salsa di mirtilli e olive taggiasche”, ma sempre con un guizzo “progressista” affidato o ad un ingrediente fusion o ad una tecnica innovativa in cucina; secondi piatti, quindi, allineati al gusto pieno e corroborante di una cucina “imperiale”, coerente con il nome che porta. Tra i dolci, per chiudere in freschezza, la Pina Colada, ovvero scomposizione di un drink che si evolve e diventa un dessert, leggero e giocoso da scoprire assaggio dopo assaggio.
Andrea Fenoglio