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Marmolada, riparte la funivia. Aperitivi e yoga ad alta quota

Si riparte il 19 giugno, ma ora che i biglietti sono acquistabili online le prenotazioni arrivano fino ad agosto. E non solo per una vista mozzafiato: anche aperitivi con musica dal vivo e lezioni di yoga

di Liliana Savioli
 
18 giugno 2021 | 18:12

Marmolada, riparte la funivia. Aperitivi e yoga ad alta quota

Si riparte il 19 giugno, ma ora che i biglietti sono acquistabili online le prenotazioni arrivano fino ad agosto. E non solo per una vista mozzafiato: anche aperitivi con musica dal vivo e lezioni di yoga

di Liliana Savioli
18 giugno 2021 | 18:12
 

Si riparte, si riparte. E dal 19 giugno riparte anche la funivia Marmolada - Move To The Top. Da Malga Ciapèla (1.450 m) a Punta Rocca (3.265 m) in soli 12 minuti per raggiungere l’unico punto da cui è possibile ammirare tutti i 9 sistemi delle Dolomiti Patrimonio Unesco, e non solo. Dalla terrazza panoramica in giornate particolarmente terse si riesce a intravedere perfino il campanile di San Marco a Venezia. Più di così pensiamo sia impossibile pretendere.

Riparte la funivia Marmolada - Move To The Top

Riparte la funivia Marmolada - Move To The Top


Massima sicurezza e ticket acquistabili online: fioccano le prenotazioni

Si respira aria di positività durante la conferenza stampa di presentazione della ripartenza. Giuliana Boscheri, consulente marketing Marmolada - Move To The Top, ci racconta che le prenotazioni per agosto sono già partite, cosa mai successa negli anni precedenti. Ci narra anche che in questi lunghi mesi di fermo della funivia non sono stati inattivi, anzi. «È una data memorabile, ci hanno illusi per tutto l’inverno ma ora finalmente si riparte. Non ci speravamo. Abbiamo una grande energia e voglia di fare e di metterci a disposizione dei turisti. Ci mancano questi panorami dalla cima. La funivia funzionerà, per rispettare le norme anti-Covid, al 50%, dando la massima sicurezza. L’innovazione importante è l’attivazione della possibilità di acquistare il ticket online per evitare code. Tutti vogliono salire in cima e con questa funivia diamo a tutti questa possiblità, anche ai bambini e alle persone con disabilità».

Il cuore di Punta Serauta
Il cuore di Punta Serauta


Le attrazioni al top

«Oltre a Punta Rocca dove c’è la terrazza panoramica - prosegue la Boscheri - si può andare in ghiacciaio con gli ascensori e anche nella grotta di preghiera con la Madonna Nera, poi visitare la mostra per i 50 anni delle funivia, poi ancora scendendo ci si può rinfoccilare al ristorante della Baita Dovich dopo che si è visitato il museo della Grande Guerra, il museo più alto del mondo. Dedicato al Soldato, di qualunque nazione esso fosse, con i 2 tunnel: quello della morte e quello della vita».

Lezioni di yoga in quota
Lezioni di yoga in quota


Iniziative per tutti i gusti: dalle lezioni di yoga agli aperitivi jazz

«Quest’anno - spiega la consulente marketing - abbiamo previsto su prenotazione alcune iniziative che combinano panorama, svago e benessere. Yoga dalla Regina propone ogni venerdì, dal 9 luglio al 3 settembre, lezioni di yoga che rasserenano corpo e spirito, seguite da un’abbondante colazione presso il Bar Ristorante della stazione di Serauta (2.950 m). Tramonto in Jazz, programmato per il 20 agosto, offre invece lo spettacolo dell’Enrosadira - l’arrossire caratteristico della roccia Dolomia al calar del sole - da ammirare dopo aver gustato un aperitivo a ritmo di musica jazz organizzato presso la stazione di Serauta. Pochi hanno avuto la possibilità di vedere la Marmolada di notte. La Marmolada sarà inoltre il luogo in cui il 26 agosto verrà celebrata la Santa Messa in ricordo della visita di Papa Giovanni Paolo II: un appuntamento che unisce la spiritualità del Santo Papa e la solennità della montagna dolomitica a cui era particolarmente affezionato».

Prenotazioni confermate già per agosto
Prenotazioni confermate già per agosto


Consiglio food&wine: i canederli di Jacopo Rossi

Che dire se non che non si vede l’ora di poter usufruire di questo splendido servizio, godere di panorami che sono stati d’animo, visitare il ghiacciaio, toccare con mano la roccia della dolomia, ammirare i tanti animali che popolano quei luoghi magici, visitare le tricee e i musei e, perché no, anche fermarsi a pranzo dallo chef Jacopo Rossi, contitolare di Baita Dovich con la moglie Manuela. Rinomato per la qualità dei suo piatti. In particolar modo della sua Tartar di manzo, allevato dal suocero, a pochi passi dalla Baita, e dei suoi canederli. Non canederli normali, ma con funghi porcini e con un cuore di formaggio, il tutto in un clima familiare, immersi in un mondo da fiaba.

Insomma, la montagna come luogo di riposo, di rigenerazione, di ripartenza e anche chi sta lavorando in smart working può approfittare delle ore libere per rilassarsi e sognare tra le nuvole.


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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