Tutto cambia, non solo il logo. Burger King ha deciso di dare seguito a un processo di transizione digitale a cui si accompagnerà un miglioramento della qualità del prodotto grazie alla rimozione dal menu di coloranti, aromi e conservanti artificiali.
Pronto il rebranding di Burger King
Un rebranding a 360°«La nuova
immagine segna il passo del primo rebranding completo in oltre 20anni», ha affermato
Fernando Machado, global chief officer di
Burger King. Prende così avvio la piena attuazione del piano
sostenibilità che fa riferimento a tre pilastri: cibo, pianeta e persone/comunità. «Ci siamo impegnati a preservare la
sicurezza alimentare, nell’utilizzare ingredienti di qualità e nel
migliorare la possibilità di scelta, in termini nutrizionali e nella trasparenza», ha specificato Machado al
Corriere della Sera.
Pronti a cambiare, per una minore impronta
ecologica, anche i packaging e i processi di riciclo così come la scelta o l’adeguamento degli immobili. Infine, maggiore attenzione alla
filiera con lo scopo di sostenere gli agricoltori.
Focus sul mercato italianoPer l’
Italia, dove il brand è presente dal 1999 e conta oltre 200 ristoranti, grande attenzione dal momento che il livello di penetrazione ancora basso delle grandi catene della ristorazione lascia spazio per un’ulteriore
crescita. A conferma di ciò, negli ultimi anni Burger King ha intensificato la
presenza nella Penisola con una serie di aperture che contano di proseguire anche nel 2021. «Il marchio in Italia sta dando priorità agli elementi di innovazione del cibo, con ulteriori novità in arrivo nel primo trimestre, oltre a valorizzare e personalizzare l’esperienza dei
clienti», ha concluso Machado.