Lido di Jesolo, Al Vecchio Violino sinfonia di sapori per tutti i palati

Arrivati a sera dopo una giornata di sole, bagni, mare e un pranzo in qualche chiostro sulla spiaggia, scegliere il ristorante giusto in una località a fortissima vocazione turistica non è mai impresa così semplice. Si passeggia con circospezione, sbirciando i menu esposti all’esterno, cercando di capire quanta gente ci sia seduta, quanta in coda e provandone a tracciare un profilo. Famiglie, coppie, ragazzi, meno giovani e soprattutto: italiani o stranieri? Siamo al Lido di Jesolo e, nonostante il covid ci abbia messo lo zampino, gli stranieri in questa estate non mancano e il rischio che gran parte dei locali propongano piatti dedicati soprattutto a loro è alto.

Per cui, appunto, scegliere non è cosa banale. Ma sulla passeggiata di viale Trentin che corre a due passi dal Lungomare le offerte gastronomiche non mancano. Si va dalla trattoria al ristorante per famiglie, da quello per tedeschi in cerca di lasagne al ragù alla cucina che abbina piatti tipici del posto a ricette più generalmente “italiane”, grandi classici che non possono mancare.



Ecco allora che il ristorante Al Vecchio Violino è una delle soluzioni per chi vuole avere la possibilità di scegliere e di non sbagliare. Il locale è molto ampio all’interno, impreziosito da un arredo mirato, caldo e accogliente che rimanda all’atmosfera che si respira nei foyer dei teatri per rimanere in linea con il nome del locale stesso. Niente di eccessivo però, l’eleganza si ferma al punto giusto, opportuna per il contesto e in grado di offrire anche alcuni tavolini più essenziali all’esterno. È qui che si consiglia di prendere posto per godersi la cena assaporando il via-vai di turisti che scorrazzano sul viale.

Il menu si presenta ricco e variegato con la cucina che propone piatti del giorno dedicati principalmente al pesce in via eccezionale. Anche sulla carta il pesce ruba la scena tra antipasti, primi e secondi, ma non mancano le proposte di carne e anche una lista di pizze curata e capace di soddisfare chi apprezza anche quelle davvero gourmet. Un antipasto che merita la segnalazione è la Piovra alla Catalana che viene servita su un letto di verdure in agrodolce.



Mirata la cottura che rispetta le diverse consistenze offerte della piovra, azzeccato anche l’abbinamento con le verdure capaci di proporre il proprio sapore distintamente e di amalgamarsi al meglio con l’ingrediente principale composto dalla stessa piovra. Una menzione anche per la presentazione, colorata, sobria ed elegante che invita all’assaggio grazie al sapore e al profumo del mare che esplodono dal piatto.



Tra i primi invece Al Vecchio Violino propone una serie di piatti di pasta tipicamente romani. Una parentesi apparentemente “fuori-luogo”, ma che al contrario strizza l’occhio alla cucina regionale italiana senza risultare inopportuna. Pasta alla Gricia, all’Amatriciana, Cacio e Pepe e Carbonara attirano senza dubbio l’attenzione. Per i non amanti del pesce è una soluzione senza timore di sbagliare. Puntiamo sulla Gricia, servita con spaghetti di taglio medio-grande e gli immancabili ingredienti della tradizione: Pecorino romano, pepe, guanciale. Egregia la crema di Pecorino che lega subito con gli spaghetti, saporita ma non invadente e capace di lasciare spazio al sapore più deciso del guanciale, la cui croccantezza offre anche un contrasto al palato apprezzabile. Piatto abbondante, degno di un primo di gusto e sostanza.



Per i secondi si torna al pesce. La scelta ricade sulla Seppia alla griglia con polenta. Un piatto che appare di semplice fattura ma che, come tutte le ricette apparentemente non complesse, nasconde insidie. Nel piatto invece la Seppia si presenta in tutta la sua morbidezza resa possibile, anche in questo caso, da una cottura che asseconda consistenza e gusto. La tipicità del posto è presente ovviamente nella polenta servita in due “tocchi” che si addicono per un abbinamento ben riuscito.

Per quanto riguarda la carne invece scelta internazionale che passa attraverso una tagliata di Patanegra servita con funghi porcini, crema di funghi porcini e patate arrosto. Materia prima di eccezionale qualità per quanto riguarda la carne la quale fa della scioglievolezza il suo punto forte e il gusto “non comune” il suo effetto sorpresa. Promossi anche i funghi porcini di contorno, forse la crema sulla quale si appoggia la tagliata rischia di appesantire un po’ il piatto e i sapori in bocca, ma si tratta di dettagli.

Non ampia, ma comunque capace di adattarsi a tutti i piatti del menu, la carta dei vini molti dei quali regionali tra cui un Glera che consigliamo per versatilità e freschezza. A questo proposito il ristorante si distingue anche per la capacità e disponibilità del personale, attento e accogliente, ma senza indiscrezioni.

Al Vecchio Violino è un locale per chi sa scegliere con decisione tra la folla di Jesolo ed è in grado di scegliere il piatto giusto in un ampio menu. Un’oasi che grazie alla qualità dei piatti permette alla clientela di trovare la propria intimità al tavolo e “isolarsi” dal tram-tram turistico che circola attorno durante gli assaggi. Tra una portata e l’altra tuttavia lasciarsi trasportare da quello stesso modo tipico di vivere una serata sul Lido veneto, tra risciò allegrotti, monopattini che si infilano ovunque e le più tradizionali biciclette, è un’ottima idea per immergersi nell’atmosfera del posto. Un gelato nelle innumerevoli gelaterie del posto è un modo degno di chiudere la serata: scelta ardua anche in questo caso, ma le artigianali non mancano e risultano sempre le migliori...