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Alta Badia, un'estate da… ladini Ma con lo smart working in quota

La località dolomitica ha previsto un programma estivo che fa vivere ai turisti la realtà quotidiana della gente del posto senza rinunciare a servizi più “cittadini”. Occhio di riguardo anche alla cucina.

di Mariella Morosi
 
27 maggio 2020 | 08:00

Alta Badia, un'estate da… ladini Ma con lo smart working in quota

La località dolomitica ha previsto un programma estivo che fa vivere ai turisti la realtà quotidiana della gente del posto senza rinunciare a servizi più “cittadini”. Occhio di riguardo anche alla cucina.

di Mariella Morosi
27 maggio 2020 | 08:00
 

Una vacanza in questa estate 2020 non potrà che essere vissuta in libertà e in sicurezza, all'insegna della sostenibilità ambientale e con un modello di ospitalità diversa. È quanto offrono i monti e le vallate altoatesine del'Alta Badia ma quest'anno si è voluto fare di più per un'ospitalità ancora più calda.

Dal 27 giougno anche gli impianti di risalita - Alta Badia, un'estate da… ladini Ma con lo smart working in quota

Dal 27 giougno anche gli impianti di risalita

I visitatori saranno accolti nella realtà della gente locale, i ladini, che li coinvolgeranno nella loro realtà quotidiana e nel loro lavoro perché è solo così che si entra davvero in una comunità. Contadini, allevatori, guide alpine, cuochi o sarte, tutti uniti dall'amore per le loro valli, saranno gli ambasciatori di una cultura antica e di una diversità storico-linguistica per una narrazione che solo chi vive il territorio può dare.  È quanto prevede il nuovo progetto Nos Ladins - Noi Ladini messo a punto per questa estate dalle istituzioni turistiche dell'Alta Badia, insieme ad un'offerta ancora più ampia per un'ospitalità in completa sicurezza.

La stagione partirà il 27 giugno e dalla stessa data gli impianti di risalita consentiranno i più ampi collegamenti nella vasta rete di borghi e rifugi senza l'uso dell'automobile. Cominciano già ad arrivare prenotazioni, come ci dice Nicole Dorigo dell'Ufficio del Turismo, e tutto è pronto per un’estate tanto attesa quanto ricca di sorprese. Hotel e case private così come ristoranti, locande e rifugi sono già pronti ad accogliere gli ospiti con tante iniziative nuove. Si è pensato persino, per chi non vuole o non può lasciare il lavoro a casa, a piccole postazioni di lavoro in quota. Secondo il progetto Nature Smart working scrivanie in legno saranno posizionate in completa solitudine a 2000m, all’interno dell’Area Movimënt, con il panorama dolomitico a 360 gradi.

Tanti percorsi in quota per tutti - Alta Badia, un'estate da… ladini Ma con lo smart working in quota
Tanti percorsi in quota per tutti

Saranno dotate di energia elettrica, prodotta tramite i pannelli solari e dotate anche di wi-fi. Dopo il lavoro, computer o ipad possono essere lasciati negli appositi armadietti per permettere agli ospiti di dedicarsi all’attività fisica o giocare con i bambini per poi recuperare il materiale da lavoro prima della discesa a valle.  Ma c'è un'altra novità per l'estate. Cosa hanno in comune uno chef gourmet, una cuoca tradizionale, tre contadini, un ciclista, una sarta e una guida alpina dell’Alta Badia? Semplicemente la passione per la loro terra, dove sono cresciuti e vivono. Saranno proprio loro i protagonisti di Nos Ladins, iniziativa che consentirà agli ospiti di state per qualche ora in loro compagnia sentendosi davvero local, in armonia con la gente delle valli.

Come Ossi e Robert Rottonara, due giovani contadini appassionati di montagna e di sport che insieme al padre gestiscono il maso di famiglia. Faranno vivere ai partecipanti a questa iniziativa un’esperienza importante, alla scoperta del loro quotidiano. Se il tempo lo permetterà si andrà sui prati a fare il fieno, altrimenti si potranno svolgere i lavori in stalla. L'incontro, riservato a un numero limitato di ospiti, avrà un costo modesto e potrà essere prenotare nelle date programmate. Se invece si vuole scoprire il bosco e le sue erbe, magari da usare in cucina, lo chef gourmet Andrea Isara insegnerà a riconoscerle e a raccoglierle nel rispetto della natura. I più coraggiosi, invece, partendo da Corvara, potranno ammirare l'alba con la guida alpina Manuel Agreiter, gestore di un rifugio al Vallon (2550m) che accompagnerà i partecipanti in una camminata di un’ora e mezza fino alla scaletta del Piz da Lech.

Cucina locale in vetrina - Alta Badia, un'estate da… ladini Ma con lo smart working in quota
Cucina locale in vetrina

Da lì si potrà vedere il sole che sorge dietro alla catena montuosa del Santa Croce, Lavarela e Conturines. Poi si rientrerebbe al Vallon, dove è prevista la colazione, prima di scendere a piedi o con gli impianti per raggiungere nuovamente il luogo di partenza. I ladini sono persone che non si fermano mai, ricche di inventiva e creatività. Come Anita Vittur, mamma e maestra di sci di San Cassiano che ha trasformato la sua dimora in un atelier in cui disegna e realizza, con molta passione per il dettaglio e per tutto ciò che è realizzato a mano, abiti e accessori moderni, ma allo stesso tempo legati alla tradizione locale. Ora confeziona anche mascherine anti virus, lavabili ed ecologiche, utilizzando scampoli di tessuto a base di materie prime naturali come cotone. Significativo e ben augurante il loro nome: speranzes. Per gli appassionati delle due ruote Igor Tavella farà conoscere affascinanti percorsi i bici partendo dalla sede della Maratona dles Dolomites-Enel, una delle granfondo ciclistiche più conosciute. Con l'allevatore Matteo Piccolruaz a settembre si potrà seguire la transumanza, la migrazione degli animali che a fine estate vengono portati nelle loro stalle in paese, dopo aver passato i mesi caldi  negli alpeggi. Il punto d’incontro sarà in località Saré, presso il rifugio Capanna Alpina, per poi proseguire lungo il torrente fino a San Cassiano, da dove si raggiungerà La Villa ed infine Badia.

La cucina è parte integrante della cultura e delle tradizioni di un luogo e i piatti ladini sono semplici, genuini, preparati secondo la ricetta tramandata di madre in figlia, una generazione dopo l'altra. Perciò, per sentirsi un po' ladini anche a tavola si può passare un pomeriggio con Anna Maria Comploi nella cucina del maso di famiglia. La cuoca svelerà ai partecipanti i suoi segreti preparando canederli, turtres ripiene di spinaci e ricotta oppure crauti, furtaies e altri piatti tradizionali che poi verranno gustati insieme. La qualità della ristorazione rappresenta uno dei punti chiave della proposta turistica dell’Alta Badia. I ristoratori e gli chef stellati presenti in valle sono motivo di orgoglio per la professionalità e la promozione dei prodotti locali e nello stesso tempo fungono da traino per i locali più modesti ma egualmente impegnati a proporre i tipici piatti ladini e altoatesini.

Per garantire la massima sicurezza tutte le iniziative verranno pianificate ed attuate, tenendo conto delle disposizioni riguardanti la prevenzione Covid-19. Altre iniziative culturali accompagneranno le giornate dei visitatori, tra cui le possibilità di entrare nelle varie realtà territoriali dove l’isolamento geografico ha portato la lingua ladina a conservarsi inalterata nei secoli, distinguendosi solo nei dialetti specifici delle singole valli. Nell'agricoltura montana e nell’artigianato artistico si possono identificare le linee guida che hanno saputo proteggere la natura montana forte e al tempo stesso fragile. Come nell'edificazione delle Viles, simbolo di una organizzazione comune in cui le risorse dell'agricoltura e dell'allevamento vengono sfruttate in comune dalle famiglie. Per questo merita una visita il museo Ladin Ciastel de Tor, a San Martino in Badia, ricco di testimonianze e reperti delle valli ladine nelle Dolomiti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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