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Troppe regole diverse tra regioni Gli albergatori: Serve più unità

La riapertura regolarizzata dal Dpcm del Governo ha lasciato margini di decisione alle Regioni che però hanno seguito strade differenti. In questo modo, per Confindustria Alberghi, viene a mancare la fiducia dei clienti.

 
18 maggio 2020 | 19:06

Troppe regole diverse tra regioni Gli albergatori: Serve più unità

La riapertura regolarizzata dal Dpcm del Governo ha lasciato margini di decisione alle Regioni che però hanno seguito strade differenti. In questo modo, per Confindustria Alberghi, viene a mancare la fiducia dei clienti.

18 maggio 2020 | 19:06
 

Confindustria Alberghi monitora da vicino le diverse ordinanze che arrivano dalle regioni italiane. Se certamente l’accordo della Conferenza delle regioni, in allegato a Dpcm, per quanto perfettibile, aveva segnato la strada per un percorso di regole comuni ed omogenee, alla prova dei fatti stanno già emergendo delle linee di condotta molto diverse.
 
Troppe regole creano confusione - Confindustria Alberghi preoccupata Troppe regole diverse tra regioni

Troppe regole creano confusione

«L'autonomia delle regioni è un fatto, ma particolarmente in questa fase così delicata in cui va riannodato il rapporto con la clientela bruscamente interrotto a febbraio, un messaggio chiaro e univoco soprattutto in tema di sicurezza, è fondamentale per trasmettere la giusta serenità e fiducia e permettere a quanti potranno nei prossimi mesi di trascorrere qualche giorno fuori casa recuperando quella normalità che abbiamo dovuto abbandonare nei mesi scorsi», dichiara Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
 
Le aziende, benché non sia affatto facile, sono fortemente impegnate per poter riaprire ed offrire ai propri ospiti un’esperienza piena, pur in una fase complicata come quella che si sta vivendo.  Ma è difficile pensare che la fiducia si possa ricostruire se elementi come la distanza minima di sicurezza possono essere considerati diversi da una regione all’altra o se i test sierologici possono essere imprescindibili in alcuni territori.
 
«Nelle scorse settimane, insieme con le altre associazioni del settore ci siamo impegnati alla realizzazione di un protocollo comune per il comparto alberghiero, largamente riconosciuto nel documento delle regioni, nella consapevolezza che fosse necessario ed opportuno per le imprese - ma anche per gli ospiti - potersi riconoscere in un sistema di regole efficaci ed omogenee su tutto il territorio nazionale. E’ importante in questa fase mantenere questa logica: misure efficaci, chiare, semplici ed omogenee. E dove necessario, pensiamo ad alcuni servizi come piscine e la stessa ristorazione, che tengano conto della peculiarità dell’albergo in cui gli utenti sono anche alloggiati presso la struttura.
 
Almeno in questa fase crediamo sia importante trasmettere un messaggio univoco a chi guarda al nostro Paese: l’Italia, come ha dimostrato in queste settimane è un paese serio e responsabile che ha affrontato la crisi con enorme forza d’animo e rispetto delle regole. Ora con questo stesso rigore offriamo a chi guarda al nostro paese la possibilità di tornare a godere di tanta bellezza in piena sicurezza su tutto il territorio», conclude la vice presidente Colaiacovo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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