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Un inverno sulle ciaspole. Ecco i migliori itinerari in Valtellina

Dalla Val Gerola per principianti alla magnifica vista di Aprica, dalle mete turistiche di Bormio e Livigno fino alla cascata di Borghetto in Valchiavenna, che durante la fredda stagione diventa di ghiaccio.

 
24 dicembre 2020 | 16:59

Un inverno sulle ciaspole. Ecco i migliori itinerari in Valtellina

Dalla Val Gerola per principianti alla magnifica vista di Aprica, dalle mete turistiche di Bormio e Livigno fino alla cascata di Borghetto in Valchiavenna, che durante la fredda stagione diventa di ghiaccio.

24 dicembre 2020 | 16:59
 

La Valtellina non è nota solamente per i suoi impianti e le sue piste percorse dai grandi nomi dello sci, ma offre anche diversi itinerari per le ciaspole che si snodano lungo tutte le sue località tra fitti boschi e distese ricoperte dalla neve. Qui alcuni dei sentieri valtellinesi da percorrere armati le ciaspole.

Ciaspolare in Valtellina, tra natura e panorami mozzafiato - Un inverno sulle ciaspole Ecco i migliori itinerari in Valtellina

Ciaspolare in Valtellina, tra natura e panorami mozzafiato

Val Gerola e Val Tartano
Chi è alle prime armi e vuole familiarizzare con questo sport può percorrere il sentiero che da Fenile porta a Pescegallo, con un dislivello di circa 200 metri. I più esperti possono continuare il percorso e raggiungere il rifugio Salmurano, aumentando così il dislivello e raggiungendo una quota di 1850 metri.

In Val Tartano, la Val Corta è un vero e proprio paradiso per gli amanti delle ciaspole. L’itinerario, alla portata di tutti, inizia dalla località di Biorca, a 1140 metri, e, dopo un dislivello di circa 120 metri, si raggiunge il caratteristico abitato di Bagini a 1260 metri.

Ciaspolare ad Aprica
Aprica offre ai suoi visitatori percorsi adatti a tutti i tipi di preparazione fisica, inoltre grazie alla presenza di ristori e locali lungo gli itinerari, i turisti potranno fermarsi per delle pause all’insegna dei prodotti tipici valtellinesi. Tra abeti e larici e costeggiando la pista superpanoramica, si sviluppa l’itinerario che dagli impianti del Baradello raggiunge "Bratte basse". Una volta arrivati a destinazione, si potrà ammirare Aprica, la Riserva Naturale di Pian di Gembro e il monte Padrio in tutto il loro splendore. 

Un altro itinerario che regala una full immersion nella natura inizia all’interno della Riserva Naturale di Pian di Gembro e termina nella zona di "Piscè". Il percorso presenta un leggero dislivello e si sviluppa sul crinale della montagna che divide Aprica da Pian di Gembro. Proprio in questo punto i turisti possono godere di una magnifica vista di Aprica dall’alto e delle cime delle Orobie orientali.

Valmalenco: ciaspolare tra larici e pini mughi
In Valmalenco, rinomata per le sue piste di sci ma non solo, dalla località di San Giuseppe, sopra Chiesa in Valmalenco, si dirama un itinerario con un dislivello di circa 500 metri, perfetto per le famiglie perché non presenta particolari difficoltà essendo ben segnalato e molto frequentato. Alla fine del sentiero il lago Palù si mostra in tutta la sua bellezza e da qui i turisti possono percorrere l’intero circuito ad anello e godere di vedute mozzafiato.

Un altro percorso in questa zona della Valtellina vede il suo punto di partenza proprio a Chiesa in Valmalenco: da qui, ciaspolando tra larici e pini mughi, si raggiunge dopo un dislivello di 514 metri la conca dell’Alpe Lago. Durante l’itinerario è possibile attraversare l’alpe di Pirlo, nota per l’interessante sentiero della pietra ollare.

Bormio, per scoprire la maestosità delle Alpi
Anche il comprensorio di Bormio propone ai suoi ospiti diversi percorsi per scoprire luoghi magici e vivere esperienze a contatto con la natura. Il Sentiero dell’Ables parte da Santa Caterina Valfurva e accompagna i turisti alla scoperta di una vecchia mulattiera della Grande Guerra. Dopo circa 490 metri di dislivello, si raggiunge la località di Ables: qui non si può che rimanere a bocca aperta di fronte al meraviglioso panorama sul paese, sulla ski area e sui maestosi monte Sobretta e monte Cevedale. Da Arnoga invece inizia un itinerario semplice, che presenta un dislivello di circa 350 metri ed è completamente immerso nella natura. Il punto di arrivo sono le Baite Cagnol e da qui il panorama parla da sé: la Cima Piazzi con il suo ghiacciaio e il Corno Dosdè accolgono i turisti una volta raggiunti in cima.

Livigno tra natura e storia
Il Piccolo Tibet propone ai turisti due sentieri piacevoli, immersi nella bellezza dei paesaggi alpini innevati. Il Sentiero delle Tee parte da Pont Lonch con una piccola salita; continua poi su saliscendi dolci tra le piste da sci e boschi caratterizzati appunto dalla presenza delle Tee, ovvero le antiche abitazioni in legno utilizzate dai pastori durante il periodo estivo. Non mancano poi lungo il percorso ristori dove è possibile gustare piatti tipici o fare una piccola pausa con una bevanda calda.

Il Sentiero dell’arte, invece, si sviluppa all’interno di boschi di larici secolari e qui i turisti possono visitare una vera e propria galleria d’arte all’aria aperta: l’intero sentiero è infatti costellato da sculture in legno di artisti provenienti da tutto il mondo.

In Valchiavenna a un passo dal cielo
Anche la Valchiavenna offre numerose proposte di itinerari per andare alla scoperta dell’incanto della neve. Si parte subito con un percorso impegnativo da Isola, piccolo borgo nel comune di Madesimo presso il Lago artificiale della Valle del Liro. Durante il tragitto è possibile ammirare la massima espressione della natura: la cascata di Borghetto che durante la stagione invernale diventa di ghiaccio andando quasi a formare un’opera scultorea e le cime dei vari monti che sembra quasi stiano per sfiorare il cielo. Altro percorso ideale per le ciaspole è quello che da Francisio conduce al piccolo borgo di Bondeno, nella piana di Gualdera, nota per le sue baite costruite in pietra che testimoniano il patrimonio rurale della zona. Durante il tragitto i turisti sono accompagnati dalla montagna in tutta la sua maestosità, dal gruppo delle Camosciere, dal pizzo Quadro e dal pizzo Tambò mentre gli ultimi metri regalano vedute mozzafiato sul Motto di Bondeno e l’Alpe Devero che viene sovrastata dal Pizzo Alto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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