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Tanta neve in Alta Badia E l’hotel Col Alto si rifà il look

Venti Camere completamente rinnovate per l’albergo di Corvara e due spettacolari suite per iniziare al meglio la stagione invernale 2019-2020. Nelle cucine del ristorante, il cuoco vicentino Andrea Bedin.

 
12 dicembre 2019 | 09:58

Tanta neve in Alta Badia E l’hotel Col Alto si rifà il look

Venti Camere completamente rinnovate per l’albergo di Corvara e due spettacolari suite per iniziare al meglio la stagione invernale 2019-2020. Nelle cucine del ristorante, il cuoco vicentino Andrea Bedin.

12 dicembre 2019 | 09:58
 

Stagione ufficialmente partita in Alta Badia, in uno scenario reso ancor più spettacolare dalle abbondanti nevicate. E in questi giorni ha riaperto i battenti anche l’hotel Col Alto di Corvara, una delle icone dell’ospitalità della regione: fondato nel 1938 e, ancora oggi, gestito dalla famiglia Pezzei, il Col Alto si è sempre tenuto al passo con i tempi grazie ad accurati restyling, che ne hanno preservato l’atmosfera alpina aggiungendo un pizzico di glamour. L’ultimo step è arrivato quest’anno grazie a 20 camere “Superior” completamente rinnovate.

Una delle stanze rinnovate dell'hotel (Tanta neve in Alta Babia E l’hotel Col Alto si rifà il look)

Una delle stanze rinnovate dell'hotel

Il progetto, curato dall’architetto di Bressanone Gerhard Tauber, ha voluto puntare sulla creazione di un ambiente caldo e accogliente grazie all’utilizzo di legno di larice e del loden per i divani e i rivestimenti in stoffa. Inoltre le nuove camere, di 35 mq, sono studiate per venire incontro alle esigenze delle famiglie, grazie alla presenza di un divisorio mobile in stoffa, che crea due “nidi” separati e garantisce privacy nelle ore notturne. Ma non è finita qui: restyling anche per due suite (di cui una con due camere da letto), entrambe dotate di vista spettacolare sul gruppo del Sella.

Ai piedi dell’inconfondibile mole del Sassongher, in pieno centro a Corvara e vicinissimo alle piste di uno dei comprensori più belli del mondo, l’Hotel Col Alto si riconferma anche quest’anno una soluzione per gli appassionati dello sci e degli sport invernali. A disposizione degli ospiti l’attrezzatissima ski-room, con armadi dedicati per ogni camera e dotati di scalda-scarponi.

Per quanto riguarda l’accoglienza, a disposizione ci sono un centinaio di camere, di cui 30 collocate nella vicina dependance Martagon (collegata al corpo centrale da un tunnel sotterraneo). Tra le suite, tutte sottoposte a restyling negli anni scorsi, spiccano le Wellness, dotate di sauna privata e con vista sul gruppo del Sella e sul passo Gardena, e le due suite Sellaronda (50 mq), con due bagni per venire incontro alle esigenze delle famiglie più numerose. Inoltre gli ospiti possono scegliere anche una delle otto suite Sassongher o la magnifica suite Panorama (100 mq): la chicca qui è senza dubbio la scenografica vasca whirlpool sulla terrazza, ma anche l’interno ha un’atmosfera molto romantica, con tanto di caminetto in sasso.

Le novità della stagione 2019-20 andranno inoltre ad aggiungere un ulteriore tassello al percorso di continuo aggiornamento degli spazi, che nelle scorse stagioni ha portato alla completa riprogettazione della hall e del bar, all’apertura dell’Iceberg Lounge (locale diventato un punto di riferimento in valle per après-ski e dopocena), al restyling della sala da pranzo e dell’area beauty La Natüra, dove gli ospiti vengono accolti da una scenografica cascata “zen” realizzata in roccia dolomitica. Tra le proposte, massaggi classici, hot-stone e ayurvedici, tutti a base di oli e prodotti alpini naturali e 100% locali. Restando in ambito wellness, l’hotel mette a disposizione una grande piscina coperta con idromassaggio ai sali marini, oltre a stube finlandese, bagno turco, grotta ai vapori di sali marini, laconium-tepidarium, percorso Kneipp, docce emozionali, grotta del ghiaccio e due sale per il relax.

Completa l’offerta il ristorante guidato dallo chef vicentino Andrea Bedin, che propone cucina improntata ai sapori della tradizione italiana, con molte incursioni nella cucina ladina e altoatesina (dagli immancabili canederli, proposti anche come aperitivo in una miriade di varietà, alla linzer torte con farina di nocciole (senza glutine), passando per gli sfiziosi cajincí aréstis (i ravioloni tipici della vallata) o ancora le fettuccine di grano saraceno servite con ragù di cervo.

Per informazioni: www.colalto.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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