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Da aspirante medico a chef Giannoni e il suo “Aroma” a Brescia

Dopo gli studi di medicina, tanti stage e l’esperienza del Vita Nova, Roberto Giannoni ha aperto un nuovo locale in cui propone una cucina prevalentemente di pesce.

di Fabrizio Salce
21 novembre 2019 | 10:01

Da aspirante medico a chef Giannoni e il suo “Aroma” a Brescia

Dopo gli studi di medicina, tanti stage e l’esperienza del Vita Nova, Roberto Giannoni ha aperto un nuovo locale in cui propone una cucina prevalentemente di pesce.

di Fabrizio Salce
21 novembre 2019 | 10:01

Roberto Giannoni è il giovane chef-patron del ristorante “Aroma” di Brescia. Studente di medicina a Parma ad un passo dal traguardo degli studi Roberto, mette a fuoco che la sua vera passione non è tanto quella di fare un giorno il medico, ma piuttosto quella di sperimentare e comprendere al meglio la buona cucina. Sono le serate con gli amici a stimolarlo, quelle situazioni dove vale la pena di mettersi ai fornelli e provare a realizzare piatti che possano piacere. Lascia così, in accordo con la famiglia, la città emiliana e ritorna nella sua Brescia.

Roberto Giannoni (Da aspirante medico a chef Giannoni e il suo Aroma a Brescia)
Roberto Giannoni

Per lavorare bene bisogna comunque essere preparati motivo per cui iniziare a frequentare corsi di cucina. Studi, esperienze, segreti e malizie. Il passo successivo è doveroso e dà il via al percorso vero, quello in cui abbandoni tutto e tutti e ti metti a disposizione per apprendere il mestiere. E allora, stage in vari ristoranti italiani tra i quali il “Dispensa Pani e Vini Franciacorta” di Torbiato di Adro (Bs) con lo chef Vittorio Fusari e il “Miramonti l’altro” di Concesio alla corte del bretone Philippe Léveillé.

Gli studi di medicina sono ormai lontani e dall’Italia bisogna passare all’estero per avere una visione più ampia del lavoro. Arriva a Copenaghen dove trova collocazione presso il ristorante “Brace” (pronuncia breis) dove la miscela di culture è in primo piano e gli ingredienti sono diversi con aromi ed erbe selvatiche, e anche le tecniche e gli approcci risultano differenti; la sua mansione danese è quella di gestire i piatti caldi.

Roberto si rende anche conto che un buon ristorante non dipende solo dalla cucina, c’è la sala che ha la sua importanza e anche questa deve essere un’esperienza da vivere in prima persona. Rientra in Italia e sulla sua terra bresciana affronta altri mesi di lavoro al ristorante Carlo Magno dove apprende l’arte dell’accoglienza e della gestione della sala.

Salmone loch ness marinato alla barbabietola e salsa alle erbe aromatiche (Da aspirante medico a chef Giannoni e il suo Aroma a Brescia)
Salmone loch ness marinato alla barbabietola e salsa alle erbe aromatiche

Arriva così il momento del grande passo. Compreso il concetto che le materie prime devono essere di primissima qualità, conosciuto tecniche di lavorazione che consentono di spaziare e sperimentare, e con la coscienza che tutto, non solo la cucina, deve funzionare al meglio, nel 2012 apre il suo primo ristorante all’interno del golf club di Brescia: il “Vita Nova”. Anni importanti per crescere e migliorare e, soprattutto, per affinare una propria identità di chef e di titolare.

Si chiude l’importante esperienza con il “Vita Nova” e ha inizio un’altra avventura tutta da vivere. Da poco più di un anno Roberto ha aperto un nuovo ristorante nel pieno centro storico della città di Brescia basandosi sul concetto di una filosofia ben delineata: “Fish, Wine & More”. Ovvero una cucina prevalentemente a base di pesce tra aromi e profumi particolarmente ricercati e ben equilibrati; la carne, come la cacciagione, non manca ma con una presenza in carta minore anche in base alla stagionalità. La carta dei vini italiani annovera etichette pregiate e produttori meno blasonati ma molto interessanti, così come per gli champagne francesi per i quali Roberto nutre un certo affetto. “And more”, e altro, ovvero i piatti più tradizionali della nostra cucina italiana.

Il ristorante si chiama “Aroma” un nome scelto con oculatezza e intelligenza in quanto in varie lingue europee ha lo stesso significato. “Aroma” è situato all’interno di una dimora del 1500 con pavimenti e soffitti originali, entrandoci si trova una sala dove gustare cocktail classici o Signatures, mentre al primo piano due ampie sale e una saletta più riservata sono dedicate al ristorante. L’arredamento è semplice e curato e gli spazi tra i tavoli consentono di avere la giusta privacy durante i pranzi e le cene.

Guardando la carta con le varie proposte si può anche optare per l’interessante formula “carta bianca allo chef”, ovvero lasciare che dalla cucina, in base ai gusti e ai desideri del cliente, Roberto e i suoi collaboratoti realizzino in autonomia le portate. Viene chiesto al cliente cosa ama, cosa vorrebbe mangiare e cosa non vorrebbe, poi si lavora di conseguenza. Il personale in cucina e di sala è decisamente giovane ma ben motivato nel fare le cose per bene.

Abbiamo piacevolmente degustato del salmone Loch Ness marinato alla barbabietola e salsa alle erbe aromatiche, un carpaccio di storione impreziosito dalla burrata e dal caviale; abbiamo poi apprezzato il risotto ai due Franciacorta con battuto di gamberi rossi di Sicilia e lime, così come delicatissima era la coda di rospo servita con la salsa di granseola. Il semifreddo alla mela verde e ginepro con la gelatina di gin ha completato il nostro menu. Un ristorante giovane ma non privo di senso del buon gusto tradizionale, elegante ma non impegnativo con piatti delicati e ottima cura del dettaglio. Cortesia in grande quantità.

Roberto Giannoni è un appassionato del suo lavoro e del buon mangiare in genere; quando il lavoro lo consente anche lui diventa cliente di altri ristoranti in cui apprendere nuove nozioni, e anche di cantine dove poter scegliere i vini più idonei all’abbinamento dei suoi piatti. Buon conoscitore delle bellezze storiche e architettoniche patrimonio dell’Unesco della sua Brescia e della storia che da Arnaldo in poi ha reso lustro alla città lombarda.

Per informazioni: www.aromabrescia.it

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