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Siad
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La Langa nel piatto

di Marinella Argentieri
 
15 ottobre 2018 | 18:09

La Langa nel piatto

di Marinella Argentieri
15 ottobre 2018 | 18:09
 

Tradizione ed innovazione si sono armoniosamente coniugate nel menu realizzato a Locanda in Cannubi di Barolo (Cn), in occasione della consegna della targa associativa al gruppo Ristoranti Regionali - Cucina Doc.

In realtà è stato un ritorno nel gruppo, dopo alcuni anni di assenza. In passato la famiglia Bertolini aveva già aderito all’associazione con l’Hotel Castello di Santa Vittoria d’Alba e il ristorante La Corte Albertina di Pollenzo, locali di prestigio tanto quanto l’elegante Locanda in Cannubi che porta il nome di un pregiato cru di Barolo e si affaccia su spettacolari colline vitate.

Gianni Bertolini, Marinella Argenteri, Enrico Bertolini e Valter Bera (La Langa nel piatto)
Gianni Bertolini, Marinella Argenteri, Enrico Bertolini e Valter Bera

Valter Bera, titolare dell’omonima azienda vitivinicola, socio sostenitore di Ristoranti Regionali, ha abbinato alcune sue etichette ai piatti preparati da Enrico Bertolini, chef di chiara fama e di lungo corso, affiancato dall’insostituibile moglie Palmira e da un’affiatata brigata di cucina. Impeccabile l’accoglienza di Gianni Bertolini che, raccolto il testimone dai genitori, guida il locale con capacità ed autentica passione.

La Cassata piemontese è stata l’entrée che, accompagnata dal Bera Brut Alta Langa, presentato dal produttore, ha dato il benvenuto agli ospiti. Valter Bera ha risposto alla richiesta di un giudizio sulla vendemmia 2018, affermando che «le abbondanti piogge hanno siglato un anno difficile soprattutto per il Dolcetto, è andata meglio per Barbera e Nebbiolo e la quantità di raccolto si è attestata su volumi medio/alti».

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Bera, tanto apprezzato da Luigi Veronelli, ha poi anticipato che nel 2020, se risponderà alle aspettative, sarà sul mercato il suo primo Barolo. Gli altri suoi vigneti occupano 23 ettari di terreno nel comune di Neviglie, territorio a cavallo tra Langhe e Roero. La produzione complessiva è di 190mila bottiglie di vini classici piemontesi; 100mila bottiglie, tra queste, sono di Moscato che trova a Neviglie il suo territorio di elezione. Metà della produzione viene venduta in Italia, il resto esportato negli Stati Uniti, in Europa, negli ultimi 10 anni in Cina e da quest’anno anche in Inghilterra.

Il Nebbiolo 2015 Alladio ha felicemente sposato l’antipasto La Langa nel piatto composto da battuta di vitello, peperone ripieno, vitello tonnato, acciughe con il bagnetto verde e tonno di coniglio con ristretto di aceto di Barolo. Il Barbera la Lena 2015 è stato abbinato alla Fonduta di Fontina con tartufo bianco e ai Tajerin al burro e tartufo bianco. Lo stracotto al Barolo con purè di patate viola e cipolline caramellate è stato valorizzato da un sontuoso Barbaresco 2015. Infine il Moscato d’Asti docg 2017, annata particolarmente felice per questo prodotto, ha accompagnato una carrellata di dessert tra i quali ricordiamo il delizioso Cremoso d’autunno: composta di pere con cioccolato e melograno e, un altrettanto buono, Tortino alla nocciola e morbido al gianduja con gelato allo zabajone.

Il menu ha siglato con gusto ed eleganza il ritorno di un eccellente locale nell’associazione che fin dai primi anni settanta sostiene l’importanza dell’enogastronomia regionale, finalmente riconosciuta icona del Made in Italy.

Per informazioni:
www.locandaincannubi.it
www.ristorantiregionali.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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