Nell’estate del ‘61 il pescatore Ilario Giacchetti aprì il chiosco e la moglie Nitria Temperoni, “Adria”, preparava spaghetti con i Moscioli e un po’ di pesce che arrivava dalla rete. Il figlio Fabrizio ha mantenuto la stessa semplicità e vi accoglie nella veranda bianca e azzurra sui ciottoli della spiaggia; lo spettacolo è ineguagliabile, quasi un fondale di teatro, tra mare e monte. Fabrizio è affiancato dai figli Giacomo, appassionato sommelier, e Claudia al bar; rappresentano la terza generazione.

Fabrizio Giacchetti con il figlio Giacomo
La cucina è tradizionale, basata sul pescato quotidiano di Portonovo, in particolare i Moscioli raccolti sugli scogli della baia e tutelati da un marchio di garanzia; l’altro pesce proviene dal mercato di Ancona. Le cotture sono semplici, essenziali, alla griglia o al forno per i pesci più grossi. Ecco alcuni piatti: antipasti con Moscioli e vongole in padella, crocette, lumachine di mare in porchetta con finocchietto forte, polipetti e verdurine. Il cuoco Simone Baleani, arrivato qui a 15 anni nel 1986, ha ripreso una vecchia e povera ricetta del Conero: i pescatori raccoglievano un’erbetta fra i sassi, appunto gli “spaccasassi”, che veniva marinata e accostata alle alici.
Tra i primi segnalo i piatti tipici anconetani, brodetto e stoccafisso, quest’ultimo nella ricetta della locale Accademia; Moscioli di Portonovo con limone a cubetti; risotto con vialone veronese; spaghettini marchigiani con i Moscioli; tagliatelle ai frutti di mare; ciabattoni con scampi e cozze; pasta alla chitarra con scampi, canocchie, granchietti, astice. Tra i piatti di mezzo, primeggia la grigliata di sogliole, scampi, gamberi, calamari, coda di rospo; Moscioli con la tradizionale farcia nel mollichino; al forno le varietà di rombo, spigola, testola, orata, sarago preparate con un po’ di patate, pomodoro, olio evo di Osimo (An). Quindi fritture di gamberi, calamari, scampetti, zanchetti, roscioli o triglie, merluzzetti; in aggiunta verdurine croccanti.
Infine i golosi dolci, crostate di casa, ciambelle, mascarpone leggero in spuma. Il cuoco è affiancato da Enrico Posanzini. In sala Luca e Diego. I vini sono più di 200, presentati in una bella carta, completa e ricca di utili informazioni; i migliori marchigiani, etichette dalle regioni più vocate e una buona rappresentanza di bollicine. Giacomo, con la moglie Giada, conduce anche l’adiacente Molo Beach, angolo di relax ben attrezzato, con servizio di piatti sotto l’ombrellone e indimenticabili aperitivi serali. Chiuso martedì; sempre aperto in giugno, luglio, agosto.
Per informazioni:
www.ilmolo.it