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Il piacere di mangiare all’italiana Ristoranti regionali alla “prima” dell’anno

L’associazione Ristoranti regionali - Cucina Doc si è riunita per la prima assemblea annuale nel padovano dove hanno preso parte ristoranti e cantine provenienti da varie parti d’Italia offrendo piatti e vini di qualità

di Marinella Argentieri
 
17 marzo 2017 | 12:35

Il piacere di mangiare all’italiana Ristoranti regionali alla “prima” dell’anno

L’associazione Ristoranti regionali - Cucina Doc si è riunita per la prima assemblea annuale nel padovano dove hanno preso parte ristoranti e cantine provenienti da varie parti d’Italia offrendo piatti e vini di qualità

di Marinella Argentieri
17 marzo 2017 | 12:35
 

Si è svolta il 12 e 13 marzo, al Best Western Hotel Terme Imperial di Montegrotto Terme (Pd) la prima assemblea annuale dell’associazione no profit Ristoranti regionali - Cucina Doc che sostiene la valenza culturale dell’enogastronomia regionale. Con l’occasione, ristoratori provenienti da sei regioni ed affiliati al gruppo hanno proposto in amichevole confronto le loro specialità; alcuni riproponendo fedelmente ricette della tradizione, altri creando nuove proposte, per valorizzare le eccellenze agroalimentari dei lori territori.

Il piacere di mangiare all’italiana Ristoranti regionali alla prima dell’anno

“Il piacere di mangiare all’italiana” è lo slogan che ha titolato l’incontro enogastronomico che, accanto alla rassegna di piatti e vini di qualità, ha messo in luce l’importanza della convivialità. Ha brillantemente commentato la rassegna enogastronomica Angelo Valentini, appassionato gastronomo di poliedrica cultura, presidente onorario di Ristoranti regionali che, partendo dalle specialità gastronomiche, ha guidato gli ospiti in piacevoli excursus storici, artistici e letterari.

Il Bera Brut metodo classico Alta langa Doc ha accompagnato il ricco buffet approntato dall’hotel per l’aperitivo che ha iniziato il convegno. L’Azienda agricola Bera, da anni sostenitrice del sodalizio gastronomico, ha presentato numerose etichette della sua produzione in abbinamento ai piatti in rassegna. Particolarmente apprezzato il Langhe Doc Arneis abbinato agli involtini di bresaola con formaggio di malga di Valbrona, specialità del ristorante Villa Giulia di Lecco che, dopo aver preparato artigianalmente la bresaola, la condisce con una marinatura, la completa con un involtino al formaggio e un celato flan di verdure. Il Dolcetto d’Alba Doc ha sposato l’Imbrecciata Eugubina, succulenta zuppa di legumi già nota in epoca romana, presentata dal prestigioso ristorante Taverna del Lupo di Gubbio. Le gustose quaglie disossate alla veneta, preparate dallo chef dell’Hotel Terme Imperial, Angelo Colucci, sono state accompagnate da Sassisto Langhe Doc, un felice connubio di Barbera, Nebbiolo e Merlot; la Treccia Mochena, dolce tradizionale dei Mocheni minoranza linguistica trentina, proposto dall’antica Trattoria Due Mori di Trento è stata abbinata all’Asti Spumante Docg.

Le eleganti bollicine del Trento Doc Ferrari Maximum Brut prodotte dai fratelli Lunelli per la ristorazione, hanno dato il via alla seconda serata di degustazioni, accompagnando la creazione di Giuseppe Prencipe, executive chef del ristorante Da Pino di San Michele all’Adige (Tn): Turbante di salmerino gratinato con topinambur e salsa all’aglio dolce. Da Gradara, suggestiva località turistica delle Marche, famosa per il suo castello, il ristorante Al soldato di ventura ha presentato i Ravioli di ricotta e radicchio in sugo di sogliola accompagnati da Rosè di Alghero Doc delle Tenute Sella & Mosca, ottenuto da un blend di uve autoctone sposate al Sangiovese, ha stabilito un connubio perfetto con la ricetta.

Il piatto forte del menu è arrivato da Alghero, portando con sé i profumi del Mediterraneo: un Croccante porcetto al mirto con patate al rosmarino, presentato dal noto ristorante Da Bruno di Fertilia, suo compagno di viaggio il fiero Dimonios Cannonau di Sardegna Doc riserva, prodotto nei 650 ettari delle Tenute Sella e Mosca, 520 dei quali coltivati a vite, dove si produce con particolare attenzione all’ecosostenibilità; per questo motivo viali alberati piantumati con diverse essenze: 3mila oleandri, 500 palme, oltre a numerosi pini marittimi, eucalipti ed altre ricercate specie della macchia mediterranea si alternano ai vigneti per la loro difesa naturale, creando un angolo di paradiso.

Un delizioso semifreddo all’arancia preparato dal ristorante Posta al Castello di Gromo (Bg) abbinato al Moscato d’Asti Docg dell’Azienda vitivinicola Bera di Neviglie, nelle Langhe, territorio di elezione per la coltivazione delle uve Moscato, ha concluso il convegno enogastronomico che ha dimostrato, ancora una volta, la ricchezza e la varietà della proposta enogastronomica italiana.

Per informazioni: www.ristorantiregionali.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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