Più che una meta gourmet, i padroni di casa lo definirebbero il punto di partenza per un viaggio nel gusto, del quale conosci la destinazione, ma accetti volentieri i colpi di scena nel durante. Questa una presentazione, forse poetica, ma certamente concreta, dell'
Enoteca Al Parlamento di Roma. Una location unica, nel cuore della Capitale, che ospita contemporaneamente una ricchissima enoteca con annesso un bistrot, e un ristorante stellato dove si può mangiare a fianco di magnum di
Chateau d'Yquem.
Credit: Claudia Di Domenico
Una convivenza non facile, che però, in questo ambiente dove regna per prima cosa la tradizione, trova la sua ragion d'essere e il suo più alto successo, trasformando l'Enoteca Achilli in un punto di riferimento - ieri, oggi e domani - per l'ospitalità e il gusto. Guardiani oggi di questo gioiello enogastronomico sono Cinzia Achilli e suo marito Daniele Tagliaferri, che condividono la scena con un cuoco stellato fra i più originali e controtendenza in Italia,
Massimo Viglietti (
nella foto), già bistellato in Liguria e ora astro nascente nella capitale.
Cominciando il viaggio per passarne in rassegna la storia, ci si ritrova oggi a parlare più che di enoteca, di un vero e proprio paradiso per gli winelovers: oltre 6mila etichette, alcune delle quali davvero introvabili, e dulcis in fundo, una collezione di Cognac e Armagnac con annate che risalgono al 1800. Un assortimento più unico che raro, che ben si sposa con gli assaggi del "B&b... Banco e Bistrot": tartine, selezioni di salumi e formaggi, mozzarella di bufala... sapori di qualità e prodotti d'eccellenza, insomma.
Una “toccata e fuga”, assecondando la metafora del viaggio, intrisa nelle pareti e nella filosofia dell'Enoteca Al Parlamento. Tuttavia, per coloro che disponessero di più tempo, l'iter ideale è quello inciso sull'altra faccia della medaglia: il ristorante una Stella Michelin. Qui vige l'arte dell'accoglienza italiana, all'insegna dei sapori e del gusto, più che del food design (che qui sembra non avere proprio trovato casa). I piatti di Viglietti ti colpiscono infatti per la sostanza, per le emozioni forti che ti danno. La vista è appagata, ma non è il senso più importante. Gusto e aroma qui hanno il sopravvento. Sugli occhi vincono lingua e naso.
La vera magia è quella che nasce in cucina con l'estro di Massimo Viglietti. Cuoco, non artista ma artigiano. Ora all'Enoteca Al Parlamento, è stato per anni tra i fornelli del
Ristorante Palma di Alassio (Sv), ottenendo lì la grande soddisfazione di ricevere due Stelle Michelin (fino al 2001) per la sua arte in cucina. Il suo è uno stile culinario che nasce dalla passione e cresce divertendosi, giocando con odori, profumi, sapori e gusti. Il piatto, invece, è prima di tutto espressione di emozioni: felicità, bellezza, poesia, humor, provocazione. Il menu, infine, come lo definisce, è un caos voluto, pensato, studiato. Un po' come quando Viglietti appare in sala. Potrebbe sembrare un motocilista di Harley Davidson, ma poi se apre bocca sembra un filosofo o un delicato poeta. Il suo aspetto con orecchino e cresta nasconde un'anima sensibile che si trasmete nei piatti, all'apparenza magari rudi e ostici, ma capaci di conquistarti. Se si ha la capacitá di andare oltre l'apparenza si ha una grande soddisfazione.
Massimo Viglietti
Qui all'Enoteca Al Parlamento di menu, anzi, di percorsi nel gusto, ce ne sono ben tre: La carta, perché ognuno abbia la possibilità di costruirsi la sua avventura personale; Degustazione, per dar retta a chi di viaggi tra i fornelli se ne intende; Vegetariano, perché tutti hanno il diritto di partire ed emozionarsi.
Enoteca Al Parlamento - Achillivia Prefetti 15 - 00186 Roma
Tel
06 6873446 (enoteca) /
06 86761422 (ristorante)
www.enotecalparlamento.comristorante@enotecalparlamento.comenoteca@enotecalparlamento.comOrario di apertura: dalle 9.30 alle 22.00