Italia patria dell’aperitivo, il rito infatti, è un appuntamento fisso per il 75% degli italiani almeno una volta al mese, secondo i dati di OPUS (On Premise User Study), l’indagine periodica sui consumatori con cui CGA by NIQ, evidenzia trend e comportamenti di consumo degli italiani nel fuori casa. Secondo il sondaggio - condotto su oltre 5.000 consumatori italiani tra settembre e ottobre 2022 - tre consumatori su quattro frequentano locali almeno una volta al mese, fino ad arrivare ad una o due volte alla settimana, e i bar si confermano come luogo ideale per l’occasione, scelti da ben quattro italiani su cinque.
Aperitivo in Italia, il consumatore tipo è donna
Il rito dell’aperitivo viene osservato soprattutto nelle aree urbane da persone con un reddito relativamente più alto della media. Inoltre, secondo i dati, il consumatore tipo è donna con un’età compresa tra i 35 e i 54 anni.
Il consumatore tipo degli aperitivi in Italia? Le donne tra i 35 e i 54 anni
I drink più scelti per l'aperitivo? Quelli a base di Vermouth
Il prezzo incide sulla scelta delle bevande, ma i consumatori si affidano anche alle raccomandazioni dei bartender e degli amici. La qualità e la disponibilità di brand nei locali nonché le raccomandazioni sui menu hanno un ruolo minore nella decisione, ma sicuramente non trascurabile. Tra i drink più richiesti si distinguono quelli realizzati con Vermouth, liquori e amari, scelti dal 47% delle persone. Un terzo degli italiani invece predilige i cocktail, ulteriore categoria chiave per i clienti. Anche i vini non devono essere sottovalutati, in particolare quelli frizzanti (24%), ampiamente scelti per accompagnare il pre-cena.
L'aperitivo simbolo dell'Italian Style
«Il rituale dell’aperitivo è un must dell’accoglienza e dell’ospitalità, e soprattutto è un momento di convivio tipicamente italiano, ricercato anche dai turisti stranieri» commenta Carlo Maria Cardarelli, barman abruzzese dalla lunga esperienza. «Molti clienti sono affezionati e tornano spesso, per un momento di relax al termine della giornata lavorativa», sottolinea Cardarelli commentando i dati della ricerca.
Carlo Maria Cardarelli
Come emerso dal sondaggio, tra i drink favoriti primeggiano quelli a base di Vermouth - come il Negroni - e le bollicine, ma sta prendendo vita anche una interessante strada dettata anche dalla professionalità degli esperti in mixology impegnati in un percorso che vuole ampliare il ventaglio degli aperitivi da poter far conoscere e degustare ai propri clienti: «L’obiettivo oggi del barman non è tanto quello di servire ciò che le persone chiedono ma quello di, a seconda del cliente che abbiamo davanti e delle sue preferenze, cominciare a modulare e a costruire un aperitivo azzeccato per quella persona magari anche in quel momento, perché in alcuni momenti si beve qualcosa rispetto che altro. Cerchiamo di proporre qualcosa di inconsueto rispetto ai classici, costruito intorno al cliente, miscelato da un esperto in mixology», conclude Cardarelli.