Si rinnova l’appuntamento annuale con la produzione di distillati italiani, protagonisti della 37ª edizione del Premio Alambicco d’Oro. Il concorso nazionale è promosso dall’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa ed Acquaviti, che quest’anno per la prima volta si presenta con un nome e uno statuto nuovi.
Grappe da tutta Italia attese all'Alambicco d'Oro
Confermata e consolidata, invece, la formula della manifestazione, aperta a grappe, acquaviti d’uva e Brandy in arrivo da tutta Italia. In palio, come ogni anno, ci saranno medaglie Best Gold, Gold e Silver e i due premi speciali che da alcuni anni accompagnano il concorso: quello riservato alla distilleria che otterrà il miglior punteggio complessivo sommando le medaglie ricevute da prodotti propri e da quelli distillati per conto terzi e “Il vestito della grappa”, riservato alla bottiglia giudicata più bella per etichetta e forma da una giuria composta da giornalisti, architetti e operatori esterni al mondo della distillazione.
I prodotti spiritosi possono essere inviati fino al 15 marzo, mentre la selezione degli assaggiatori Anag si svolgerà nel mese di aprile.
Assaggiatori di distillati al lavoro
Tutti i prodotti saranno giudicati in maniera anonima da assaggiatori Anag; nelle settimane che precedono la selezione del Premio Alambicco d’Oro, gli assaggiatori coinvolti parteciperanno ad ‘allenamenti’ organizzati in tutta Italia da Anag per prepararli a valutare i prodotti in arrivo da regioni e zone diverse da quelle di provenienza e giudicare i distillati con uniformità e correttezza dei giudizi, seguendo la scheda di valutazione adottata da Anag.
Prodotti e categorie spiritose in gara. Saranno ancora nove le categorie del Premio Alambicco d’Oro 2020 rivolto, come ogni anno, a distillerie e aziende vitivinicole che producono “grappe di fattoria” ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne. Le grappe saranno divise in giovani; giovani aromatiche (provenienti da vitigni aromatici); giovani ed aromatiche che hanno subìto permanenza in legno e aromatizzate. Quattro, invece, le categorie per le acquaviti d’uva: giovani; giovani aromatiche (provenienti da vitigni aromatici); giovani che hanno subìto permanenza in legno e aromatiche che hanno subìto permanenza in legno.