Fin da quando i nonni, Amerigo e Agnese, aprono la Trattoria, nel lontano 1934, Amerigo è sempre stato punto di riferimento nella valle, sia prima, sia durante gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo la proposta gastronomica è rivolta principalmente a chi si avventura da queste parti nei giorni di festa o di fiera, mentre qualcuno cala a valle anche i martedì di mercato. Gli altri giorni è l’Osteria a farla da padrone. La cucina è semplice, fatta di materie prime che vengono dal cortile, dal pollaio, dall’orto, dai campi e dai boschi vicini. Amerigo, intanto, continua a vendere cibi e vini di sua produzione anche al di fuori delle mura della Trattoria.
Negli anni Cinquanta arriva il primo apparecchio televisivo e la gente del paese viene, la sera, per vedere la novità, fare uno spuntino o bere semplicemente qualcosa. Così, tra gitarelle domenicali, fiere e feste, la vita fila liscia per decenni, fino alla fine del 1987, anno nel quale le donne di famiglia decidono che è tempo di riposarsi. Dal 1988 la trattoria è gestita da Alberto Bettini, nipote di Amerigo e Agnese, e dalla compagna Marina.
Nel 1998 arriva la stella Michelin che non intacca lo spirito e lo stile della trattoria di campagna. La vecchia drogheria del nonno rivive nell’attuale Bottega, che propone i prodotti della tradizione dei colli bolognesi. Di recente l’accoglienza si è arricchita con le belle cinque camere della Locanda.