Un Viaggio nel Sake Il retrogusto dolce e amaro del Giappone
I miei quattro lettori sicuramente sanno che il Sake è un fermentato di riso e non un distillato come io, ignorante, credevo. Rimango turbato da una tale rivelazione esistenziale
22 novembre 2017 | 15:21
Dopo una chiacchierata con l’autore di questo libro Gaetano (Gae per gli amici) Saccoccio, mi fiondo in questo piccolo libro che si legge in un fiato, ma non per le poche pagine bensì per lo stile coinvolgente, erudito, quasi barocco e perché non è un semplice manuale sull’alcolico giapponese bensì un’immersione nei viaggi di Gae nel Sol Levante.
L’autore, nativo di Itri in quel di Latina, si presenta a mo’ di guru con una folta e lunga barba nera che lo fa addirittura sembrare più giovane della sua giovane età e gli dona apparenza di intellettuale, come è nella realtà provenendo da studi umanistici e filosofici. Forse perchè spesso il vino induce alla meditazione, fatto sta che Saccoccio ha trascorso oltre 15 anni nel mondo enoico, prima operando presso una nota enoteca con cucina di Roma, poi dedicandosi al commercio estero di una nota azienda toscana; oggi si distrae con un suo blog sul vino, infarcito di elucubrazioni filosofiche-culturali, www.naturadellecose.com e collabora in un laboratorio sulla conoscenza delle materie prime e dei vini: Rimessa Roscioli.
Ma andiamo al libro. Tutto nasce dalla sua curiosità per le culture diverse per cui si reca in Giappone più volte. In questa immersione conoscitiva incontra dei produttori di sake, ci fa amicizia quindi approfondisce la conoscenza del prodotto e specialmente il suo contesto culturale e di tradizioni per cui si ritiene ormai un ambasciatore in Italia della bevanda di riso. “Un Viaggio nel Sake” diventa una specie di diario di viaggio in cui Gaetano riesce a comunicare nozioni tecniche e di conoscenza sul sake accompagnate ad una spicciola cronaca e a sensazioni e riflessioni filosofiche riuscendo ad incuriosire, intrattenere, divertendo e divertendosi.
Si parla di Izakaya, localini dove si beve, sake in prevalenza, e si mangia, una specie di nostri pub, si visitano Sagakura, le fabbriche di sake, spesso artigianali e piccole, insomma simili ai birrifici d’altronde i sake artigianali assomigliano alle birre artigianali: non pastorizzati, non filtrati e magari rifermentati in bottiglia. Saccoccio parla dei vari tipi di sake, ne enumera i termini giapponesi, chiaramente con lettere latine, ne descrive le tecniche di produzione, il tutto non in un asettico linguaggio tecnico e manualistico bensì in uno stile quasi razionalmente disordinato che coinvolge ed affascina il lettore, anche colui che tutto sommato del sake gli importa poco ma che vuole assaporare il suo significato riferito alla cultura giapponese, così diversa dalla nostra e così intrigante da coinvolgerlo.
Non stiamo qui ad annoiarvi con un riassunto tecnico sulla produzione, sulle tipologie, sulle categorie, leggetevi il libro che ve le descriverà minuziosamente, aiutati dall’efficace glossario dei termini giapponesi che si riferiscono al sake. Bella la conclusione in cui l’autore esprime l’essenza di questo pellegrinaggio nel mondo del sake riportando le parole che in un Sagakura erano affisse in ogni macchinario: Amore e Ringraziamento.
Titolo: Un viaggio nel sake (il retrogusto dolce e amaro del Giappone)
Autore: Gaetano Saccoccio
Editore: Edizioni Estemporanee
Pagine: 115
Prezzo: 13 euro
L’autore, nativo di Itri in quel di Latina, si presenta a mo’ di guru con una folta e lunga barba nera che lo fa addirittura sembrare più giovane della sua giovane età e gli dona apparenza di intellettuale, come è nella realtà provenendo da studi umanistici e filosofici. Forse perchè spesso il vino induce alla meditazione, fatto sta che Saccoccio ha trascorso oltre 15 anni nel mondo enoico, prima operando presso una nota enoteca con cucina di Roma, poi dedicandosi al commercio estero di una nota azienda toscana; oggi si distrae con un suo blog sul vino, infarcito di elucubrazioni filosofiche-culturali, www.naturadellecose.com e collabora in un laboratorio sulla conoscenza delle materie prime e dei vini: Rimessa Roscioli.
Ma andiamo al libro. Tutto nasce dalla sua curiosità per le culture diverse per cui si reca in Giappone più volte. In questa immersione conoscitiva incontra dei produttori di sake, ci fa amicizia quindi approfondisce la conoscenza del prodotto e specialmente il suo contesto culturale e di tradizioni per cui si ritiene ormai un ambasciatore in Italia della bevanda di riso. “Un Viaggio nel Sake” diventa una specie di diario di viaggio in cui Gaetano riesce a comunicare nozioni tecniche e di conoscenza sul sake accompagnate ad una spicciola cronaca e a sensazioni e riflessioni filosofiche riuscendo ad incuriosire, intrattenere, divertendo e divertendosi.
Gaetano Saccoccio
Si parla di Izakaya, localini dove si beve, sake in prevalenza, e si mangia, una specie di nostri pub, si visitano Sagakura, le fabbriche di sake, spesso artigianali e piccole, insomma simili ai birrifici d’altronde i sake artigianali assomigliano alle birre artigianali: non pastorizzati, non filtrati e magari rifermentati in bottiglia. Saccoccio parla dei vari tipi di sake, ne enumera i termini giapponesi, chiaramente con lettere latine, ne descrive le tecniche di produzione, il tutto non in un asettico linguaggio tecnico e manualistico bensì in uno stile quasi razionalmente disordinato che coinvolge ed affascina il lettore, anche colui che tutto sommato del sake gli importa poco ma che vuole assaporare il suo significato riferito alla cultura giapponese, così diversa dalla nostra e così intrigante da coinvolgerlo.
Non stiamo qui ad annoiarvi con un riassunto tecnico sulla produzione, sulle tipologie, sulle categorie, leggetevi il libro che ve le descriverà minuziosamente, aiutati dall’efficace glossario dei termini giapponesi che si riferiscono al sake. Bella la conclusione in cui l’autore esprime l’essenza di questo pellegrinaggio nel mondo del sake riportando le parole che in un Sagakura erano affisse in ogni macchinario: Amore e Ringraziamento.
Titolo: Un viaggio nel sake (il retrogusto dolce e amaro del Giappone)
Autore: Gaetano Saccoccio
Editore: Edizioni Estemporanee
Pagine: 115
Prezzo: 13 euro
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