Veganuary: i consigli dell'esperta per un gennaio di alimentazione “vegetale”
Veganuary: un'iniziativa che invita le persone a esplorare un'opzione alimentare a base vegetale per tutto il mese di gennaio, sta guadagnando sempre più popolarità in Italia. Come viverlo al meglio? Ecco i consigli dell'esperta
C'è chi ha una motivazione esclusivamente di "sfida" personale, chi invece è spinto dalla curiosità di provare un'alimentazione a base vegetale. C'è chi lo fa per avvicinarsi, in modo soft e graduale, alla dieta vegana, chi invece perché ritiene come sia uno stile alimentare più sano se paragonato a quello tradizionale (per quanto, come rivelato da un recente studio, non sia necessariamente così) e ancora chi lo rispetta perché da qualche anno a questa parte è ormai una delle tradizioni più consolidate e diffuse in ambito gastronomico. Il Veganuary, vale a dire il mese di gennaio in cui si rispetta una dieta vegetariana o vegana, per vari motivi viene osservato da ogni anno da sempre più persone. Tante delle quali, conclusi i primi 31 giorni del nuovo anno, decidono di proseguire per questa strada.
Vegetariani e vegani: in Italia un movimento in crescita
Veganuary: un'iniziativa che invita le persone a esplorare un'opzione alimentare a base vegetale per tutto il mese di gennaio, sta guadagnando sempre più popolarità in Italia. Secondo i dati del 35° Rapporto Italia di Eurispes 2023, pubblicati a fine novembre, il 4,2% della popolazione italiana si identifica come vegetariano, mentre il 2,4% ha scelto uno stile di vita vegano. Un notevole aumento rispetto allo 0,6% dei vegani registrato nel 2014. Tuttavia, è fondamentale sgretolare alcuni miti che spesso circondano l'alimentazione a base vegetale, affinché il Veganuary non diventi una semplice tendenza temporanea, ma piuttosto un cambiamento sostenibile e salutare. Mentre frutta e verdura sono pilastri importanti di una dieta vegana, è essenziale ricordare che questi alimenti dovrebbero comunque costituire una parte significativa di una dieta onnivora equilibrata.
Pianificare la dieta vegana: i consigli dell'esperta
La dietista Ambra Morelli sottolinea l'importanza di pianificare attentamente una dieta vegana per garantire un apporto bilanciato di nutrienti. «Una dieta vegana o a base vegetale è associata a un maggiore consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e una riduzione di grassi saturi, il che è positivo per la salute», afferma Morelli. Tuttavia, avverte che è cruciale prestare attenzione ai nutrienti chiave per evitare carenze e garantire una dieta varia ed equilibrata. Se desideri sperimentare una dieta a base vegetale durante il Veganuary, ecco alcuni consigli della dietista per affrontare il mese al meglio:
- Costruisci un Pasto Vegano Equilibrato: Ogni pasto dovrebbe contenere una giusta miscela di proteine vegetali, carboidrati, verdure e grassi sani per garantire un apporto nutrizionale completo.
- Suggerimenti della Natura: Prediligi alimenti di stagione, come crucifere e agrumi invernali, per arricchirti di nutrienti naturali e antiossidanti.
- Fai Spuntini Smart: Scegli spuntini vegani salutari e naturali, come una manciata di mandorle, ricche di proteine, fibre e grassi sani.
- Prenditi il Tuo Tempo: Gradualmente integra alimenti a base vegetale nella tua dieta quotidiana per consentire al corpo di adattarsi.
- Verdure Verdi e in Foglia: Include verdure come cavoli, verze, broccoli e spinaci per fornire importanti nutrienti, inclusa la vitamina C e i folati.
- Erbe e Spezie: Utilizza erbe e spezie per arricchire i piatti senza aggiungere sale, contribuendo a una dieta più sana.
- Bere Acqua: Assicurati di rimanere idratato, bevendo abbastanza acqua durante il giorno per mantenere il benessere generale e migliorare la concentrazione.
Veganuary, attenzione anche all'ambiente
Il Veganuary può anche essere un'opportunità per riflettere sulla sostenibilità alimentare. Gli alimenti a base vegetale, come le mandorle, sono associati a minori emissioni di gas serra rispetto a prodotti di origine animale, contribuendo a uno stile di vita più ecologico. Le mandorle, in particolare, sono un alimento a spreco zero, con ogni parte utilizzata in modo sostenibile. Le mandorle hanno anche il vantaggio aggiuntivo di essere un alimento a spreco zero. Le mandorle crescono in un guscio, protette da un mallo, su un albero. Dal punto di vista dei rifiuti, il riutilizzo di tutto ciò che cresce nel frutteto (scafi, gusci e biomassa legnosa) compensa le emissioni di carbonio di altri settori
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Alberto Lupini
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