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Bufala Campana
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Valle d'Aosta in zona arancione: numero chiuso sulle piste da sci

Lo ha annunciato Herbert Tovagliari, presidente e amministratore delegato di Cervino Spa, che gestisce gli impianti di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Torgnon e Chamois, tra i più grandi comprensori sciistici delle Alpi italiane.

 
17 gennaio 2022 | 18:29

Valle d'Aosta in zona arancione: numero chiuso sulle piste da sci

Lo ha annunciato Herbert Tovagliari, presidente e amministratore delegato di Cervino Spa, che gestisce gli impianti di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Torgnon e Chamois, tra i più grandi comprensori sciistici delle Alpi italiane.

17 gennaio 2022 | 18:29
 

Piste da sci a numero chiuso. Accade in Valle d'Aosta, regione che da oggi, lunedì 17 gennaio 2022, si trova in zona arancione dopo aver fatto registrare 17.702,09 casi per 100 mila abitanti, il dato più alto in Italia. Lo ha annunciato all'Agi Herbert Tovagliari, presidente e amministratore delegato di Cervino Spa, che gestisce gli impianti di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Torgnon e Chamois, tra i più grandi comprensori sciistici delle Alpi italiane. 

Valle d'Aosta in zona arancione: numero chiuso sulle piste da sci

La Valle d'Aosta cambia colore e gli impianti corrono ai ripari 

Il passaggio in zona arancione della Valle d'Aosta impone nuove restrizioni per gli impianti da sci. Le regole prevedono infatti che possa accedere alle piste un numero contingentato di persone. Il numero massimo di sciatori consentito complessivamente nei 17 comprensori è di 56.752 al giorno, secondo quanto riferito dall'Ansa. Si va dai 199 di Ollomont agli 11.223 di Cervinia/Cime Bianche, passando per i 6.401 di Pila, i 6.942 di Courmayeur, gli 8.399 di La Thuile e i 9.014 di Monterosa Ski.

Nessuna emergenza, ma occhi puntati sul Carnevale 

Attenzione massima quindi, ma nessun allarme, almeno per ora. Tovagliari ha infatti spiegato come, secondo le prime stime, le limitazioni non dovrebbero creare problemi particolari, anche perché gennaio è considerato un mese di bassa stagione e difficilmente verrà sforato il numero massimo di presenze. Ancor di più se si considera che il numero chiuso non riguarda la percentuale di ingressi negli impianti di risalita, chiusi o aperti che siano, ma proprio la presenza sulle piste. Gli unici rischi, sempre secondo quanto evidenziato a Tovagliari, potrebbero presentarsi a febbraio, in occasione del Carnevale. In quei giorni il numero di presenza sulle piste della Valle d'Aosta potrebbe aumentare esponenzialmente e creare qualche intoppo. E' ancora presto però per fasciarsi la testa. 

 

 

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