L’accordo per i vaccini in vacanza stretto da Liguria e Piemonte si allarga anche alla Lombardia: chi deciderà di trascorrere le ferie in una di queste Regioni potrà ricevere il vaccino anti-Covid. Un progetto che ha ricevuto il nullaosta anche del commissario straordinario all’emergenza sanitaria, il generale Paolo Figliulo che proprio su questo tema si era prima espresso negativamente per poi cambiare idea, sebbene consideri l’iniziativa «uno spot più che una necessità».
Vaccini in vacanza se si viaggia e proviene da Liguria, Piemonte e Lombardia
Le quattro condizioni per richiedere il vaccino in vacanza
Secondo
il protocollo messo a punto dalle tre Regioni, per richiedere il vaccino in vacanza in un luogo diverso da quello di residenza
si devono rispettare quattro condizioni:
- soggiorno a scopo turistico per una durata che rende difficoltosa la somministrazione nella Regione di residenza;
- richiesta da parte dell’interessato;
- dichiarazione del proprio stato d’immunizzazione da parte del richiedente (prima dose o richiamo);
- autorizzazione al trattamento dei dati personali.
Per prenotare l’appuntamento vaccinale, il “turista” deve collegarsi al sito della Regione in cui trascorrerà le vacanze. Il sistema regionale comunicherà poi in modo automatico le informazioni all’Anagrafe vaccinale nazionale e, da qui, alla Regione si residenza.
Il dietrofront di Figliulo
«L’ipotesi dei vaccini in vacanza
è più uno spot che una necessità, già siamo organizzati per i lavoratori non residenti o chi si sposta in altra regione per lungo tempo, poi c’è flessibilità sulla seconda dose per scaglionarla», ha affermato Figliuolo a
Radio24 lo scorso 9 giugno, addolcendo la linea di fermezza ribadita a inizio mese sulle colonne di
Repubblica. In fondo,
come già scritto su Italia a Tavola, siamo all’ultimo miglio di questo sacrificio generale e farsi, come da calendario, il vaccino vicino a casa sarebbe la cosa più logica e rispettosa di tutti. Anche a costo di spostare le ferie a settembre (cosa che peraltro aiuterebbe a decongestionare le settimane centrali di agosto prese d’assalto dai turisti). Ma
la realtà racconta di vacanzieri che fanno i calcoli sulla data del primo appuntamento e quella dell’eventuale richiamo
per non bruciarsi le vacanze. Da qui
il fiorire dell'accordo interregionale che punta a sfruttare la naturale continuità turistico-territoriale delle tre Regioni del nord-ovest.
Il bollettino del 29 giugno
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 240.436 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (
+126; ieri +174). Di queste, 34.744 sono decedute (
+6, ieri +22: è il dato più basso da febbraio) e 189.196 sono state dimesse (
+305, ieri +307). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono
16.496 (
-185; ieri -155). I pazienti ricoverati con sintomi sono 1.120 (
-40, ieri -100), di cui 96 in terapia intensiva (-2, ieri +1).