Saranno vacanze brevi, magari non troppo lontano da casa e in località turistiche che già si conoscono, perché - almeno psicologicamente - danno un maggiore senso di sicurezza. A una settimana dal mese di luglio, è questa la prospettiva dell’estate turistica italiana, la prima dopo l’emergenza virus. E già da nord a sud si sta delineando una tendenza nuova, peraltro già annunciata dagli osservatori del settore, vale a dire quella delle vacanze mordi e fuggi concentrate perlopiù nel fine settimana.
Il turismo mordi e fuggi lascia le spiagge vuote in settimana
Non è tempo di bilanci, ma il trend appare segnato, soprattutto dalle prenotazioni che in queste settimane stanno arrivando agli albergatori: i turisti arrivano, seppure ancora con il contagocce, prenotano sempre più tardi e chi lo fa con un po’ più di anticipo sceglie di trascorrere la sua villeggiatura a cavallo di un fine settimana, sempre più lontano dai luoghi tradizionalmente più affollati.
A partire sarà circa un italiano su 2, troppo poco per compensare
la mancanza del turismo straniero. Se non altro, quasi tutti sceglieranno di restare dentro i confini nazionali, addirittura il 93% secondo Coldiretti. «Sarà un turismo più slow - spiega
Giovanni Bastianelli, direttore dell’Enit, l’Agenzia nazionale per il Turismo - con una maggiore cura nei dettagli e qualità dell’offerta, un’attenzione a località meno note e periodi di bassa stagione».
L’impressione (e di per sé non è affatto una brutta notizia) è che
il periodo delle ferie potrà allungarsi anche oltre luglio e agosto, sforando in maniera consistente anche nell’autunno.Ma
quali saranno le regioni preferite dagli italiani? Secondo l’Agenzia del turismo
in testa alle preferenze c’è la Puglia, con il 12% dei vacanzieri diretti nella regione del Tavoliere, davanti a Sicilia (11%), Toscana (10,6%), Trentino Alto Adige (7,2%) e Sardegna (6,5%). Più staccate l’Emilia Romagna (6%) e il Veneto (5,8%).
Tra le prime regioni a fare i conti con questa nuova tendenza c’è la Liguria, che fa già registrare in alcune località tassi di presenza molti alti negli alberghi, oltre al riempimento pressoché definitivo delle seconde case: «In questi fine settimana - fa sapere Federalberghi - stiamo registrando presenze importanti, pari all’80% delle nostre potenzialità. Il problema è che la domenica sera la maggior parte degli ospiti preferisce fare ritorno a casa. E con le difficoltà registrate sulle strade liguri, non sappiamo quanti effettivamente torneranno da noi».
I tanti cantieri lungo l’autostrada A7 Milano-Genova e la riapertura del ponte sul Polcevera, slittata per l’emergenza sanitaria, potrebbero essere un deterrente per chi aveva intenzione di passare qualche giorno tra il Levante e il Ponente ligure. Lo scorso weekend c’è chi ha impiegato anche 5-6 ore per raggiungere Rapallo da Milano, a causa proprio delle code provocate dai lavori in corso, e in tanti hanno lasciato la regione nelle prime ore del pomeriggio di domenica, per evitare di passare in fila altro tempo.