Tutela del made in Italy: oltre 300 violazioni nell'agroalimentare
A nove mesi dall'entrata in vigore della legge sul Made in Italy, sono state trovate oltre 2.300 violazioni, di cui 300 nell'agroalimentare che ha visto oltre 300 interventi contro la contraffazione
A nove mesi dall'entrata in vigore della legge sul Made in Italy, i numeri relativi alla lotta alla contraffazione sono in netto aumento, con oltre 2.357 casi documentati di applicazione delle nuove disposizioni normative. Di questi, più di 2.200 riguardano l'imposizione di sanzioni pecuniarie, mentre circa 100 interventi hanno portato alla distruzione di merci contraffatte. Tra i settori maggiormente colpiti vi è quello agroalimentare, da sempre uno dei pilastri del marchio "Made in Italy" e, per questo, soggetto a elevati rischi di contraffazione.
Contraffazione, boom nel comparto agroalimentare
Il Rapporto Cnalcis, realizzato dalla direzione generale per la proprietà industriale - ufficio italiano brevetti e marchi del Mimit (Ministero delle Imprese e del made in Italy), ha evidenziato che il settore agroalimentare è stato al centro di circa 300 interventi condotti dal Ministero dell'Agricoltura (Masaf-Icqrf) e 35 dai Carabinieri del Comando per la Tutela agroalimentare. In particolare, sono stati 26 i sequestri relativi a prodotti a marchio tutelato Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta). Ulteriori controlli hanno riguardato privative vegetali, con 7 interventi, e 2 operazioni legate direttamente al marchio "made in Italy".
Questi dati sottolineano come la salvaguardia delle eccellenze italiane, in particolare nel settore agroalimentare, rappresenti una priorità per le autorità competenti e un'azione necessaria. La contraffazione, infatti, danneggia non solo l'economia nazionale, ma anche la reputazione di prodotti che identificano la qualità del made in Italy a livello internazionale. Il rispetto delle normative, inoltre, tutela i consumatori anche sul fronte della qualità e della sicurezza dei prodotti.
Contraffazione, un’azione su più campi
Un altro settore di particolare interesse è quello della salute. Il rapporto segnala che i Carabinieri del Nas (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) hanno oscurato quasi 200 siti web che vendevano prodotti sanitari contraffatti. L'azione si inserisce nel quadro delle 1.200 operazioni condotte per la tutela del patrimonio culturale, che evidenziano come il contrasto alla contraffazione sia trasversale e riguardi diversi ambiti.
In occasione dell'avvio della Settimana Anticontraffazione 2024, il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato i progressi compiuti nella lotta alla contraffazione: «Con la nuova normativa si stringe la morsa sul grave fenomeno della contraffazione. Siamo sulla strada giusta, ma non dobbiamo mollare, soprattutto con la crescita dell'e-commerce e delle nuove tecnologie».
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Alberto Lupini
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