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Turismo, niente più tampone per entrare in Italia. La stagione invernale è salva

Il Governo ha ascoltato gli operatori: ecco l'ordinanza che consentirà a partite dall'1 febbraio l'ingresso nel Paese ai cittadini dell'Unione europea con il solo Green pass

 
27 gennaio 2022 | 10:45

Turismo, niente più tampone per entrare in Italia. La stagione invernale è salva

Il Governo ha ascoltato gli operatori: ecco l'ordinanza che consentirà a partite dall'1 febbraio l'ingresso nel Paese ai cittadini dell'Unione europea con il solo Green pass

27 gennaio 2022 | 10:45
 

L'appello era arrivato da più parti: l'avevano chiesto gli albergatori, ma anche le compagnie aeree e i tour operator. Il Governo ha finalmente ascoltato gli operatori del turismo: dall'1 febbraio non sarà più obbligatorio sottoporsi a un tampone per entrare in Italia. L'obbligo, che era stato introdotto in occasione delle vacanze di Natale, era uno dei maggiori freni alla ripresa del turismo nel Bel paese. I cittadini europei, grazie all'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, avranno bisogno soltanto del Green pass per viaggiare verso l'Italia

Turismo, il Governo ha ascolto gli operatori: niente tampone per entrare in Italia

Basta tampone obbligatorio: per viaggiare basterà il Green pass

Il tampone obbligatorio da sottoporre al confine per poter entrare in Italia era una misura contestata da più parti. Persino l'Unione Europea aveva chiesto all'Italia di rimuoverlo, ma il presidente del consiglio Mario Draghi l'aveva strenuamente difeso. Ora, dando ascolto alle richieste avanzate da tutte le componenti del settore turistico, il Governo ha fatto un passo indietro. L'ultima ordinanza firmata dal ministro Speranza abolisce infatti l'obbligo di test molecolare o antigenico e garantisce a tutti i cittadini europei la possibilità di viaggiare verso l'Italia con il solo Green pass. Una modifica importante per dare vigore ai flussi turistici verso l'Italia, nella speranza che il 2022 sia diverso dall'anno appena conclusosi, che ha visto mancare all'appello 67 miliardi nel comparto turistico


Viaggi intercontinentali, arrivano nuovi "corridoi"

Confermata da parte del Governo anche la politica dei "corridoi" turistici per i viaggi intercontinentali. Attualmente è possibile recarsi, con Green pass e tampone molecolare negativo, ad Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto, anche se limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam. Dall'1 febbraio a queste destinazioni si uniranno Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all'isola di Phuket), Oman e Polinesia francese

 

Coldiretti: «L’ordinanza del Governo è giusta, così potranno tornare gli stranieri»

«La nuova ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, che prevede il superamento dell’obbligo del tampone per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell`Unione Europea con il Green pass, è stata una boccata di ossigeno - ha subito sottolineato Coldiretti - In particolare per il turismo che, secondo i dati dell’associazione ha registrato un crack di oltre 10 miliardi di euro nel 2021 rispetto a prima della pandemia». La mancanza di viaggiatori stranieri, secondo l'associazione, è stato infatti uno degli elementi di maggiore criticità. «L'ordinanza è una misura importante poiché i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea rappresentano circa i 2/3 del totale dei viaggiatori stranieri in Italia - ha spiegato l’associazione, citando i dati forniti da Bankitalia prima della Pandemia - Proprio i turisti stranieri bloccati alle frontiere dall’avanzare dei contagi e dalla misure di restrizione adottate, ma a calare sono state anche le presenze nazionali anche nelle festività di fine anno, mentre risultati più positivi si sono registrati nel periodo estivo. I vacanzieri dall’estero in Italia sono strategici per l’ospitalità turistica soprattutto nelle mete più gettonate anche perché hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir».

Gli stranieri in Italia spendono molto in ristoranti e nell’acquisto di prodotti culinari

Coldiretti, stima peraltro che un terza della spesa turistica sia destinata proprio all’alimentazione per consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi e acquisto di vino e specialità alimentari da riportare a casa. «Gli arrivi dall’estero sono determinanti anche per gli agriturismi - ha concluso l’associazione - Gli stranieri rappresentavano infatti oltre il 40% delle presenze totali prima della pandemia».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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