Treni sold out, calche negli aeroporti e tornelli scavalcati. L'esodo milanese fa paura

Questo è l'ultimo weekend in cui ci si può spostare: lo si capisce dai numeri di viaggiatori da Milano al Sud, 80mila tra treni e aerei. E intanto la Codacons denuncia comportamenti pericolosi nelle metropolitane

18 dicembre 2020 | 12:47
Siamo alle strette. Mentre le ipotesi per le limitazioni natalizie si fanno più delineate, con le Feste ormai dietro l'angolo, molti italiani hanno capito che questo sarà l'ultimo weekend, 19-20 dicembre, in cui sarà possibile spostarsi. Ed ecco che l'esodo, già visto prima della maxi zona arancione imposta dal presidente del Consiglio nella prima ondata, è pronto a ripetersi. Venerdì mattina l'areoporto di Malpensa contava già centinaia di persone in partenza, Linate lo segue a ruota. E nelle stazioni dei treni (Centrale a Milano in primis) si contano già i primi momenti di calca. Facendo una previsione reale (dati: Corriere della Sera), saranno circa 200mila le persone che nel fine settimana lasceranno solo il capoluogo lombardo: circa 80mila in aereo (picco nella giornata di venerdì), 50mila invece preferiscono il treno - i restanti si divideranno lungo le autostrade italiane sulle proprie auto.


Malpensa alle prime ore di venerdì mattina - foto: Corriere della Sera

La maggior parte dei voli prenotati, con le file ai check-in, sono quelli nazionali, con le persone pronte a rientrare alle città di provenienza. Più "scarichi" quelli per altre mete europee dove non ci sono divieti. La Sea - Società esercizi aeroportuali ha già comunicato i primi numeri: 56mila partenze da Malpensa e 24mila da Linate. Un flusso decisamente più intenso della settimana appena trascorsa, quando i passeggeri registrati dall'11 al 16 dicembre si sono aggirati intorno alle 55mila unità. Numeri quindi alti, ma niente di paragonabile a quelli che ci sarebbero stati senza pandemia: quest'anno si registra un -88% di partenze rispetto allo stesso periodo del 2019, quando tra la folla in partenza, anche tanti italiani pronti per le vacanze invernali (il Covid-19 già circolava, ma nessuno ancora lo sapeva).

Se si può parlare di sold out in aereo, la situazione non è più tranquilla nelle stazioni di Milano metropoli. Alla stazione Centrale già giovedì sera i primi momenti di calca, mentre i passeggeri aspettavano i treni notturni. Questa mattina un flusso continuo dalle prime ore del mattino - anche se si può parlare di una "situazione tranquilla". I treni viaggiano al 50% della capienza e il numero dei convogli, stando a quanto riporta il Corriere, è il 30% di quelli che viaggiavano prima della pandemia. Sono una cinquantina i treni a lunga percorrenza che in giornata lasceranno Milano per il Centro-Sud. Per arrivarci, si passa severamente dai tornelli all'ingresso e dai controlli delle autorità. E se qualcuno volesse all'ultimo minuto prenotare un biglietto Frecciarossa per Napoli, dovrà sbrigarsi: venerdì sold out e sabato e domenica con pochissimi posti disponibili.


Attilio Fontana - foto: La Stampa

Un "pronti, partenza, via" che preoccupa. Proprio nell'ottica anticipata un paio di settimane fa dal Governatore della Lombardia Attilio Fontana: «Rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l'8 marzo. È legittimo che la gente si allontani e torni a casa propria, ma chiudere tutto in una giornata specifica comporta il rischio che ci possa essere un assembramento, troppa gente che si muove». Il Viminale, pronto, ha già risposto a questo rischio preannunciato: controlli anti-assembramento nelle piazze: monitoraggio di strade, stazioni e aeroporti.

Se strade, stazioni e aeroporti hanno i loro controlli, qualcosa in più si sarebbe dovuto fare anche nelle metropolitane, dove, come riporta l'AdnKronos, i tornelli chiusi delle metro per rispettare le misure anti-covid contro gli assembramenti vengono scavalcati dai passeggeri per accedere più in fretta alle banchine. Tante immagini in questi giorni ritraggono queste scene che la Codacons ha definito "vergognose".


Tornelli scavalcati alla stazione metropolitana di Loreto - foto: AdnKronos

L'associazione, sempre pronta a puntare il dito (l'ultimo ad essere indicato è stato Fedez dopo l'episodio di beneficenza sotto i riflettori), parla tanto dell'inciviltà delle persone quanto, soprattutto, di come questa inciviltà sia completamente fuori controllo: "Come è possibile che Atm permetta che questo accada? Servono maggiori controlli, soprattutto in prossimità delle fermate maggiormente frequentate della metropolitana, con presenza sul posto di personale Atm che impedisca fisicamente che certe cose succedano, al fine di tutelare la salute e la sicurezza della collettività".

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Alberto Lupini


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