Torna la neve, ecco quanto costa una giornata sugli sci in tutta Italia

Trascorrere una giornata in montagna, sulla neve, sciando è un'attività bellissima e popolare, ma sempre più cara. Lo skipass è aumentato quest'anno del 10%. E poi ci sono noleggio, pranzo e lezioni . Abbiamo cercato di fare un punto analizzando per i principali comprensori sciistici italiani il costo dello skipass giornaliero in alta stagione

26 novembre 2023 | 05:00
di Federico Biffignandi

La neve caduta sulle nostre montagne nei giorni scorsi ha acceso improvvisamente la voglia di sci e di sciare. Ma l’inflazione, il carovita, l’aumento delle bollette e il rinnovato interesse per lo sci ha fatto alzare di nuovo il costo degli skipass del 10% circa. Sciare si sa è sempre stato uno sport costoso. Un tempo passatempo d’élite, oggi è diventato più popolare grazie ad una montagna che si è “abbassata” a raccogliere un po’ tutti, anche i meno avvezzi agli sport adrenalinici. In Italia si stima che siano circa 25 milioni le persone che inforcano gli sci e scendono a tutta velocità dai pendii di Alpi, Dolomiti e Appennini (stiamo parlando di un totale di oltre 280 comprensori sciistici per oltre 5.700 km e quasi 1800 impianti di risalita). Numeri vertiginosi che fanno bene, benissimo, al turismo anche se il comparto invernale è tenuto sempre sotto scacco dalla neve. Se c’è, festa grande. Se manca, bisogna fare i conti della serva.

In ogni caso la domanda che in molti si chiedono è quanto costa una giornata sugli sci? Abbiamo cercato di fare un punto analizzando per i principali comprensori sciistici italiani il costo dello skipass giornaliero in alta stagione. Va da sé che se non si scia nei giorni clou tra Natale e Capodanno il prezzo dello skipass giornaliero diminuisce. Ricordiamo che poi ci sono sconti per le persone anziane e i bambini. Senza dimenticare che ogni comprensorio ha un carnet di offerte sugli skipass (per 2-3 giorni, weekend, settimanale ecc.). A tutto ciò si aggiungono anche altre modalità per risparmiare sugli skipass come ad esempio utilizzare il Telepass: per chi attiva Telepass Pay X sono, infatti attive, tre giornate di sci gratuite in oltre 50 comprensori e -50% sui pedaggi. Con Telepass inoltre i bambini fino a 8 anni sciano gratis, mentre per chi acquista degli skipass si accumula il 20% di ogni transazione da usare per i servizi carburante, treni e voli.

Si parte! Obiettivo: fidelizzare il cliente

Detto ciò, da questo weekend si inizia. Cervinia ha aperto i battenti in ampio anticipo come da tradizione, ma le gare di Coppa del Mondo femminile impediranno agli sciatori di godersi la Gran Becca. Sono tante altre però le stazioni che iniziano a muovere seggiovie e funivie come il Ghiaccio Presena e parte del comprensorio di Madonna di Campiglio. Già settimana scorsa avevamo fatto un ampio recap di tutte le aperture e a questo link è ancora consultabile. Ma insomma, sciare quanto costa?

Nella tabella sono indicati i prezzi di listino di alta stagione dei vari comprensori. Oltre agli sconti per età, per gruppi o per il periodo, ci sono spesso anche livelli di sconto per gli acquisti online. Se si acquistano ad esempio gli skipass tramite lo shop online di Dolomiti Superski almeno due giorni prima dell’inizio validità, viene applicato uno sconto immediato del 5% sui prezzi.

Diciamolo subito, come in tanti altri comparti più scii meno paghi, o comunque più agevolazioni ottieni. Fidelizzare il cliente è la tendenza di marketing che in questo periodo è sempre più in voga e lo sci non fa eccezione. Abbiamo selezionato 16 stazioni sciistiche, senza meriti, ma basandoci sulla maggior popolarità. Ebbene: quel grande parco giochi per gli amanti dello sci che è il comprensorio Dolomiti Superski propone i prezzi più alti con il giornaliero che arriva quest’anno ad 80 euro. Pochi confronti vista la mole di km percorribili e la qualità degli impianti. Subito dopo, Madonna di Campiglio, sempre più all’avanguardia e in diritto di proporre lo skipass a 79 euro. Courmayeur, location di grande tradizione ed eleganza, si ferma a 77 euro, mentre Cortina è a 69.

 

Rapporto qualità-prezzo: alcuni consigli

Anche Livigno è in crescita esponenziale come proposta e popolarità. La qualità delle piste non manca e il prezzo del giornaliero è onesto: 63,50 euro. Sulla falsariga anche il comprensorio Ponte di Legno-Tonale-Temù. In una posizione strategica anche per il decadimento di alcune stazioni vicine (Montecampione nel bresciano, Foppolo nella bergamasca) propone il giornaliero a 62 euro. Non distante c’è Bormio (56 euro), mentre tornando sulle Dolomiti - ad Alleghe - lo skipass giornaliero costa 59 euro.

In Piemonte: 49 euro per un giorno al Sestriere, 46 a Bardonecchia. Quindi, Tarvisio dove lo skipass è in vendita a 44 euro. In Lombardia piace sempre di più Piani di Bobbio (44 euro), mentre nella bergamasca Colere è pronta al rilancio con impianti nuovi di zecca e un giorno costa 48 euro. 

Sugli Appennini, un giorno a Roccaraso costa 56 euro, all’Abetone 48 e al Terminillo 28.

Questo un tour di alcune delle principali stazioni, ma per ogni informazione, ecco l'elenco dettagliato con prezzi degli skipass, data di apertura e km di piste attive:

E poi: assicurazione, noleggio e pranzi

A questi prezzi bisogna aggiungere 3 euro per l’assicurazione, una cifra proposta praticamente ovunque.

Lo skipass però non è l’unica spesa. Al di là dell’alloggio, per cui dipende quanti giorni si soggiorna e la tipologia di hotel ma anche del pranzo nei rifugi - difficilmente calcolabile perché si va dal panino e birra al pranzo completo di polente, pizzoccheri e ottimo vino - c’è l’attrezzatura. In calo gli sciatori che acquistano sci, bastoncini, scarponi e casco. In ascesa quelli che si affidano ai noleggi. E allora, via altre spese. 

Sulle Dolomiti si arriva a 70 euro, a Campiglio 50 euro, Ponte di Legno-Tonale, 44 euro. Courmayeur leggermente di più, 45 euro e Cortina sale ancora: 46 euro. Al Sestriere tutto costa 40 euro, a Bardonecchia 35. Livigno arriva a 41 euro e poi ci si aggira tra i 25 e i 35 per le altre località che abbiamo preso in considerazione.

Vuoi non prendere un'ora di lezione?

E se è vero che sempre più italiani si avvicinano allo sci, è vero che in molti necessitano delle lezioni dai maestri. Altri soldi che escono. Per un’ora individuale si va dai 40 euro del Terminillo ai 63 di Cortina. La media è attorno ai 50 euro, con grandi sconti - ovviamente - se le lezioni sono collettive e non individuali.

 

Insomma, una giornata di sci per un principiante costa, minimo 150 euro per la sola sciata. Aggiungiamo almeno 25 euro per il cibo e una ventina per il viaggio si arriva comodamente e senza eccessi ai 200 euro. Eppure, le piste bianche sono costellate da puntini colorati che zigzagano per il pendio. I rifugi pullulano, le strade di montagna scoppiano di auto. E il turismo, tutto sommato, gode. E ben venga, dopo gli ultimi anni di Purgatorio, anzi Inferno.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024