Tassa di soggiorno: si pagherà in proporzione al prezzo della camera?
Due senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri e Claudio Lotito, stanno lavorando da novembre a una risoluzione volta ad aggiornare i pagamenti in proporzione al costo della camera di hotel (anche per camper e roulotte)
L'Italia si prepara a una riforma per la tassa di soggiorno? Come riferito da Il Resto del Carlino, infatti, due senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri e Claudio Lotito, stanno lavorando da fine novembre a una risoluzione volta ad aggiornare i pagamenti in proporzione al costo della camera di hotel (anche per camper e roulotte). Un disegno che piace alle associazioni del comparto, in particolare a Federalberghi, che qualche giorno fa aveva avanzato l'idea di introdurre una city tax.
Riforma della tassa di soggiorno: per Federalberghi il principio è giusto
«L'idea - spiega la presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis - è che nel fissare la tassa si rispetti un parametro, il costo della camera. Anche se non è semplice, perché soggetto a variazioni anche in corso di stagione. Ma il principio è giusto. Come Federalberghi in Commissione - prosegue - abbiamo poi sottolineato la necessità di mantenere inalterata la previsione di un tetto all'importo massimo del prelievo, confermando i limiti attualmente in vigore, secondo i quali l'imposta di soggiorno deve essere applicata, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte».
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Una city tax al posto della tassa di soggiorno: ecco la proposta di Federalberghi
«Concordo con Gasparri e Lotito - continua Rinaldis - nel ritenere iniqua la decisione di individuare nell'esercizio ricettivo l'unico punto di prelievo nei confronti dei turisti. Restano esenti ad esempio tutti coloro che non pernottano all'interno del territorio comunale, come gli escursionisti e i pendolari. Ma non vengono chiamati a versarla neppure quanti sono sul territorio, utilizzandone i servizi, pernottando in un camper o in una roulotte in un'area gratuita dedicata. Anche questi dovrebbe versare l'imposta».
La riforma della tassa di soggiorno è da applicare a tutti i comuni
Infine, Federalberghi condivide anche l'obiettivo di definire una regolamentazione da applicarsi in tutti i comuni italiani poiché «non è possibile - conclude Rinaldis - che oggi comuni confinanti usino criteri completamente diversi tra loro».
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Alberto Lupini
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