Surgelati, che affare! Infatti, gli italiani, nel corso del 2023, hanno consumato più di 645mila tonnellate di questi alimenti e hanno superato i dati del 2019 (pre-pandemia) che si assestavano sulle 589mila tonnellate. È questa la fotografia scattata dall'Iias - Istituto italiano alimenti surgelati e resa nota in vista della “Giornata del cibo surgelato” (che si celebra il prossimo 6 marzo).
Cresce il consumo di surgelati rispetto al 2019
In termini percentuali, i dati retail 2023 mostrano infatti una crescita a volume del comparto frozen del +9,4% rispetto ai consumi domestici 2019. Un valore che evidenzia una spinta positiva del comparto, a fronte di una serie di forti criticità che, nell'ultimo triennio, hanno colpito non solo il settore alimentare, ma l'intera economia italiana e mondiale: dal Covid alla crisi energetica, dal boom dei prezzi delle materie prime all'inasprirsi delle relazioni internazionali.
Un dato complessivamente positivo che, se valutato rispetto al 2022, mostra solo una leggera flessione a volume nel retail pari al -1,2% - largamente prevista dopo anni di crescita record e continuativa e a seguito della ripresa dei consumi fuori casa post pandemia - confermando una tenuta del mercato non scontata, che dimostra ancora una volta quanto i prodotti surgelati siano divenuti ottimi "alleati" dei consumatori italiani in ogni occasione e che si prevede possa essere facilmente compensata anche da una plausibile crescita nei consumi di frozen food al di fuori della mura domestiche (i cui dati complessivi saranno resi noti a luglio).
I surgelati sono parte integrante del carello della spesa degli italiani
«Il 2023 è stato un anno con non poche difficoltà: dai problemi di approvvigionamento delle materie prime, registrati nei primi mesi dell'anno e provocati da eventi climatici estremi (come la siccità), alle notevoli criticità incontrate dalla logistica e dai trasporti a livello globale, fino al perdurare dell'inflazione, soprattutto nel comparto alimentare» commenta Giorgio Donegani, presidente Iias e membro del comitato scientifico di Italia a Tavola.
«Nonostante questo contesto, il comparto dei frozen food ha mostrato una solida tenuta: a fronte di una leggera frenata del canale retail - peraltro ampiamente attesa dopo anni di aumenti senza precedenti - l'indice di penetrazione dei surgelati negli acquisti delle famiglie italiane si è mantenuta su livelli ragguardevoli, con una crescita di quasi dieci punti percentuali (+9,4%) rispetto agli anni pre-pandemici, confermando come i frozen food siano ormai stabilmente diventati parte integrante del carello della spesa degli italiani» conclude Donegani.
I prodotti surgelati più apprezzati dagli italiani a casa
Ma quali sono state nel 2023 le categorie merceologiche surgelate più amate dai consumatori italiani? I vegetali si confermano al primo posto, frutto di scelte alimentari sempre più consapevoli ed equilibrate. Con 215.695 tonnellate consumate nel 2023 (rispetto alle 213.345 del 2019), i vegetali sono cresciuti del +1,1%, dimostrandosi un valido alleato di chi guarda al benessere e a elevati contenuti nutrizionali, ma anche di chi è propenso a scegliere sempre più proteine a base vegetale.
Seguono, con 110.532 tonnellate, le patate, che registrano la crescita più significativa in termini numerici: con un +35,8% sul 2019 (quando i consumi avevano raggiunto le 81.393 tonnellate). Un prodotto amato tanto per il gusto quanto per la praticità di preparazione. Al terzo posto figura il pesce surgelato (naturale e panato), che ha raggiunto quota 92.372 tonnellate, con un incremento del +2,25% rispetto alle 90.335 tonnellate del 2019. I prodotti ittici frozen si sono fatti apprezzare dai consumatori in quanto sicuri, salutari, nutrienti, sempre disponibili, facili da preparare e trasparenti grazie alla completezza delle informazioni presenti sulle confezioni.
Da evidenziare, nel 2023, anche il boom ottenuto dai piatti pronti surgelati, con un trend di crescita nei consumi domestici del +34,3% fra il 2019 e il 2023. L'alta qualità degli ingredienti, le ricettazioni tradizionali ma anche innovative, la velocità nelle modalità di preparazione e l'attenzione all'equilibrio nutrizionale sono alcuni dei fattori che hanno fatto di questa categoria la migliore risposta ai nuovi stili di vita delle famiglie italiane, che lasciano sempre meno spazio alle preparazioni domestiche.
Le principali occasioni di consumo dei surgelati
I piatti pronti surgelati, per le loro caratteristiche intrinseche, si prestano ad essere consumati in diversi momenti della giornata e in molteplici occasioni. Per più della metà degli italiani (55,2%), mangiarli a casa, per un pranzo o una cena da soli, è un must, grazie alla loro velocità di preparazione. Ma con la riduzione dello smart working e il ritorno in ufficio, c'è anche un 28,8% che se li porta al lavoro, per avere a portata di mano un pasto rapido e completo, da scaldare al momento al microonde. A sorpresa, infine, c'è anche chi ama portarli in tavola per il classico "pranzo della domenica” (25,4%), per mangiare qualcosa di diverso e sfizioso con tutta la famiglia: segno di una affezione e di un apprezzamento del prodotto che va oltre la semplice velocità di preparazione e praticità; infine, emerge come dato interessante, che un ulteriore 8,6% del campione dichiara di mangiarli anche quando è all'estero, per sentirsi a casa, ritrovando i sapori italiani.
I numeri delle pizze surgelate
Discorso a parte merita il comparto delle pizze surgelate, dove a fronte di incrementi a due cifre nel 2020-2021, si è assistito ad un assestamento nel 2022-2023 essenzialmente dovuto alla ripresa dei consumi fuori casa. Da segnalare come negli ultimi anni questa categoria abbia proseguito con successo il suo cammino sulla strada dell'innovazione: l'offerta è divenuta sempre più varia, con l'introduzione di nuovi formati e ingredienti, l'uso di farine integrali o di kamut e le versioni senza glutine, per andare incontro anche alle esigenze dei consumatori con specifiche intolleranze.
Per Donegani, infine, «i dati 2023 relativi ai consumi domestici di surgelati testimoniano come questi prodotti abbiano fatto un balzo in avanti tanto nella percezione quanto nelle scelte di acquisto dei consumatori italiani, che continuano a premiarli per le loro prerogative intrinseche: alta qualità organolettica, naturalità, disponibilità in tutti i mesi dell'anno, elevati contenuti nutrizionali, ampiezza e varietà dell'offerta, trasparenza delle informazioni in etichetta. Oggi e per il futuro, l'intero comparto è fortemente impegnato a garantire, alla crescente platea di consumatori sempre più propensi a portare abitualmente sulle proprie tavole prodotti surgelati, alimenti di alta qualità e con prezzi accessibili».
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Alberto Lupini
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