Sostegni a rilento, fermi 3,4 miliardi di euro destinati agli aiuti a fondo perduto
Molte domande per il "ristoro alternativo" (differenza di fatturato fra aprile-marzo 2020-21 e lo stesso periodo 2019-20) sono ancora in lavorazione. Accredito atteso come bonifico o credito d'imposta
Quasi la totalità dei 3,4 miliardi di euro stanziati dal decreto Sostegni Bis a favore delle imprese non sono ancora stati spesi. A rivelarlo è un calcolo di Italia Oggi per cui le erogazioni del contributo a fondo perduto per le attività stagionali vanno ancora a rilento. I fortunati che hanno ricevuto un primo accredito, insomma, si possono quasi contare sulle dita. Mentre la maggioranza delle istanze risulta ancora in lavorazione.
Rallentamenti per le domande di ristoro alternativo
Si tratta delle domande per le modalità di ristoro alternativo. Dal 5 luglio e non oltre il 2 settembre, le aziende che ne avessero avuto intenzione avrebbero potuto inviare la richiesta di un sostegno economico in base alla contrazione di fatturato registrata nel primo trimestre 2021. Detto diversamente, questi denari spettano alle aziende che nel periodo 1 aprile 2020-31 marzo 2021 abbiano registrato un ammontare medio mensile di fatturato e corrispettivi inferiore al periodo 1 aprile 2019-31 marzo 2020. Prerequisito burocratico indispensabile è aver presentato la Lipe (Comunicazione liquidazioni periodiche Iva) del primo trimestre 2021.
Percentuali di calcolo del sostegno e metodi di accredito
Per quanto riguarda l’erogazione del sostegno, questo viene calcolato oltre che in base alla diminuzione di fatturato riscontrata anche tenendo conto del fatto che l’azienda richiedente abbia o meno beneficiato del sostegno ordinario. Chi ne ha beneficiato determina il ristoro applicando alla contrazione misurata le percentuali dal 60 al 20% a seconda dell’ammontare dei ricavi o compensi dichiarati nel 2019. Chi invece non ha presentato l’istanza per il contributo sostegni o che abbia registrato uno scarto ulteriore (per cui si vedranno accreditare solo la differenza rispetto al bonifico ordinario) allora si vedranno applicate delle percentuali di calcolo dal 90 al 30% dei ricavi 2019 per determinare la cifra spettante.
Per quanto riguarda la fruizione del bonifico, i soggetti richiedenti possono scegliere di ricevere un accredito diretto dell’Agenzia delle Entrate oppure (scelta irrevocabile) di avere un credito d’imposta pari all’ammontare spettante dal ristoro da utilizzare esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia.
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Alberto Lupini
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