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Sospesa la licenza a Zermatt (Svizzera) a un ristorante che non controlla il green pass

Arrestati e poi scarcerati i tre titolari. Davanti al locale la Polizia aveva messo blocchi di cemento. Nel Canton Vallese sostegno dei non vax all'iniziativa dei gestori

 
07 novembre 2021 | 19:43

Sospesa la licenza a Zermatt (Svizzera) a un ristorante che non controlla il green pass

Arrestati e poi scarcerati i tre titolari. Davanti al locale la Polizia aveva messo blocchi di cemento. Nel Canton Vallese sostegno dei non vax all'iniziativa dei gestori

07 novembre 2021 | 19:43
 

Altro che presenza ad ogni talk show o manifestazioni di protesta per strada dei no vax o disinvoltura nell’applicazione del green pass. In Svizzera chi non rispetta la regola del green pass va invece in galera (anche se per poche ore). La polizia del Canton Vallese ha arrestato i 3 gestori di un ristorante di Zermatt (il Walliserkanne) che disobbediva alle norme anti Covid e inoltre ha piazzato dei blocchi di cemento davanti all’ingresso del locale. Una decisione che la magistratura ha poi annullato liberando i titolari pur ritenendoli colpevoli di essere stati disinvolti nei confronti della legge.

I gestori non vogliono chiedere il green pass

I gestori per parte loro non intendono proprio chiedere il green pass alla clientela attivando una sporta di ribellione che mette in crisi e autorità del Canton Vallese che prima di ordinare l’arresto avevano fatto chiudere il locale, salvo che i titoli (marito, moglie e figlio) poi arrestati, e rilasciati, offrivano l’aperitivo per strada.

Il sostegno dei non vax

Il movimento no vax e no green pass (minoritario ma rumoroso in Svizzera come in altri Paesi europei) si è ovviamente schierato a difesa degli arrestati, un’altra fetta di opinione pubblica plaude invece all’intervento d’autorità. Insomma, il classico tema che sembra fatto apposta per polarizzare i giudizi. Una parola di mediazione ce la mette il tribunale del riesame, chiamato a valutare la riconferma dei due provvedimenti restrittivi (carcere e blocchi di cemento): i giudici hanno ritenuto «non giustificata» la carcerazione rimettendo in libertà i tre indagati e ordinando la rimozione delle barriere davanti al ristorante. Al tempo stesso per la Corte esistono «forti sospetti» che gli imputati abbiano commesso reati; dunque la misura preventiva è stata attenuata. Ai titolari della «Walliserkanne» è stata sospesa la licenza commerciale e il ristorante resta chiuso al pubblico. Il pubblico ministero ha annunciato che non farà ricorso.

Il governo svizzero sta cercando di contenere la pandemia con vaccinazioni e misure di distanziamento nei luoghi pubblici. Siccome tutto il mondo è paese noto in tutto il mondo per ordine e pulizia ha i suoi «disobbedienti».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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