Sonia Peronaci, premio IaT 2012 «Il successo del buon marketing»

«Il premio Italia Tavola dimostra di avere successo e di crescere continuamente con un buon marketing. È ciò che serve a tutto il settore che è la ricchezza principale dell'Italia, ma serve più promozione» . Sonia Peronaci ha fatto del settore gastronomico e della cucina uno straordinario successo sul web

23 gennaio 2018 | 11:14
di Andrea Radic
Precorritrice delle modalità comunicative in rete, fondando Giallo Zafferano, ha saputo con coraggio mettersi in proprio perché dice «dobbiamo imparare ad essere imprenditori, a collaborare con altri soggetti e ad essere meno attaccati alla difesa del proprio orticello». Grazie alla sua notorietà ha conquistato il Premio IaT nel 2012 e quest’anno è tornata in gara nella categoria Campioni, appositamente creata per la 10ª edizione (CLICCA QUI PER VOTARE) sostenuta da Consorzio Grana Padano, Trentodoc, Consorzio mozzarella di bufala campana Dop e Pentole Agnelli. La gente continua a seguirla e a stimarla; la dimostrazione arriva dai quasi 13.500 voti che ha ottenuto fino ad ora dal popolo del web.


Sonia Peronaci

Sonia, il premio Italia a Tavola, compie dieci anni.
Devo dire che la popolarità di questo sondaggio si è ingigantita, è diventato un premio di grande importanza. Rispetto a quando lo vinsi io, anche la divisione in categorie funziona bene. Tutti lo frequentano e ci si impegnano. Un bel successo, una cosa simpatica e curiosa da seguire e gli utenti lo dimostrano.

Tu hai ricevuto diversi premi e riconoscimenti, cosa ha questo di particolare?
Mi ha stupito e resa felice, perché non sapevo di essere candidata. Mi dissero che era stato il pubblico a candidarmi e ne fui molto contenta. È quello stesso vasto pubblico decise di farmi vincere votando per me, ancora oggi dico: "Grazie davvero". È una vera soddisfazione rendersi conto che la gente che ti segue da tempo vuole gratificarti.

Sono passati dieci anni dalla prima edizione, cosa è cambiato?
Nella mia vita sono cambiate molte cose, il fattore principale è stato evolversi sempre, con uno sguardo al mondo che ci circonda e che va veloce soprattutto nel web. Personalmente ho abbandonato la via sicura di Giallo Zafferano per mettermi in proprio, per esprimere totalmente me stessa. Faccio oggi cose molto diverse con una mia redazione, il mio spazio eventi, tutto ciò mi ha permesso di aprire e confrontarmi con molte persone, non lavorando solo con me stessa come prima. Lo consiglio a tutti, non stare fissi ma aprirsi ad altre realtà, altrimenti, se non innovi, dopo un po' di tempo, rischi di spegnerti. Il mondo è veloce e bisogna restare sulla cresta dell'onda cercando di seguire le direzioni più efficaci

Il web è il nuovo sistema di comunicazione o anche quella tradizionale resta efficace?
Il meglio è una commistione delle varie modalità. Incontrarsi di persona è bello, ma se non sei sul web non esisti. Guarda Amazon, un negozio globale senza dover uscire di casa. Se non ci sei, sei meno cercata e meno trovata. Ma le relazioni umane restano molto importanti e il web può essere un tramite di aggregazione. Il fattore umano è importantissimo, da tenere in grande considerazione e averne rispetto, per questo ho aperto uno spazio eventi.

Quale sono gli ingredienti della valorizzazione della cucina e della sua cultura?
Continuo a pensare che noi italiani abbiamo un tesoro e non sappiamo venderlo, sia gli imprenditori che i politici dovrebbero incentivare tutto ciò. Per noi le eccellenze gastronomiche sono scontate e normali, ma dovremmo essere più bravi nel marketing. Potremmo vivere di tutto questo, regionalità, territorio, turismo e tradizione. Se imparassimo ad essere tutti più imprenditori e aprirci agli altri e meno a coltivare il proprio orticello, faremmo grandi passi avanti.

Un messaggio anche ai giovani?
A loro voglio dire, imparate a vendere le vostre passioni e sappiate che non si ottiene tutto subito, perché il successo e fatto di lavoro, pazienza e tanta costanza.

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Alberto Lupini


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