Sdraio e ombrellone, prezzi fermi Media vicina ai 21 euro al giorno
L'estate 2020 caratterizzata dalle norme post-covid al momento non sembra comportare aumenti ingenti dei prezzi negli stabilimenti. Rispetto al 2019 si pagheranno mediamente 40 centesimi in più
03 giugno 2020 | 13:02
Regioni aperte, estate che avanza, norme anti-covid stabilite. Con questi punti fermi (che poi quanto siano fermi è tutto da valutare) i gestori degli stabilimenti balneari ripartono per la stagione estiva 2020. Tante le incognite, molti i nodi ancora da sciogliere, tutta da valutare la voglia degli italiani di viaggiare e “assembrarsi” in spiaggia.
Come accaduto per i ristoranti una delle domande più frequenti (e più che lecite) è quella che riguarda i costi per sdraio ed ombrelloni. Secondo una stima dell’Ircaf (Istituto ricerche sul consumo ambiente e formazione) solo il 20% degli stabilimenti aumenteranno i prezzi rispetto all’estate 2019. Buona notizia, per ora, anche se si tratta di bassa stagione e il bilancio si farà da luglio in poi.
L’indagine dell’Ircaf ha fissato a 20,93 euro la spesa di una giornata in spiaggia, quarta fila, con due sdraio e un ombrellone. L’anno scorso il costo medio si fermava a 40 centesimi in meno, 20,5 euro. La tentazione da parte dei gestori di ritoccare maggiormente in prezzi c’è perché i posti si ridurranno drasticamente visto che le norme impongono i 12 metri quadrati per postazione e il metro e mezzo di distanza tra lettini singoli; ma dall’altra parte c’è anche l’obbligo di non “sparare” chissà quali cifre per non far scappare la (già poca) voglia alla gente di muoversi.
Le coste di Adriatico e Ionio saranno le più economiche: 17,95 euro per giornata e 93,9 per settimana, il 35% in meno di quanto si spende invece su mar Tirreno e Ligure per una giornata (24,21 euro) e addirittura il 58% in meno per una settimana (149,11 euro). Praia Mare (Calabria), Vieste (Puglia) e Grado (Friuli) le spiagge più economiche (10 euro al giorno). In Versilia (Toscana) il prezzo più alto: 40 euro.
I balneari ovviamente sperano che aiuti diretti e indiretti arrivino dal Governo. Tra quelli più discussi c’è il bonus vacanze da 500 euro che per qualcuno sarebbe stata la panacea di tutti i mali, per altri era troppo basso, per l’antitrust addirittura inapplicabile.
Solo il 20% degli stabilimenti aumenterà i prezzi
Come accaduto per i ristoranti una delle domande più frequenti (e più che lecite) è quella che riguarda i costi per sdraio ed ombrelloni. Secondo una stima dell’Ircaf (Istituto ricerche sul consumo ambiente e formazione) solo il 20% degli stabilimenti aumenteranno i prezzi rispetto all’estate 2019. Buona notizia, per ora, anche se si tratta di bassa stagione e il bilancio si farà da luglio in poi.
L’indagine dell’Ircaf ha fissato a 20,93 euro la spesa di una giornata in spiaggia, quarta fila, con due sdraio e un ombrellone. L’anno scorso il costo medio si fermava a 40 centesimi in meno, 20,5 euro. La tentazione da parte dei gestori di ritoccare maggiormente in prezzi c’è perché i posti si ridurranno drasticamente visto che le norme impongono i 12 metri quadrati per postazione e il metro e mezzo di distanza tra lettini singoli; ma dall’altra parte c’è anche l’obbligo di non “sparare” chissà quali cifre per non far scappare la (già poca) voglia alla gente di muoversi.
Le coste di Adriatico e Ionio saranno le più economiche: 17,95 euro per giornata e 93,9 per settimana, il 35% in meno di quanto si spende invece su mar Tirreno e Ligure per una giornata (24,21 euro) e addirittura il 58% in meno per una settimana (149,11 euro). Praia Mare (Calabria), Vieste (Puglia) e Grado (Friuli) le spiagge più economiche (10 euro al giorno). In Versilia (Toscana) il prezzo più alto: 40 euro.
I balneari ovviamente sperano che aiuti diretti e indiretti arrivino dal Governo. Tra quelli più discussi c’è il bonus vacanze da 500 euro che per qualcuno sarebbe stata la panacea di tutti i mali, per altri era troppo basso, per l’antitrust addirittura inapplicabile.
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