Le antichissime culture megalitiche della Sardegna e in particolare la cultura Nuragica a partire da luglio sono al centro, per la prima volta, di un incredibile evento internazionale, che toccherà quattro città europee e i loro prestigiosi musei, rivelando al pubblico storie e testimonianze materiali, paesaggi e civiltà affascinanti e uniche, per molti versi ancora avvolte nelle nebbie della ricerca.

Dolmen di Lada, Luras (SS)
La Medaglia del Presidente della Repubblica
“
Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo” è la mostra-evento promossa dalla Regione Sardegna-assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e la Direzione Regionale Musei della
Sardegna, mostra che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Tripode Bonnanaro, Museo Archeologico nazionale, Cagliari
Un calendario molto articolato
È l’ultima tappa di un
progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione europea, sull’archeologia sarda nel contesto del Mediterraneo, preparata nel 2017 da un ampio convegno internazionale sul tema e nel 2019 dall’esposizione a Cagliari “Le Civiltà e il Mediterraneo”. I musei che ospiteranno la mostra sono il Museo nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino (dal 30/06/21 al 30/09/21), il Museo statale Ermitage di San Pietroburgo (dal 19/10/21 al 16/01/22), il Museo Archeologico nazionale di Salonicco, (dall’11/02/22 al 15/05/22) e il Mann Museo Archeologico nazionale di Napoli (dal 10/06/22 all’11/09/22).
Le tombe dei giganti, Li Lolghi, Arzachena (SS)
Quattro città per un evento straordinario Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli dal 30 giugno 2021 fino a settembre del 2022 accendono i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas” di epoca neolitica ed eneolitica e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici; sulle incredibili architetture dei nuraghi che hanno caratterizzato l’Età del Bronzo nell’Isola e sulle cosiddette “tombe di giganti”; sui contatti tra civiltà lontane e sugli eccezionali bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e animali; su spade votive, modellini di edifici e di navi e sugli incredibili, monumentali Guerrieri di Mont’e Prama: autorappresentazione di un passato mitico riferito all’apogeo dell’Età nuragica, ma in piena Età del Ferro. Eccezionalmente, grazie al ministero della Cultura italiano e alla direzione del Museo Archeologico nazionale di Cagliari, una di queste affascinanti grandi sculture, mai prestate prima d’ora, è ospite d’onore dell’esposizione. Si tratta di
“Pugilatore”, alto con piedestallo 190 cm e pesante circa 300 kg.
Coppetta, Museo Archeologico nazionale, CagliariÈ il megalitismo il filo rosso scelto per ripercorrere le vicende della Sardegna dalla direzione scientifica della mostra: l’attitudine alla realizzazione di edifici con elementi litici di grandi dimensioni. Questa tendenza contraddistinse l’Isola per un lungo lasso di tempo, dall’età Neolitica attraverso tutta l’età del Bronzo fino a quella del Ferro, e segna tuttora il paesaggio sardo attraverso i lasciti della civiltà nuragica, tra cui circa 7mila edifici detti appunto “nuraghi”.