I numeri del turismo tornano in positivo, dopo due anni di pandemia e restrizioni, per il Natale, Capodanno ed Epifania, grazie anche a un'elevata percentuale di stranieri che ha scelto l'Italia come meta preferita per trascorrere le festività. Non mancano, però, le preoccupazioni per il caro energia.
Per Daniela Santanchè, ministro del Turismo, si tratta di «Dati importanti quelli sul turismo per le feste natalizie, ma che certamente non distolgono l'attenzione da quelli che sono i problemi strutturali di un comparto che ha sofferto molto prima per il Covid e ora per la crisi energetica. Ma sappiamo quanto il comparto sia trainante per l'economia della Nazione per questo è una priorità del governo. Il ministero lavorerà, come ho avuto modo di evidenziare in diverse occasioni, per rendere solido e strutturato il turismo».
Così il ministro Santanchè ha raccolto l'appello del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli che ha chiesto, commentando le rilevazioni riguardanti le vacanze di Natale e Capodanno diffuse dalla Confederazione, che il turismo avesse maggior peso nelle politiche del Governo.
Daniela Santanchè
Il supporto del ministro Santanchè non si è fatto attendere
Secondo i dati della rilevazione condotta nella seconda settimana di dicembre da SWG per Confcommercio (ma confermati anche da Assoturismo e Confindustria Alberghi) quasi 20 milioni di connazionali faranno, infatti, una vacanza durante le festività. E anche se Natale e Capodanno cadano di domenica e non favoriscono certo lunghi viaggi, almeno per chi ha impegni lavorativi, i flussi di viaggiatori si avvicinano a quelli del 2019. Agli italiani, che nonostante le difficoltà economiche si concederanno una vacanza soprattutto nel Belpaese, dobbiamo poi aggiungere il ritorno degli stranieri che fanno davvero la differenza, confermando una crescita costante del turismo internazionale. Il presidente Carlo Sangalli, infatti, questa mattina - 23 dicembre - aveva commentato i dati, dichiarando: «Venti milioni di italiani in viaggio tra Natale e Capodanno, oltre agli stranieri, sono un buon segnale per tutta la filiera turistica e per il Paese, ma la spesa è ancora debole e i problemi strutturali restano irrisolti. Proprio per questo il turismo deve avere maggior peso nelle politiche del Governo perché se cresce il turismo cresce l'intera economia». E il supporto del ministro Santanchè non si è fatto attendere.
Carlo Sangalli