Santanchè era indagata da ottobre... ma non lo sapeva. Verso le dimissioni?

Ora è ufficiale che da ottobre la ministra era nel registro degli indagati della Procura di Milano. Da febbraio l'indagine era "pubblica". Nella maggioranza di Governo si parla di una possibile sostituzione: Santanchexit

06 luglio 2023 | 22:15

La ministra del Turismo Daniela Santanchè è indagata dallo scorso 5 ottobre nell'inchiesta milanese con al centro Visibilia, il gruppo editoriale che ha fondato. Ed ora si parla di Santachexit, dimissioni rapide per non mettere in crisi il Governo. C’è già anche il nome di un sostituto pronto a prendere il posto della Pitonessa. Oltre a lei sono indagate altre cinque persone che hanno avuto ruoli societari, tra cui la sorella Fiorella Garnero che è stata consigliera e il compagno della senatrice di Fdi, Dimitri Kuntz D'Asburgo, il quale è stato presidente di Visibilia Editore.

Il compagno della Santanchè sapeva di essere indagato

Da quanto si è appreso da fonti qualificate del palazzo di giustizia milanese, la secretazione del nome della ministra è del giorno successivo all'iscrizione, ossia il 6 ottobre ed è 'scaduta' tre mesi dopo. L'unico ad aver depositato la nomina formale degli avvocati Salvatore Sanzo e Nicolò Pelanda come difensori, è Dimitri Kuntz D'Asburgo. Gli altri indagati nell'inchiesta per bancarotta e falso in bilancio di cui i pm hanno chiesto la proroga (le notifiche sono in corso tramite gli ufficiali giudiziari), risultano essere gli ex consiglieri Massimo Cipriani, Davide Mantegazza e l'ex sindaco Massimo Gabelli.

Santanchè indagata per bancarotta e falso in bilancio dall'ottobre 2022

Santanchè è quindi indagata già da diversi mesi per falso in bilancio e concorso in bancarotta, nonostante lei lo avesse negato durante la sua informativa in Senato, parlando di una campagna di odio orchestrata dall’opposizione. In realtà, era stata costretta a rettificare poche ore dopo la sua arringa a Palazzo Madama, precisando di aver appreso da comunicati stampa, che citavano fonti della Procura milanese, di essere iscritta nel registro degli indagati. Sempre secondo quanto spiegato dal suo ufficio, il fascicolo sarebbe stato desecretato una volta trascorsi tre mesi dall'apertura delle indagini, come prevede la normativa. Da quel momento, quindi, l'informazione sarebbe stata disponibile a qualsiasi mezzo di informazione che ne avesse fatto richiesta.

L'apertura delle indagini risalirebbe allo scorso autunno, da fine settembre 2022. A dicembre la ministra aveva richiesto l'accesso, attraverso i suoi legali, al registro delle notizie di reato. Il Codice di procedura penale permette però all'accusa di non svelare i nomi delle persone indagate per i primi tre mesi: per questa ragione quando si era avvalsa dell'articolo 335 a dicembre 2022, la sua richiesta avrebbe dato esito negativo. Dopo i tre mesi, quindi a febbraio 2023, la notizia non sarebbe più stata secretata e se Santanchè avesse richiesto nuovamente accesso avrebbe saputo di essere indagata per falso in bilancio e concorso in bancarotta per la gestione del gruppo Visibilia tra il 2016 e il 2020.

La Procura non è tenuta a dare avvisi agli indagati

Ad ogni modo, la Procura comunque non è tenuta in ogni caso a informare l'indagato a meno che non debba compiere un atto, come un interrogatorio o una perquisizione, a cui l'avvocato difensore ha il diritto di assistere. Santanchè comunque conferma la sua versione: «ad ora non ho ricevuto nessun avviso di garanzia. Non ho ricevuto ad ora, alle ore 15, nessun avviso di garanzia».

Nel centrodestra parte l'operazione di sganciamento dalla Santanchè

Ma i dubbi cominciano a serpeggiare. «Ha combinato un pasticcio. E aveva pure sei avvocati». Il giorno dopo lo showdown in Senato Daniela Santanchè deve ora affrontare anche il fuoco amico. L’informativa della ministra del Turismo sui guai delle sue aziende e la conferma dell’indagine da parte della procura di Milano hanno scatenato le paure nel governo Meloni e nella maggioranza. Dove in molti adesso temono di passare l’estate sulla graticola: «Siamo in mano ai magistrati». Intanto continuano a girare voci sulle dimissioni. E c’è la possibilità che sia Giorgia Meloni a chiederle un passo indietro. La premier aveva ipotizzato l’addio in caso di rinvio a giudizio. Ma adesso la situazione potrebbe precipitare.

C'è già il nome di un possibile sostituito della Santanchè

Tutto questo scuote il governo Meloni dalle fondamenta. “La Stampa” racconta in un retroscena che la maggioranza è molto nervosa nei confronti di Santanchè. Di dimissioni parla solo l’opposizione. Ma circola già il nome del suo possibile sostituto. Ovvero Valentino Valentini, ex pontiere di Silvio Berlusconi con Ignazio La Russa. Meloni era stata informata sui contenuti della risposta della ministra. A microfoni spenti, spiega il quotidiano, soprattutto i colleghi di Forza Italia spingono per la “Santanchexit” dall’esecutivo. Anche Salvini vorrebbe occuparsi di turismo, con poche possibilità in verità. Ma le battute, come quella sul “team legale” che «ha combinato un pasticcio» fanno percepire una brutta aria.

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Alberto Lupini


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