Ronaldo, Ilicic e l'emergenza virus Calcio in campo per cure e ospedali
Cristiano ha messo a disposizione i suoi hotel in Portogallo per adibirli a nuove strutture ospedaliere. L'idolo dell'Atalanta ha donato il pallone della Champions League al Papa Giovanni XXIII di Bergamo . Sempre più raccolte fondi, da quella dei Ferragnez ai cuochi che ci hanno messo la faccia, dai cantanti a il mondo del calcio
15 marzo 2020 | 15:00
di Federico Biffignandi
Cristiano Ronaldo e Jospi Ilicic
Abbiamo parlato della raccolta fondi dei Ferragnez che nel giro di poche ore ha fruttato milioni di euro, abbiamo parlato di cuochi che ci hanno messo la faccia e cantanti che con la loro voce e le loro canzoni hanno dato un sostegno anche solo morale all’Italia e agli italiani. E poi è arrivato anche il mondo del calcio, uno degli ultimi a fermarsi di fronte all’emergenza (che errore) con i suoi beniamini. La notizia del giorno riguarda Cristiano Ronaldo, insieme a Leo Messi il calciatore più forte e più popolare di questo millennio (e probabilmente non solo).
Il portoghese ha annunciato che metterà a disposizione gli hotel della sua catena in Portogallo per fare in modo che vengano trasformati in ospedali. Servono posti letto e lui ha marcato presenza, come quando serve un gol decisivo per sbloccare una partita di Champions League e lui, sempre lui, salva la sua squadra. Non solo: mettere a disposizione strutture non può essere sufficiente. Cr7 lo sa, perché i campioni del calcio hanno qualcosa in più della media anche nella mente oltre che nei piedi, e ha garantito che sosterrà tutte le spese necessarie a far funzionare questa nuova macchina. Chapeau.
Ieri invece c’era stata la donazione simbolica del calciatore dell’Atalanta Josip Ilicic il quale ha donato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il pallone portato a casa dopo la partita di Champions League Valencia-Atalanta nella quale lo sloveno ha realizzato quattro reti. Bergamo è una delle città più colpite dal virus e ha bisogno come non mai della squadra della sua città e dei suoi idoli - una vera e propria fede sanguigna - per sorridere e trovare la forza per uscirne. A lui si è unito anche mister Gianpiero Gasperini e altri giocatori della squadra. Il tutto dopo che nei giorni scorsi la Curva Nord aveva già fatto una massiccia donazione allo stesso ospedale.
Ma lo sport sta facendo moltissimo alto, soprattutto a livello femminile. Nel giro di meno di una settimana Federica Brignone, Dorothea Wierer e Michela Moioli hanno conquistato la Coppa del Mondo rispettivamente di sci alpino, biathlon e snowboard. Lo abbiamo raccontato anche ieri nelle nostre cronache da ghetto: nei momenti di difficoltà siamo sempre un po’ più italiani, un po’ più uniti e un po’ più vincenti. Non è solo un gioco.
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Alberto Lupini