Ristoranti, dopo le 18 c'è il delivery Da Fipe un decalogo per l'igiene

Il servizio a domicilio è consentito anche negli orari serali. Alla luce di questo Assodelivery e Federazione italiana Pubblici esercizi hanno anche stilato una liste di buone pratiche per l’igiene

11 marzo 2020 | 10:44
In un momento di grande difficoltà come quello provocato dall’emergenza sanitaria Covid-19 è fondamentale per la ristorazione garantire un servizio ai cittadini costretti a uscire il meno possibile da casa. In quest’ottica la Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi e AssoDelivery, l’associazione di categoria delle imprese del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Uber Eats e Social Food, hanno chiesto da subito di fare chiarezza sulla possibilità di garantire il servizio di delivery anche dopo le 18, quando ristoranti e bar sono costretti a chiudere sulla base di quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio di lunedì.  


Dieci regole per il cibo a domicilio

La risposta positiva del Governo chiarisce che il limite orario dalle 6 alle 18 è riferito solo all'apertura al pubblico. L'attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio dando così la possibilità di fornire un servizio ai cittadini e di consentire a molte attività di ristorazione di continuare a lavorare seppure tra numerose difficoltà. Fipe e AssoDelivery nel rilanciare la collaborazione tra le imprese della filiera hanno condiviso un decalogo di buone pratiche per garantire il servizio nel rispetto delle misure precauzionali e dei requisiti igienico sanitari che oggi ancor più di ieri sono al centro di questa attività.

È questa una testimonianza di come il settore intero sia impegnato nella salvaguardia della salute dei consumatori, nella tutela del loro diritto ad avere un servizio e allo stesso tempo nel tenere vive le imprese.

AssoDelivery e Fipe prendono molto seriamente la sicurezza dei cittadini, ristoratori, rider e clienti, per questo intendono raccomandare di adottare scrupolosamente le seguenti misure precauzionali, in linea con quanto disposto dalle autorità e dal ministero della Salute.
  • Tutti devono seguire scrupolosamente le raccomandazioni del Ministero della Salute
  • I ristoratori mettono a disposizione del proprio personale prodotti igienizzanti, assicurandosi del loro utilizzo tutte le volte che ne occorra la necessità e raccomandano di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nello svolgimento di tutte le attività.
  • I ristoratori definiscono delle aree destinate al ritiro del cibo preparato per le quali osservano procedure di pulizia e igienizzazione straordinarie. Queste aree devono essere separate dai locali destinati alla preparazione del cibo.
  • Il ritiro del cibo preparati e la relativa avviene assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’assenza di contatto diretto.
  • Il cibo preparato viene chiuso in appositi contenitori (o sacchetti) tramite adesivi chiudi-sacchetto, graffette o altro, per assicurarne la massima protezione.
  • Il cibo preparato viene riposto immediatamente negli zaini termici o nei contenitori per il trasporto che devono essere mantenuti puliti con prodotti igienizzanti, per assicurare il mantenimento dei requisiti di sicurezza alimentare.
  • La consegna del cibo preparato avviene assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’assenza di contatto diretto.
  • Chiunque presenti sintomi simili all’influenza resti a casa, sospenda l’attività lavorativa, non si rechi al pronto soccorso, ma contatti il medico di medicina generale o le autorità sanitarie.

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Alberto Lupini


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