Rider, pronto il decreto Salario minimo e più tutele

Il documento potrebbe essere approvato dal Governo già dopodomani. Le nuove disposizioni prevedono, tra l’altro, l’iscrizione obbligatoria all’Inail, rimborsi spese per gli strumenti di lavoro e assistenza sanitaria . L’esempio di un’azienda toscana che nei giorni scorsi ha annunciato l’assunzione di 200 lavoratori a tempo indeterminato

05 agosto 2019 | 10:09
Ci è voluto un anno di lavoro, ma alla fine l’elaborazione del decreto destinato a regolare l’articolato settore dei rider, i “ciclo fattorini” che consegnano soprattutto pizze a domicilio, è terminata. Mercoledì il Governo potrebbe dare il via libera al pacchetto di disposizioni (annunciato a fine aprile) che introdurrà innanzitutto, come ha assicurato il vicepremier Luigi Di Maio, «tutele assicurative, rimborsi spese per gli strumenti di lavoro, assistenza sanitaria, un salario minimo per non essere sfruttati e sottopagati».

Più tutele in vista con il decreto del Governo per i rider

In Italia i rider sono circa 10mila, in leggera prevalenza maschi. Quasi 8 su 10 hanno meno di 30 anni e, quando ce l’hanno, un contratto a tempo determinato per non più di 3-6 mesi. L’annunciata rivoluzione dovrebbe permettere loro di avere più garanzie e tutele, anche se non prevederà l’eliminazione del compenso a cottimo, che continuerà a integrare la paga oraria, seppure in maniera “non prevalente”, come spiegato da Di Maio. La paga oraria sarà riconosciuta a patto che, per ogni ora, si accetti “almeno una chiamata”. Al datore di lavoro viene comunque lasciata, si legge nella relazione che accompagna il provvedimento, un’autonomia negoziale per definire “schemi retributivi modulari e incentivanti”.

In attesa che queste norme vengano approvate e che, soprattutto, entrino in vigore, c’è un’azienda in Toscana che ha deciso di precorrere di tempi, aprendo forse la strada verso un diverso modo di concepire il lavoro dei rider. Dopo un serrato confronto con i sindacati, la Runner Pizza, una delle aziende più radicate sul territorio, ha deciso di assumere 200 riders inquadrandoli a tempo indeterminato nel contratto nazionale della logistica.

Una scelta per certi versi coraggiosa, ma che potrebbe contribuire a ridisegnare il perimetro dei diritti del comparto, prima ancora dei provvedimenti promessi dalla politica, a patto che, ricorda l’amministratore delegato di Runner Pizza Tiziano Capitani, «anche altre aziende di delivery si uniscano ed accolgano questo contratto. Altrimenti, la nostra sarà la sola che avrà costi più alti?».

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Alberto Lupini


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