Reddito di cittadinanza: con il taglio del Governo è boom di stagionali

Particolarmente interessato il settore turistico così come quello ristorativo. Tanti gli ex percettori in cerca: maggiore offerta per camerieri, baristi e addetti alle pulizie per la stagione estiva . Intanto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, sull'sms della discordia: «Non un errore, ma sensibilità è importante»

03 agosto 2023 | 13:13

Di qualche giorno fa la decisione del Governo, con annessa comunicazione dell’Inps, di dare un definitivo taglio al Reddito di Cittadinanza. Il provvedimento forse simbolo dei 5 Stelle cessa di esistere dopo anni di polemiche, confronti, dibattiti e discussioni, anche legate a coloro che pur non avendone diritto sono riusciti, nel tempo, a percepirlo. Uno degli effetti di questa decisione pare essere il ritorno dei lavoratori stagionali nelle località turistiche.

Senza Reddito di Cittadinanza aumentano gli stagionali nel settore turistico

Gli ormai ex percettori del Rdc infatti tornano a cercare un’occupazione seppur temporanea in questa seconda metà d’estate. Per lo più camerieri, baristi, bagnini e addetti alle pulizie: lavori che nel lungo periodo non garantiscono alcuna sicurezza o stabilità economica, ma oggi tra i ruoli più offerti da parte delle aziende in cerca di personale per coprire la stagione.

Un ritorno che pare esserci soprattutto nel Sud Italia tra Campania, Puglia e Sicilia: «Si tratta per lo più di persone che non hanno qualifica specifica al lavoro e che possono tornare utili ad esempio per fare i lavapiatti in cucina o per pulire le zone comuni nelle strutture ricettive. Insomma, tutti quei profili che possono essere inseriti in corsa per le necessità stagionali»  ha detto a Il Messaggero Marina Lalli, presidente di Federturismo. Gli fa eco Silvio Moretti, responsabile lavoro di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), che spiega come chi abbia preso il sussidio fino a luglio ora si presenti nelle aziende in cerca di occupazione. 

Reddito di cittadinanza, Calderone sull’sms: «Andava accompagnato meglio»

Ha fatto discutere la modalità con la quale il Governo ha annunciato la cessazione dell'erogazione del sussidio. Un sms inviato dall’Inps a tutti i percettori; un metodo che in tanti hanno giudicato un passo falso.

«Non vorrei parlare di un errore - ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone - L’sms magari è arrivato in un momento in cui era necessario, invece, che prima ci fosse un completamento della comunicazione già in atto. Certamente avremmo dovuto accompagnarlo meglio. Questo l’ho detto all’Inps e lo ribadisco perché credo sia importante avere sensibilità per quelle che sono le comunicazioni e le modalità con cui arrivano».

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Alberto Lupini


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