Quanto sono importanti i borghi per l'economia e il turismo in Italia?
Come riferito da uno studio Deloitte, i “Borghi più belli d'Italia” generano un impatto economico di oltre 5 miliardi di euro all'anno, affermandosi come attrattori turistico-culturali di grande valore
I "Borghi più belli d'Italia", con circa 9 milioni di turisti, di cui il 37% stranieri, generano un impatto economico di oltre 5 miliardi di euro all'anno per il Belpaese, affermandosi come attrattori turistico-culturali di grande valore. Ad affermarlo è Marco Vulpiani di Deloitte, che ha presentato il report "L'impatto economico e occupazionale del turismo e la digitalizzazione nei Borghi più belli d'Italia" con dati sorprendenti sulle risorse dei borghi italiani.
Occorre un piano strategico nazionale per favorire lo sviluppo dei borghi
«L'associazione "I Borghi più belli d'Italia" - ha commentato il presidente Fiorello Primi - è impegnata a favorire lo sviluppo di valorizzazione delle risorse enogastronomiche, artistiche e paesaggistiche dei borghi per creare occasioni di lavoro e contrastare lo spopolamento. Lo stiamo facendo con i 100 digital ambassador che promuovono i borghi sui social, con la piattaforma Mercato, dove più di 9mila produttori possono commercializzare i propri prodotti, e con il museo digitale che da settembre si visiterà virtualmente. Siamo una grande comunità ospitale - ha proseguito il presidente - ma lo spopolamento ci spaventa; è per questo che una delle questioni fondamentali è rendere vivibili i piccoli centri, accessibili con servizi e digitalizzazione. Occorre un piano strategico nazionale per favorire lo sviluppo dei borghi».
Borghi più belli d'Italia, un contributo al Pil pari a 5 miliardi di euro
I dati sul lavoro e sulle risorse turistiche che emergono dallo studio sono sorprendenti: nel 2022 sono stati oltre 8,8 milioni i visitatori dei borghi con 21,5 milioni di pernottamenti; circa il 37% sono internazionali e il 32% sono giornalieri. La spesa diretta stimata è stata di 4,6 miliardi di euro; oltre 9 miliardi di spesa indiretta e indotta per un totale di 13,8 miliardi di spesa complessiva. Si stima quindi un contributo al Pil pari a 5 miliardi di euro, cioè lo 0,3% del Pil italiano. Oltre 90mila sono gli occupati supportati dalla spesa turistica nei Borghi tra alloggio, ristorazione, commercio e trasporti. Dall'analisi emerge anche che la copertura della banda ultra larga nei borghi è del 63,9%, dato incoraggiante se si considera che il 41,5% sarebbe disposto a trasferirsi in un luogo a contatto con la natura e il 34,5% in un piccolo centro abitato.
Per la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, «questi dati ci dicono che i borghi - unicum nel panorama turistico mondiale - sono destinazioni dalle potenzialità enormi ma ancora parzialmente inespresse. Motivo per cui il ministero del Turismo sta investendo molto sui piccoli Comuni a vocazione turistica, con il recente finanziamento da 34 milioni di euro per 101 Comuni, al fine di supportare lo sviluppo di questi territori che rappresentano l'Italia più autentica, custodi delle nostre eccellenze enogastronomiche e fondamentali driver di sviluppo in ottica di destagionalizzazione».
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Alberto Lupini
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