Da un lato il Made in Italy agroalimentare e le sue eccellenze, dall'altro i musei e la loro fondamentale proposta culturale. Due fiori all'occhiello del turismo italiano che dovrebbero "unirsi", almeno secondo Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare. Lo ha detto in occasione della presentazione del rapporto Ismea-Qualivita, che ha evidenziato come il 21% del fatturato dell'agroalimentare italiano sia merito di Dop e Igp.
Francesco Lollobrigida
Lollobrigida vuole le eccellenze del made in Italy nei musei
«Parlerò con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per una disponibilità ad utilizzare anche la rete museale italiana per promuovere i nostri prodotti e i nostri prodotti per promuovere la rete museale - ha detto Lollobrigida - Questo è un modo per rendere interdisciplinare una valorizzazione della qualità e delle potenzialità della nostra nazione. Il flusso di turisti arriva in Italia a volte più per i prodotti agricoli, di qualità, per i nostri marchi, che per altri elementi di interesse come i musei. Cerchiamo di sostenere entrambi mettendoli insieme».
Non solo musei: serve coinvolgere anche il turismo
Il discorso di Lollobrigida non si è però fermato alla cultura, ma ha ampliato il raggio d'azione anche al turismo, rivolgendosi al ministro Daniela Santanché. «Con la ministra Santanchè abbiamo parlato molto della capacità di attrarre e di come ancora di più cercare di valorizzare la rete permettendo per esempio anche ai nostri imprenditori agricoli di fare un salto di qualità in quest'ottica riuscendo a promuovere i loro prodotti sul posto e utilizzandoli per portare turismo, e, ovviamente, promuovere quella che è una loro fonte di economia principale», ha evidenziato.
Salute e Nutriscore: una partita aperta
C'è infine un'altra battaglia cara a Lollobrigida ed è quella contro le direttive europee in materia di alimenti. Una partita aperta e in costante evoluzione, che va dal Nutriscore alla carne sintetica. «Con il ministero della Salute c'è un costante contatto per certificare ancora meglio quella che è una forma di difesa dalle aggressioni che abbiamo a livello europeo e mondiale rispetto alla qualità che pensano di copiarci con risultati devo dire non validi ma che purtroppo traggono in inganno i consumatori finali in tutto il mondo - ha concluso il ministro - Il ministero della Salute può darci una mano a evitare che si racconti che la carne sintetica fa bene oppure che il vino dealcolizzato è una cosa per forza sana, credo sia insano anche chiamarlo vino, e così via per altre amenità come quelle contenute nel dispositivo del Nutriscore».