Pochi, maledetti e non subito... La giungla dei ristori fino al 50%
Bar e ristoranti con il nuovo aiuto riceveranno al massimo la metà dei ricavi mensili bruciati a novembre. Va peggio per gelaterie e pasticcerie: solo il 38% delle entrate perdute . E chi non ha fatto domanda per la prima tranche rischia di non vedere un euro fino a dicembre. Così la coperta prevista dal governo si dimostra di nuovo corta
È il quadro non troppo confortante dei tanto agognati “ristori” in arrivo dal governo per le categorie più colpite dalle nuove misure anti-coronavirus, in primis le attività del comparto della ristorazione.
La tabella degli aiuti per i ristoranti
Più penalizzate gelaterie e pasticcerie: solo 3.482 euro
Di fatto, si riuscirà a malapena a coprire la metà delle mancate entrate, quando va bene. Gli aiuti sono calcolati sulle dichiarazioni del 2019: secondo i dati riportati da Il Sole 24 Ore, il volume d’affari mensile di gelaterie e pasticcerie per esempio si aggira in media sui 9.220 euro e il sostegno previsto dal decreto Ristori coprirebbe solo il 38% delle entrate di una mensilità (3.482 euro). Bar e ristoranti invece con il nuovo aiuto copriranno tra il 40 e il 50% dei ricavi mensili.
La tabella degli aiuti per gelaterie e pasticcerie
In generale il contributo a fondo perduto stanziato dal governo vale mediamente 4.889 euro. Considerando gli operatori nella fascia più bassa di ricavi – cioè quelli fino a 400mila euro – gli aiuti medi sono di 2.941 euro per i bar, 5.173 euro per i ristoranti, 5.497 euro per i cinema e 4.056 euro per le palestre.
La tabella degli aiuti per i bar
A discoteche e night club il 400% del vecchio contributo
Dando uno sguardo alle altre categorie, ai tassisti spetta il 100% del vecchio contributo che era previsto dal decreto Rilancio, quello delle somme erogate a partire da giugno. Va meglio a discoteche e ai night club, a cui è destinato fino al 400% del precedente sostegno (un aiuto medio di 11.592 euro, nella fascia più bassa di ricavi).
Se non altro questi importi dovrebbero arrivare direttamente sul conto corrente a chi ha già beneficiato della prima tornata di aiuti: e cioè 319.672 imprese rientranti nei codici attività Ateco sul totale degli oltre 2 milioni di beneficiari della prima sessione di contributi previsti con il decreto Rilancio.
La tabella degli aiuti per fiere e congressi
Chi non aveva fatto la prima domanda? Soldi a dicembre
Chi non aveva fatto domanda, invece, dovrà aspettare le tempistiche dell’agenzia delle Entrate. Si parla non prima di dicembre. Un percorso a ostacoli. Questa volta però la platea dei destinatari comprenderà anche hotel di lusso e ristoranti stellati. Ma la sensazione è che, ancora una volta, la coperta sia troppo corta.
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Alberto Lupini
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