"Pizza" con ciambelline e yogurt greco. L'americanata che fa infuriare il web
È l’ultima trovata di Fong’s Pizza in Iowa fatta con base di mozzarella, crema dolce al formaggio e cereali Loopy Fruits. Adatta per i bambini dicono gli inventori. Un horror per i molti cultori dal made in Italy
12 marzo 2021 | 17:34
Ci risiamo. Dopo la “rivisitazione” della carbonara che per il New York Times è da provare con bacon e tomato, ora dagli Usa arriva la notizia di una “pizza” che sta facendo saltare sulla sedia i molti cultri del piatto made in Italy più amato al mondo. Il tutto dopo che Chicago si era pure autonominata la Capitale mondiale della pizza! Facendo infuriare, giustamente, i napoletani, e non solo.
Pizza a colazione, l’ultima “americanata”
Ora la ciliegina sulla torta…o meglio sulla pizza. Perché l’ultima trovata a stelle e strisce è una “pizza” per colazione fatta con base di mozzarella, crema dolce al formaggio e cereali Loopy Fruits (le ciambelline zuccherate e multicolor a vari gusti di frutta) con topping di latte condensato e yogurt greco.
È l’ultima trovata di Fong’s Pizza in Iowa, una piccola catena di locali che uniscono un’anima da ristorante cinese con una vocazione pizzaiola. Infatti, a guardarla bene questa pizza sembra uscita da qualche manga giapponese.
Social infuriati
E forse, proprio in un cartone animato la Loopy Fruits Pizza sarebbe dovuta rimanere come stanno pensando in molti in Usa, figuriamoci in Italia dove la pizza è una religione. Tanto che, dopo “The Tonight Show Starring Jimmy Fallon”, lo show tv che ha portato questa pizza agli onori della ribalta, i social si sono scatenati con commenti tra lo sconcertato e il disgustato.
Piatto per bambini?
Ma da Fong’s Pizza, nessuna piega, anzi sono ben contenti della fama della loro proposta: «Volevamo fornire un'opzione che pensavamo sarebbe stata divertente per i bambini», ha spiegato a Today Gwen Page, co-fondatrice del ristorante. Anche se, a ben vedere, visto gli ingredienti e in un paese come gli Stati Uniti, dove l’obesità infantile è un problema più che serio, non è di certo un piatto “adatto” ai bambini.
Perché chiamarla pizza?
A qui poi si aggiunge la solita questione del nome: perché chiamarla pizza? Perché è rotonda? Così come perché chiamare “carbonara” se non lo è? Di certo il nome che richiama l’italianità aiuta chi “vende” questi piatti, ma non è favorevole per l’immagine del piatto stesso.
Non fa testo se i clienti del locale in questione siano abituati a “pizze” che non sono tali come la “Crab Rangoon”, con la base fatta come i classici fagottini di granchio usati come antipasto nella cucina cinese, surimi, cipolla verde, mozzarella, asiago, wonton croccanti e salsa di peperoncino dolce, o la Ramen Pizza per citarne alcune. Perché a parte appunto i clienti che da questo locale accettano e, forse, ricercano questo tipo di rivisitazioni, dall’altra c’è tutto un popolo di pizzaioli professionisti e amatori che già più volte si sono scagliati contro queste pizze, diciamo creative.
Anche cuochi famosi finiti nelle polemiche per pizze “creative”
Come non ricordare la pizza con i kiwi di Stellan Johansson, lo svedese che postandola sul suo Facebook aveva scatenato una pioggia di critiche? E se poi pensiamo che anche le rivisitazioni di cuochi famosi hanno fatto spesso infuriare gli amanti della pizza: da Gordon Ramsay a Carlo Cracco con la sua margherita subito ribattezzata «Scraccorella», non possiamo non credere che il dado sia nuovamente tratto.
Pizza a colazione, l’ultima “americanata”
Ora la ciliegina sulla torta…o meglio sulla pizza. Perché l’ultima trovata a stelle e strisce è una “pizza” per colazione fatta con base di mozzarella, crema dolce al formaggio e cereali Loopy Fruits (le ciambelline zuccherate e multicolor a vari gusti di frutta) con topping di latte condensato e yogurt greco.
È l’ultima trovata di Fong’s Pizza in Iowa, una piccola catena di locali che uniscono un’anima da ristorante cinese con una vocazione pizzaiola. Infatti, a guardarla bene questa pizza sembra uscita da qualche manga giapponese.
Social infuriati
E forse, proprio in un cartone animato la Loopy Fruits Pizza sarebbe dovuta rimanere come stanno pensando in molti in Usa, figuriamoci in Italia dove la pizza è una religione. Tanto che, dopo “The Tonight Show Starring Jimmy Fallon”, lo show tv che ha portato questa pizza agli onori della ribalta, i social si sono scatenati con commenti tra lo sconcertato e il disgustato.
Piatto per bambini?
Ma da Fong’s Pizza, nessuna piega, anzi sono ben contenti della fama della loro proposta: «Volevamo fornire un'opzione che pensavamo sarebbe stata divertente per i bambini», ha spiegato a Today Gwen Page, co-fondatrice del ristorante. Anche se, a ben vedere, visto gli ingredienti e in un paese come gli Stati Uniti, dove l’obesità infantile è un problema più che serio, non è di certo un piatto “adatto” ai bambini.
Perché chiamarla pizza?
A qui poi si aggiunge la solita questione del nome: perché chiamarla pizza? Perché è rotonda? Così come perché chiamare “carbonara” se non lo è? Di certo il nome che richiama l’italianità aiuta chi “vende” questi piatti, ma non è favorevole per l’immagine del piatto stesso.
Non fa testo se i clienti del locale in questione siano abituati a “pizze” che non sono tali come la “Crab Rangoon”, con la base fatta come i classici fagottini di granchio usati come antipasto nella cucina cinese, surimi, cipolla verde, mozzarella, asiago, wonton croccanti e salsa di peperoncino dolce, o la Ramen Pizza per citarne alcune. Perché a parte appunto i clienti che da questo locale accettano e, forse, ricercano questo tipo di rivisitazioni, dall’altra c’è tutto un popolo di pizzaioli professionisti e amatori che già più volte si sono scagliati contro queste pizze, diciamo creative.
Anche cuochi famosi finiti nelle polemiche per pizze “creative”
Come non ricordare la pizza con i kiwi di Stellan Johansson, lo svedese che postandola sul suo Facebook aveva scatenato una pioggia di critiche? E se poi pensiamo che anche le rivisitazioni di cuochi famosi hanno fatto spesso infuriare gli amanti della pizza: da Gordon Ramsay a Carlo Cracco con la sua margherita subito ribattezzata «Scraccorella», non possiamo non credere che il dado sia nuovamente tratto.
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Alberto Lupini
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